Sulle prime pagine

Anche oggi le principali notizie di cronaca riguardano gli europei di calcio e la scomparsa di Raffaella Carrà. Grandi preparativi per un saluto alla regina della tv che durerà tre giorni a Roma. Oggi il corteo funebre. Tra i commenti e i ricordi ci sono anche i riferimenti alla battaglia di Raffaella Carrà per i diritti sessuali. E sembra un caso, ma la notizia politica in evidenza riguarda proprio lo scontro sempre più acceso sul ddl Zan contro l’omotransfobia che andrà in aula al Senato il 13 luglio, ma che – per come si stanno mettendo ora le cose – rischia di essere affossato. La sintesi della situazione nel titolo di centro pagina del Corriere della Sera: “Legge Zan, battaglia in aula”. Voto al buio, scontro tra Lega e Pd. Per quanto riguarda le aperture a farla da padrone è la notizia della vittoria dell’Italia in una soffertissima partita contro la Spagna. Si sprecano aggettivi ed espressioni forti: il sogno, la magia, il calcio da maestri. In ogni caso questa di Mancini è una nazionale che ha rilanciato la passione per il calcio anche tra i non tifosi. Sul fronte delle questioni economiche sono due le notizie in evidenza: le previsioni di crescita dell’Italia che secondo il ministro Franco sono superiori alle attese e l’avvio del confronto (per ora informale) tra governo e parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Un’altra riforma sul tavolo del governo è quella della giustizia su cui sta lavorando la ministra Cartabia. Intanto il presidente del Consiglio torna a parlare della necessità di mettere in campo politiche concrete per superare il gap di genere tra donne e uomini in tutti i campi. Ieri la Cgil ha ricordato Luciano Lama.

Landini: l'importanza del sindacato nella società attuale
Oggi è a rischio la tenuta sociale e di conseguenza democratica in Italia, e in Europa, per i cambiamenti in Italia, il diritto al lavoro qualifica l'esistenza di una democrazia". Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenendo alla iniziativa Cgil e Anpi, in collaborazione con Fdv e Associazione Luciano Lama, su 'Lama e la democrazia italiana: la Resistenza e la lotta al terrorismo'. "Il ruolo dei sindacati in questa fase- ha spiegato Landini- è partecipare alla progettazione del cambiamento: i diritti dei lavoratori devono essere elemento di un nuovo modello sociale". Per Landini "non siamo un soggetto di semplice rappresentanza e tutela dei lavoratori, cosa importantissima e da continuare a fare, ma il nostro sindacato, e Lama lo ha sempre indicato e incarnato, deve avere l'obiettivo di provare ad avere un'idea di trasformazione del Paese". Infine il sindacato "svolge una funzione politica perché rappresentare il mondo del lavoro ed essere autonomi dai partiti e dal governo vuole dire avere un progetto di trasformazione”. Su Collettiva.it è possibile rivedere la diretta dell'iniziativa di ieri: e l'articolo dello storico Francesco Palaia.

