La rottura nei Cinque Stelle tra Grillo e Conte e la probabile nascita di un partito guidato dall’ex premier, i contenuti dell’imminente decreto del governo su licenziamenti e cashback, l’ennesima strage di migranti con un barcone rovesciato al largo di Lampedusa: questi i temi che dominano le prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali di oggi (giovedì 1° luglio).

“Scontro finale nei Cinque Stelle. Grillo intima a Crimi di far partire il voto. Conte: il mio progetto va avanti comunque. Il garante: non sono un padre padrone. Tra i 100 e i 150 parlamentari sono pronti a seguire l’ex premier” titola il Corriere della Sera, mentre Repubblica apre con “Conte e i vertici M5S pronti a sfiduciare Grillo. Il garante attacca ancora: ‘Giuseppe non è la persona adatta per noi’. La replica: non dica falsità su di me, vuole umiliarmi. L’ex premier va avanti con il progetto di un nuovo partito. Ma non si esclude un voto per cacciare il fondatore”.

Sulla Stampa si legge “Cashback, bollette e appalti, la manovra estiva di Draghi. Il Cdm vara il decreto che stoppa i rimborsi sui pagamenti elettronici voluti da Conte. ‘Ora lotta all’evasione’. Un miliardo e mezzo per gli ammortizzatori sociali”. Il Messaggero torna sui Cinque Stelle: “Conte prepara il suo partito. L’ex premier: ‘Il mio progetto non resterà in un cassetto, i cittadini sono con me’. Grillo sfida Crimi: si voti subito il direttivo su Rousseau. Poi smorza i toni polemici”.

Il Giornale lancia “Grillo kamikaze: esplode il M5S. Beppe minaccia Crimi, insiste e la base si rivolta. Tanti pronti a seguire Conte, ma i sondaggi sono pessimi”. Titolo del tutto diverso per Libero: “Allarme in via Solferino: l’America uccide il Corriere. Il fondo statunitense Blackstone chiede mezzo miliardo di risarcimento a Cairo e Rcs (quasi tutta la capitalizzazione in Borsa) per una causa, persa, legata a un palazzo”.

“No pass” titola il Manifesto: “Barcone di migranti si rovescia durante un soccorso: sette morti e una decina di dispersi al largo di Lampedusa. Nell’ennesimo naufragio un’altra strage di donne e bambini. Le Ong accusano l’Europa e l’Italia. Dalla guardia costiera libica spari in mare contro i profughi in fuga”. Il Fatto Quotidiano apre con “Conte fa il partito, molti 5S lo seguono. Annuncio pronto: ‘Il progetto non resterà nel cassetto’. Grillo attacca chi lascerà: ‘Conte ha fatto tutto da solo’. L’ex premier: ‘Falsità, se vuole pubblico le mail’. Di Maio tace”.

Infine, il Sole 24 Ore: “Ecco il decreto: cartelle fiscali, cashback, licenziamenti e aiuti alle imprese. Draghi: il cashback premia chi ha più risorse e non spinge la tracciabilità. Sospensione fino a dicembre. Un miliardo e mezzo alla riforma ammortizzatori”.

Le interviste
L'ex Ilva torna in utile con zero debiti finanziari”, questo il titolo dell’intervista del Sole 24 Ore all’amministratore delegato di Acciaierie d'Italia Lucia Morselli. “L'ex Ilva ha cancellato il rosso dai conti e, nonostante le difficoltà dell'emergenza sanitaria, segna un numero positivo all'ultima riga del conto economico, quello che finirà nel patrimonio netto. Questo fa giustizia di fantasie e aberrazioni sulle perdite del gruppo che sono state dette e scritte”, spiega la dirigente aziendale, rivelando che “nel primo trimestre di quest'anno il gruppo ha guadagnato qualche milione al mese, che sono raddoppiati nel secondo trimestre. Il tutto senza debiti finanziari con nessuno, compreso le banche”.

Morselli commenta anche la sentenza del Consiglio di Stato che permette all'ex Ilva di proseguire le attività. “Il testo del provvedimento è il riconoscimento del piano ambientale realizzato”, spiega: “Dà atto che abbiamo fatto le scelte giuste, che gli investimenti di adeguamento degli impianti agli standard ambientali più rigorosi sono stati eseguiti correttamente, conferma che stiamo seguendo la strada ecologica per il rilancio del gruppo. Grazie a questa sentenza possiamo approvare il bilancio 2020”. Adesso tocca allo Stato, che “deve investire poco più di 2 miliardi: 400 milioni di aumento del capitale sono già stati versati, mancano circa 700 milioni di garanzie per il finanziamento Sace, più 900 milioni di rimborsi e sostegni agli investimenti. ArcelorMittal ha provveduto finora a sostenere l’azienda con un versamento di capitale di 1,8 miliardi. Adesso tocca allo Stato, tramite Invitalia, fare quanto pattuito nel contratto del dicembre 2020”.

