"Oggi, 18 giugno, è ripresa la discussione con Sirti spa sulla procedura di licenziamenti collettivi avviata il 4 marzo scorso, pari a 764 esuberi. Nell’illustrare i dati relativi ai singoli cantieri, dove si registra una maggiore difficoltà nel Centro-Sud, l'azienda ha ribadito la propria posizione, rispetto a un costo del lavoro più alto delle sue dirette concorrenti, chiedendoci di derogare all’integrativo, nella parte indennità pasto meridiano, proprio nella logica di un abbattimento dei costi". Così Fiom, Fim e Uilm nazionali in un comunicato unitario.

Le tre sigle di categoria si sono dette "contrarie a sottoscrivere qualsiasi tipo di deroga, soprattutto in un momento in cui i lavoratori sono stati già colpiti fortemente da una riduzione di salario, a causa del contratto di solidarietà dell’anno passato e della cassa integrazione per Covid-19, che ha visto collocati in cig a zero ore 1.115 lavoratrici e lavoratori".

L’incontro con l’azienda è stato aggiornato al 23 giugno alle 13. Nel corso della stessa mattinata, le tute blu di Cgil, Cisl e Uil incontreranno in un coordinamento unitario le lavoratrici e i lavoratori per valutare il percorso e le azioni da mettere in campo, a tutela e salvaguardia dei livelli occupazionali.