Ammortizzatori sociali, il ministro Orlando incontra i sindacati
“È stato un incontro certamente positivo sul piano del metodo ma ancora interlocutorio sul merito quello di stasera con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali”. Ne ha dato notizia ieri sera in un comunicato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra . Il ministro avrebbe anticipato  l’impianto generale della riforma che avrà un profilo universalistico, inclusivo e mutualistico, tenendo conto delle dimensioni delle aziende e dei settori . Il confronto vero e proprio tra sindacati e governo dovrebbe partire la prossima settimana, mentre il ministro Orlando prima di aprire il confronto formale e di merito, dovrà fare un passaggio con il suo collega all’Economia, Daniele Franco, per le coperture finanziarie che dovranno essere inserite nella Legge di Bilancio 2022.
Dell’incontro di ieri si parla sul Sole 24 ore, con un pezzo di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci a pagina 5. “Una possibile estensione degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori autonomi attraverso una misura di "raccordo" con l'attuale indennità «Iscro», l'intervento introdotto dal precedente governo, perle partite Iva iscritte alla gestione separata Inps. E poi l'allargamento delle integrazioni salariali anche alle pmi sotto i 15 addetti, che avranno diritto fino a 12 mesi di trattamento di cig nel quinquennio mobile, e potranno utilizzare la cigs per evitare licenziamenti (contratti di solidarietà), in presenza di una crisi sul territorio o nel settore, o se devono riconvertire l'attività per esigenze di mercato (le nuove causali di cigs affiancano le attuali: riorganizzazione aziendale; crisi aziendale; solidarietà). Giorno dopo giorno si affina il progetto di riforma degli ammortizzatori allo studio di Andrea Orlando, che punta a introdurre un sistema di tutele universali, in ogni settore e a prescindere dalla dimensione dell'azienda, a cui tutte le imprese contribuiscono, seppur con aliquote differenziate” 
Alla vigilia del confronto di oggi con il ministro dell'Economia, Daniele Franco, scrivono Pogliotti e Tucci, il titolare del Lavoro ha incontrato, riservatamente, ieri sera i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Il tema risorse e coperture è centrale visto che gradualmente si tratterà di far pagare contributi a chi finora ha potuto contare sulla copertura della fiscalità generale, mandando in soffitta la cig in deroga (a totale carico dello Stato). Secondo le prime stime l'impianto della riforma costerebbe circa io miliardi; e non è ancora chiaro a che livello saranno fissate le singole contribuzioni. L'obiettivo di Orlando portare il testo in Consiglio dei ministri entro luglio e poi con la legge di bilancio puntellare le risorse, che già possono contare sugli 1,5 miliardi risparmiati dallo stop nel 2021 al cashback. 
La bozza di riforma conferma poi che per ciascuna unità produttiva, il trattamento ordinario e quello straordinario non possono superare 124 mesi in un quinquennio mobile. Confermata anche per le imprese industriali e artigiane dell'edilizia e affini, e di escavazione e lavorazione di materiale lapideo, la durata massima di 30 mesi nel quinquennio mobile. L'intervento di integrazione salariale (con gli obblighi contributivi) si applica alle imprese, che nel semestre precedente la data di presentazione della domanda, abbiano occupato mediamente più di 5o dipendenti. Novità per i contratti di solidarietà stipulati dal 1° gennaio 2022: come per il dl Sostegni il tetto della riduzione media oraria sale all'8o% (dal 6o%). Sempre per i contratti di solidarietà stipulati dal 1 gennaio 2022 che prevedono una riduzione dell'orario superiore al 20% l'impresa ha diritto alle riduzione del 35% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, nei limiti del Temporary framework (che però trova applicazione fino alla fine dell'anno).
Del tema riforma degli ammortizzatori sociali si parla anche su La Stampa (Paolo Baroni a pagina 14) e sul manifesto a pagina 5: È in programma oggi l'incontro tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il titolare del Mef Daniele Franco per stimare le risorse necessarie perla riforma degli ammortizzatori. Ieri Orlando ha incontrato i leader di Cgil, Cisl e Uil confermando un sistema di tutela universale per tutti i lavoratori a cui le imprese contribuiscono, seppur con aliquote differenziate..

Il ministro Orlando: lotta al sommerso per ridurre gli infortuni sul lavoro
Ne parla su La Stampa Paolo Baroni a proposito di un’audizione in Senato del ministro del Lavoro, Andrea Orlando: Assolutamente inaccettabile per la coscienza collettiva di questo Paese il numero delle vittime sul lavoro. Altrettanto insostenibile il «costo sociale» complessivo degli infortuni, che stando al ministro del Lavoro “pesano sul Pil nella misura del 2,6 per cento, gravando sul sistema sanitario, previdenziale, assicurativo, amministrativo e giudiziario e pesando sull'economia sana e lo stato sociale”. Il conto è certamente pesante anche perché, nei fatti, corrisponde ai 500-600 mila infortuni che ogni anno si registrano nel nostro Paese (554.340 l'anno passato, in calo causa Covid rispetto ai 641.638 dell'anno prima) compresi, purtroppo, gli oltre mille incidenti mortali (1.270 lo scorso anno, 1.089 nel 2019). In pratica si parla di qualcosa come 40-45 miliardi di euro di spesa annuale, tra costi diretti e costi indiretti, costi manifesti e costi nascosti. «Osservando la curva degli infortuni sul lavoro negli ultimi trent'anni— ha spiegato ieri Orlando durante una audizione in Senato - si nota che non esiste una correlazione diretta con l'indice di disoccupazione o con l'andamento dell'economia: non è vero che diminuendo il lavoro, cala il numero degli infortuni, e viceversa. Gli incidenti sul lavoro non sono il prezzo della crescita o il frutto della decrescita economica, ma sono correlati alla legalità del lavoro». E - secondo il ministro - gli infortuni aumentano, innanzitutto, “quando ci sono pochi controlli, maglie larghe nella contrattualistica, una più debole rappresentanza dei lavoratori”. II nuovo piano Di qui l'intenzione di interve320.609 Gli infortuni subiti dai maschi contro i 233.731 delle donne: qui il gap è meno marcato nire, sfruttando anche i fondi previsti dal Pnrr, per varare entro il 2022 un ambizioso Piano nazionale per la lotta al sommerso.(…)