L’ultimo tema affrontato è quello della cassa integrazione. “Finché durano i limiti imposti alla produzione per vincoli ambientali e manutenzioni obbligatorie, la cassa integrazione dovrà essere mantenuta, per poi terminare a piano ambientale concluso, quando la produzione potrà risalire”, argomenta l’amministratore delegato: “II contratto tra ArcelorMittal e Invitalia è molto chiaro al riguardo, e io lo sto rispettando alla virgola, compresa la parte che riguarda gli esuberi temporanei. Chiunque la bloccherà senza valide alternative se ne assumerà la responsabilità, anche di un inadempimento contrattuale”.

L’edilizia è in ripresa: parte da questa considerazione l’intervista realizzata da Avvenire al neo-segretario della Filca Cisl Enzo Pelle. “Ben vengano gli ammortizzatori per salvare i posti di lavoro”, spiega l’esponente sindacale, rilevando però che “il problema non ci tocca. L'edilizia è in ripresa e potrebbe assorbire 80/90mila persone con un piano di formazione organico”. La prima battaglia da fare è sui contratti pirata: “Abbiamo un record negativo in edilizia, sono vigenti e depositati al Cnel 74 contratti, dei quali ben 37 (il 50%) sottoscritti da organizzazioni non aderenti al Cnel. Non si può inventare un sindacato sulla carta, senza iscritti. Servono verifiche”.

Per Enzo Pelle il mondo delle costruzioni è “di fronte a cambiamenti epocali, che lo vedranno centrale nella riduzione dell'impatto ambientale. È dovere anche del sindacato garantire la sostenibilità sociale rafforzando e allargando le tutele, la sicurezza e la dignità dei lavoratori dell'edilizia, che resta uno dei comparti principali dell'economia nazionale”. Le prossime proposte della Filca Cisl saranno “rendere il Superbonus del 110% permanente per le fasce più deboli, l'introduzione dei promotori della prevenzione Inail per garantire la sicurezza nei cantieri, il cartello di cantiere digitalizzato per assicurare la trasparenza e la possibilità di controlli da parte di tutti i soggetti”.

Il neo-segretario considera il Pnrr “un'occasione imperdibile per la sostenibilità nelle costruzioni. Ma sono necessarie semplificazioni e trasparenza. Solo così possiamo dare qualità al sistema edile. Mentre la pubblica amministrazione deve cambiare la logica degli appalti”. Riguardo la sicurezza, per Pelle occorre “formare e introdurre nel comparto i promotori della prevenzione Inail, soprattutto per le cadute dall'alto, prima causa di incidenti nei cantieri”. In conclusione, la qualificazione professionale degli addetti: “Abbiamo gli strumenti e dobbiamo rafforzarli. Il sistema bilaterale è centrale per la formazione dei lavoratori edili. È un'occasione per avvicinare i giovani ai cantieri. L'edilizia ha bisogno di figure nuove e devono essere pagate bene”.

Gli editoriali
“Pale eoliche e pannelli fotovoltaici, non è così che si cura l'ambiente”: questo il titolo dell’editoriale dell’ archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, pubblicato oggi sulla Stampa. “Le scelte di oggi avranno conseguenze di lunghissimo periodo, perciò non possiamo ignorare che il cuore del problema non è l'opzione astratta per le energie rinnovabili, ma come esercitare in concreto le scelte di fondo”, spiega Settis: “Gli impianti eolici e fotovoltaici possono avere effetti positivi, ma anche un impatto assai negativo su valori di grande rilevanza ecosistemica, a cominciare dal paesaggio e dall'agricoltura di qualità. Se l'intensificazione di pannelli solari e torri eoliche dovesse comportare la devastazione di preziosi paesaggi storici, quali saranno le nostre priorità?”.

Nel Pnrr la transizione ecologica “comporta un grande investimento complessivo (quasi 70 miliardi di euro), con l'obiettivo di raggiungere il 30% di energia rinnovabile entro il 2030, portando questa percentuale al 50 entro il 2050”. Ma negli ultimi due decenni già “si è moltiplicata oltre ogni misura ragionevole la presenza di turbine eoliche alte fino a 250 metri, distribuite sul territorio con scarsa considerazione per le caratteristiche paesistiche; per non dire delle grandi estensioni di terreno sottratte all'agricoltura per cospargerle di pannelli solari”. L'Italia ha pochi spazi pianeggianti, prosegue lo studioso, che “dovrebbero essere dedicati all'agricoltura; ma questi spazi, dalla pianura padana alla Campania, sono stati devastati da un consumo di suolo che è il più alto d'Europa”.

