Uno spreco inaccettabile. Si può riassumere così, sostanzialmente, la posizione della Camera del Lavoro Cgil di Barletta riguardo alla situazione dell’Asp Regina Margherita, il centro polivalente per anziani chiuso per lavori di ristrutturazione e mai riaperto, nonostante le opere previste siano state tutte realizzate entro il luglio 2018 con una spesa complessiva che ha superato i 2 milioni e 600mila euro con fondi strutturali dell’Unione Europea, finanziata dalla Regione Puglia. “Niente è accaduto per sbloccare una situazione che viene considerata unanimemente scandalosa”, dichiara Franco Dambra, coordinatore della Camera del lavoro Cgil di Barletta, nonostante l’incontro tra il sindacato e il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito.

“La proposta che avevamo avanzato insieme alla Funzione pubblica Cgil Bat per dare una svolta immediata al funzionamento dell’Asp e cioè di destinarla in questa fase ad un presidio sanitario qualificato per l’assistenza e la cura dei nostri malati colpiti dell'infezione da Covid-19 è caduta fragorosamente nel silenzio, senza alcuna risposta che ne motivasse le ragioni di un eventuale non accoglimento. Eppure il periodo intercorso tra novembre 2020 e gennaio 2021 si è manifestato come il più doloroso ed angoscioso per la nostra città e per l’intera Bat per quanto riguarda la diffusione del contagio, mietendo, purtroppo, un numero impressionante di vittime. Alla prova dei fatti, il Comune di Barletta sta rivelando tutta la sua impotenza e l’impossibilità ad agire con concretezza ed efficacia: questa è un’evidente constatazione. Del resto, il sindaco, in occasione dell’incontro con la Cgil nell’ormai lontano fine ottobre 2020, dichiarò che il Comune e l’amministrazione comunale si consideravano esautorati di fatto da ogni potere d'intervento. Inoltre, il 3 febbraio scorso, dopo aver accompagnato la neo-assessora regionale al Welfare nel sopralluogo alla struttura, ha nuovamente sottolineato che, senza il fattivo intervento della Regione, il Centro è destinato a rimanere ancora inutilizzato, a causa della situazione debitoria dell’Asp che ammonterebbe a circa 600mila euro”, ricostruisce il dirigente sindacale.

"Perché - si chiede la Cgil provinciale - il Comune non ha mai considerato la possibilità di erogare un contributo finanziario per saldare magari le pendenze del passato nei confronti dell’ente? E la Regione Puglia, dopo aver autorizzato il finanziamento di oltre 2.600.000 euro per lavori completati ormai da più di due anni, non valuta in questa fase la possibilità di erogare un contributo straordinario per rendere possibile l’apertura in tempi brevi di una struttura altamente qualificata? Ad ogni buon conto la Cgil ritiene, per l’immediato, che la Regione Puglia debba procedere con la massima tempestività alla nomina di un commissario per la gestione dell’Asp di fronte alla paralisi funzionale del Consiglio d’Amministrazione, che dura ormai da tre mesi e mezzo. Questa scelta, dal nostro punto di vista, va considerata come un atto necessario ed inevitabile, dal momento che lo stesso Comune fa dipendere esclusivamente dalla Regione la possibilità della riapertura del Centro polivalente per anziani”, conclude il coordinatore della Camera del lavoro di Barletta, Franco Dambra.