Trasporto aereo, sciopero riuscito
Dal manifesto, p, 5. Alta partecipazione al nuovo sciopero, questa volta di 24 ore del trasporto aereo, con centinaia di voli cancellatti e con presidi molto partecipati negli aeroporti di Fiumicino, Linate, Firenze e nei principali scali del paese. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil Fit Cisl, Uilt e Ugl sulla protesta indetta a difesa a difesa dei lavoratori di Alitalia e Air Italy come di Blue Panorama e Air Dolomiti e Neos ma anche Norwegian e di Ernest in liquidazione e delle low cost EasyJet, Ryan Air/ Malta Air, Wizz Air, Vueling e Volotea, di tutte le compagnie, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore. “La mobilitazione - annunciano - non si ferma, in attesa che il governo intervenga a difesa di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Per evitare di trovarci a affrontare procedure di licenziamento al termine dei regimi di cassa che riguarda tutte le realtà del settore serve rifinanziare il Fondo straordinario del trasporto aereo, la riforma degli ammortizzatori e un confronto interministeriale permanente”. Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl non è stata data la necessaria attenzione nel Pnrr a un settore tanto strategico per il Paese. Su Collettiva.it dello sciopero del trasporto aereo parlano Davide Colella e Roberto Greco: “Trasporto aereo, la mobilitazione continua”. 

Interviste e commenti 

Crisanti: attenzione, restiamo vulnerabili al virus
Intervista su La Stampa a pagina 11 a cura di Francesco Rigatelli. A giugno ha pubblicato tre studi su Nature, due sulle zanzare e uno sulla bontà dell'immunità dei guariti dal Covid, ora lavora alla perizia per il Tribunale di Bergamo sulla zona rossa e presto andrà in vacanza all'isola d'Elba Andrea Crisanti, 66 anni, romano, professore ordinario di Microbiologia a Padova dopo anni all'Imperial College di Londra, non rinuncia ad avvertire che secondo lui “non siamo sulla buona strada per l'uscita dalla pandemia, anzi continuando così stiamo creando il terreno per una nuova variante del tutto resistente ai vaccini”. Partiamo dalla Delta, che segnale è lo studio israeliano secondo cui anche il vaccino Pfizer sarebbe meno efficace? “Non bellissimo, perché la protezione con la doppia dose cala dal 94 a164 per cento. Conferma i dati inglesi e cioè che la variante Delta infetta i vaccinati e si trasmette più pericolosamente. Questo cosa comporta? “Per i non vaccinati si fa dura, perché sono più esposti al virus. Per i vaccinati invece resta importante mantenere le misure di sicurezza, perché esiste la possibilità di reinfettarsi”. Le due dosi continuano a proteggere dalla malattia grave. “Nella maggior parte dei casi sì, e per questo bisogna vaccinarsi tutti il più in fretta possibile, ma raramente può accadere di ammalarsi comunque”. Perché i vaccini non sono efficaci al 100 per cento e perché non tutti rispondono ugualmente alle dosi? “Certo, pensiamo agli anziani e ai soggetti fragili la cui l'immunità può durare di meno per esempio, rendendo auspicabile una terza dose». La durata dell'immunità resta ignota? “Dopo otto mesi non ne sappiamo nulla. È quella che gli inglesi definiscono "terra incognita"…

