Alla città di Trieste serve una politica basata sulla programmazione, il confronto e la valorizzazione dei lavoratori e delle imprese del territorio. È questa l’idea espressa da Michele Piga, segretario generale della Cgil provinciale che critica le dichiarazioni di ieri del sindaco Roberto Dipiazza in merito alla creazione di un unico polo scolastico situato nell’ex Caserma di via Rossetti. Quello che si intravede è “il solito copione fatto di proposte roboanti assolutamente prive di basi concrete. I finanziamenti destinati all’edilizia scolastica devono essere utilizzati nel minor tempo possibile per dare risposta a problemi storici: sono necessarie importanti operazioni di bonifica, ristrutturazione e manutenzione delle strutture del territorio. L’idea di concentrare tutti gli istituti superiori in un singolo luogo genera più problemi che soluzioni a partire dal depauperamento economico e della vitalità dei rioni dove già tali istituti trovano collocazione”. Quegli stessi rioni che oggi, secondo il leader sindacale, avrebbero bisogno di un serio rilancio economico e sociale da attivare con processi partecipativi.

“La spesa – si legge nella nota – dovrebbe comportare il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti ed è tutta da definire. Per l’opera complessiva si parla di un costo di circa 60 milioni di euro, coperto solo in parte da contributi regionali e vendite di patrimonio delle scuole dismesse, con tempi lunghissimi riguardanti aspetti burocratici e per progettazioni. La quasi totalità dei fondi, come spesso avviene nelle cosiddette grandi opere, non sono destinati alle imprese del territorio. Sarebbe opportuno ottimizzare gli investimenti già realizzati, considerando che il comparto edile a Trieste cresce molto meno del resto della regione”.

Un altro problema, secondo il sindacato, riguarderebbe il congestionamento negli orari di entrata e uscita dal polo scolastico: se una buona parte degli studenti e del personale utilizzassero il trasporto pubblico, si formerebbe una coda di un chilometro, per un totale di 70 autobus, per trasportare ogni giorno 5mila persone in un quarto d’ora. “In questa complicatissima fase economica e sociale la città ha bisogno di scelte trasparenti per ottimizzare gli investimenti attraverso un confronto con le parti sociali ed economiche per un progetto condiviso di città – sono le parole del segretario generale –. Ogni progetto di rilancio deve partire dalla valorizzazione del lavoro”.