"Lo diciamo da tempo e con forza che servono azioni rapide, bisogna "spingere sull'acceleratore" per quanto riguarda gli aiuti anti-crisi. Dare sicurezza per il futuro a tutti i lavoratori e le lavoratrici che lottano da un anno per far quadrare i conti a casa. Marzo si avvicina e con la sospensione del blocco dei licenziamenti temiamo un’emorragia di posti di lavoro. Non ci bastano più le rassicurazioni a parole, servono i fatti". L'allarme lo lanciano Cgil, Cisl e Uil Valle d'Aosta insieme alle categorie. "Stiamo dalla parte dei lavoratori, come sempre".

"Il momento - scrivono le confederazioni territoriali - è estremamente delicato per l’economia e la salute della regione e del Paese. Lo abbiamo detto in tutte le sedi, istituzionali e non, quanto sia importante da parte della Regione intervenire velocemente per cercare di far ripartire la nostra Valle d’Aosta, entrata in una impasse che sembra senza via di fuga. È da tempo che facciamo pressione sulla questione dei lavoratori stagionali del settore turistico e spesso riceviamo risposte surreali, tipo “fate proposte “.

Da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria legata al coronavirus, le organizzazioni sindacali si sono adoperate per illustrare tutte le problematiche che investono i settori economici della regione, dal commercio alla ristorazione, dagli impianti a fune all'industria, all'edilizia, alla scuola, ai lavoratori dei servizi, del comparto pubblico e della sanità. "Abbiamo, con senso di responsabilità, portato all'attenzione le voci e i problemi di iscritti, non iscritti, ma soprattutto delle lavoratrici e dei lavoratori".