Il disegno di legge inteso a limitare il consumo di suolo, dopo nove anni di traversie parlamentari, è stato “da poco affossato in Senato. Intanto sono rallentati manutenzione e incremento dei bacini idroelettrici, che producono il 15% del fabbisogno di energia elettrica, per giunta non intermittente, e dunque più affidabile di eolico o fotovoltaico”. Così conclude Salvatore Settis: “Mettendo in sicurezza le dighe e ripulendo i fondali dai detriti si potrebbe non solo aver cura dell'ambiente ma anche accrescere la produzione, riducendo la corsa a nuove fonti di energia”.

Il pestaggio del 6 aprile 2020 nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere è l’argomento dell’editoriale del giornalista Ezio Mauro, pubblicato oggi su Repubblica. “Ma lo Stato dov'era?”, si chiede l’ex direttore del quotidiano: “Mancava la fedeltà alla Costituzione, che prescrive il senso di umanità nel trattamento dei prigionieri, l'ubbidienza alle leggi che regolano i diritti di ognuno, l'osservanza dei regolamenti che governano una comunità anomala e complessa come il carcere: e infine il rispetto per la democrazia e i suoi principi, e la coscienza della civiltà in cui viviamo, che è la cornice d'obbligo dentro la quale lo Stato opera a tutela del bene comune”.

Mauro sottolinea che “una forza di polizia nata per tutelare l'ordinamento democratico nella libertà e nella dignità del cittadino, anche se in arresto, si trasforma in un corpo separato di picchiatori che si scatena a colpire, torturare, manganellare e umiliare i detenuti, in ‘un'orribile mattanza indegna di un Paese civile’, come scrive il Gip ordinando un anno dopo 52 misure cautelaci, con 110 indagati”. Dalle immagini divulgate da Domani, emerge “il quadro miserabile di un gruppo armato di scudi, caschi e manganelli che si scaglia contro uomini inermi, una folla di divise che circonda ogni volta un individuo isolato e lo getta a terra con calci, pugni, bastonate, ginocchiate nelle parti intime”.

Bisogna ricordare, prosegue Mauro, che tutto questo “avviene dopo il caso Cucchi, risolto con una giustizia tardiva solo grazie all'ostinazione della sorella della vittima, perché l'assassinio aveva potuto contare per nove lunghi anni su una copertura istituzionalizzata, in un occultamento che si confermava risalendo il percorso gerarchico, via via rafforzandosi. Lo scandalo di quella vicenda non ha dunque insegnato nulla”. E allora, conclude il giornalista, dobbiamo chiederci “che idea di Stato, che concetto di democrazia trasmettiamo ai giovani agenti che entrano nelle nostre polizie: per capire dove nasce e come cresce quel malinteso spirito di Corpo capace di coalizzare pulsioni, pratiche e volontà in un accanimento contro gli esclusi e i marginali, trovando un'eco nel senso comune istintuale del Paese e una tutela nell'impunità costante della storia italiana”.

La Cgil
L’apertura di Collettiva è dedicata al 45ennale del disastro ambientale di Seveso, avvenuto il 10 luglio 1976: nel pacchetto informativo trovano spazio un video di ricostruzione dell’intera vicenda, la riflessione di Massimo Balzarini (Cgil Lombardia), l’annuncio del convegno di oggi organizzato da Cgil e Filctem Lombardia e Monza e Brianza e da Ambiente e lavoro.

Da non perdere sono anche il commento della segretaria generale Fiom Re David all’intesa tra governo e parti sociali sui licenziamenti, i live streaming degli incontri “Per un turismo inclusivo e sostenibile” organizzato dalla Filcams Cgil e “Gli aspetti sociali della pandemia” organizzato dal Silp Cgil, il video dell’intervento del segretario generale della Cgil alla manifestazione nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici essenziali (energia-gas e igiene ambientale), la morte sul lavoro di un operaio agricolo di Reggio Emilia (con commenti della Flai Cgil nazionale e territoriale), il rinnovo del ccnl giocattoli, la mobilitazione del 1° luglio dei lavoratori dello sport,

Per la rubrica Buona Memoria, la cessazione del servizio militare obbligatorio entrata in vigore il 1° luglio 2005.

L’agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.