Stefano Fassina: togliere il riferimento all’identità di genere dalla legge
Intervista che farà rumore quella a Stefano Fassina, deputato Leu, sullo scontro sul ddl Zan contro l’omotransfobia su Repubblica (p.4). Stefano Fassina (Leu) la pensa come Matteo Salvini e Matteo Renzi: il ddl Zan non va bene, va modificato. “No, in realtà la vedo come giuristi progressisti e un pezzo di mondo femminista”, dice. Ma il ddl non era già frutto di una discussione e di compromessi? “Evidentemente erano compromessi insufficienti visto che dopo l'approvazione alla Camera non sono venuti meno, anzi, sono stati sempre più motivati ed estesi i rilievi rispetto al testo approvato. Quando sei in una democrazia parlamentare e intervieni con norme di rilevanza penale su un terreno così delicato devi ascoltare e provare a costruire un consenso che possa riconoscere punti di vista diversi». Cosa non la convince del testo? «Ascoltando la discussione e leggendo analisi approfondite, anche di parte del mondo femminista, mi sono convinto che il riferimento all'identità di genere costituisce una visione antropologica che non pub essere contenuta in una legge”. "Visione antropologica", cioè? “Affermare che il genere è sostanzialmente disconnesso alla dualità sessuale, tesi legittima. Ma non pub essere inclusa in una legge dello Stato e diventare progetto educativo universale”. Quindi come la modificherebbe? “Semplicemente eliminando il riferimento all'identità di genere”. È d'accordo all'istituzione di una giornata contro l'omofobia nelle scuole? “Sì. E sarebbe inconcepibile disapplicare una legge dello Stato in una parte del sistema pubblico di istruzione. Ma la legge non deve contenere un programma educativo intorno ad una visione di una parte”. Ma i transessuali non hanno il diritto di essere inclusi nelle tutele? “Questo è fuori discussione, il riferimento all'identità transessuale è corretto, deve starci, è il necessario e urgente oggetto della legge. Penso che Pd e 5 Stelle con questa chiusura stanno perdendo l'occasione di consolidare un ampio fronte anti-discriminatorio…” 
Un’altra intervista sullo stesso argomento a Fassina la troviamo sull’Avvenire a pagina 5.

Scuola, nuove risorse per evitare la Dad
Ne parlano Eugenio Bruno e Claudio Tucci sul Sole 24 ore (p.5). Da un lato c'è la variante Delta che rischia di far aumentare i contagi Dalll’altro lato c'è la campagna di vaccinazione degli studenti ancora tutta da pianificare e ci sono ancora 215 mila unità tra docenti e personale tecnico amministrativo non immunizzate, e quindi da convincere, come ha detto ieri il commissario Figliuolo (si veda articolo accanto). Ma il governo spinge per la ripartenza in presenza, in sicurezza, della scuola a settembre e tra gli emendamenti in procinto di essere approvati nelle prossime ore al decreto Sostegni bis stanzia altri 400 milioni per rinnovare, anche nel 2021-2022, l'organico aggiuntivo Covid. Secondo le primissime stime, si tratta di 60-70mila tra insegnanti e Ata, in più, da assumere a tempo determinato dall'avvio delle lezioni e fino al 31 dicembre. Poi con la legge di bilando autunnale e in base all'andamento epidemiologico si vedrà se proseguire o no. I prof aggiuntivi (40mila si stima) dovranno essere utilizzati per attività di recupero degli apprendimenti persi in questo anno e mezzo di eccesso di Dad, ed essere a disposizione dei presidi per garantire il rispetto delle regole sanitarie, che, con ogni probabilità, saranno mantenute a settembre (in primis, distanziamento e mascherine). Anche per smistare le dassi e, dunque, ridurre al minimo l'impatto della Dad. Il personale Ata dovrà invece servire soprattutto perle attività di sanificazione..(..). 

Su Collettiva.it 
L'apertura è dedicata ad una esperienza di workers buyout in Umbria: "Abbiamo rilegato il lavoro"..In nove, con il sostegno di Cgil e Legacoop, formano una cooperativa e salvano la fabbrica dal fallimento. Ecco la storia della Legatoria Tuderte di Pantalla (Perugia. )Il commento è di Giulia Guida, segretaria nazionale Slc: Quello trasmesso in video dalle lavoratrici e dai lavoratori è un messaggio denso di ottimismo. Si tratta di un esempio virtuoso di come, grazie all’impegno collettivo, sia possibile trovare soluzioni costruttive nei momenti di difficoltà. Scegliere di unirsi in cooperativa, attraverso il ricorso agli strumenti legislativi di cui si dispone (Fondi, Cfi, anticipo Naspi), è un modello virtuoso e meritevole di essere valorizzato. Ciò che colpisce in particolar modo è la voglia di mettersi in gioco, l’orgoglio del proprio lavoro e di ciò che mediante esso si produce. Infine, avere un sistema di relazioni industriali tra le parti sociali rappresenta ovunque – tanto a livello nazionale, quanto a livello territoriale – un elemento di forza per governare il cambiamento, nonché un’opportunità da cogliere in una fase complessa come quella attuale.. Nella rubrica Buona Memoria si parla dell'anniversario del morti di Reggio Emilia: 


Tutti gli appuntamenti
Per tutti gli appuntamenti in calendario vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale:  e l’agenda di Collettiva.it.