Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: "Il governo è incoerente. E' assillato dai bonus, dall'articolo 18, ma questa è un'idea regressiva della funzione del governo sull'economia. C'è l'idea di una delega in bianco. Non si esce dalla crisi rendendo il lavoro più povero. Si ha davvero un'idea di come portare il paese fuori dalla crisi? Forse nella sua idea di futuro, al governo manca una memoria del passato. Il diritto del lavoro serve a riequilibrare un rapporto dispari tra il datore e il lavoratore. La nostra Costituzione dice chiaramente che il governo deve stare dalla parte dei più deboli, non di chi è già forte. Quando si tolgono le regole si dà l'idea che il lavoratore è una macchina: invece è una persona, ha i propri diritti dentro e fuori i luoghi di lavoro".

"Nessuno in buona fede può dire davvero che togliere l'articolo 18 e controllare i lavoratori con le telecamere possa servire per la crescita - prosegue il segretario -. L'articolo 18 difende la libertà del lavoratore e il suo essere cittadino, sono tutele vere e non ideologie, va esteso a tutti. Non sono i lavoratori che bloccano il paese. E' giusto fare la riforma della giustizia, ma che riforma è senza falso in bilancio e lotta alla corruzione? Sulla riforma della pubblica amministrazione, abbiamo la nostra proposta per un'amministrazione moderna".