Caserta città solidale. Ieri la Cgil, insieme all’Arci, ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura per manifestare sostegno e preoccupazione rispetto alla crisi umanitaria in Bosnia, dove “migliaia di migranti in questi giorni sono bloccati al gelo. Senza un tetto – ricorda il sindacato – e senza servizi essenziali, con temperature sotto lo zero. Provengono da Afghanistan, Pakistan, dall'Africa del nord.

Attraverso la cosiddetta “rotta Balcanica”, percorrono migliaia di chilometri tra immani difficoltà e privazioni per giungere in Europa, in Germania, Francia, Austria o nei paesi del nord.

Una situazione drammatica che rischia di diventare una delle più grandi catastrofi umanitarie sul suolo europeo degli ultimi decenni. Il peso di questa situazione non può essere scaricato solo sulla Bosnia”.

Per questo, “occorre aprire subito corridoi umanitari verso i Paesi dell’Unione e porre fine alle sofferenze di migliaia di donne e uomini abbandonati”, dichiara Angelo Papadimitra, segretario e responsabile immigrazione della Cgil di Caserta. “Non possiamo restare indifferenti. Il silenzio equivale alla complicità. Le istituzioni europee si attivino subito per risolvere questa emergenza".

Contestualmente è stato attivato anche un servizio di raccolta di beni essenziali che verranno inviati alla Croce Rossa Internazionale. Per donare indumenti, medicinali e derrate alimentari il punto di raccolta è presso la sede della Cgil di Caserta, alla Camera del Lavoro di Via Versi 21, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.

(Qui sotto, la dichiarazione del segretario generale della Cgil di Caserta, Matteo Coppola)