Morti sul lavoro, è partita la grande mobilitazione 
Oltre la protesta, l’apertura di una vera e propria vertenza nazionale e di una discussione nel Paese sulla sicurezza che porti a “un accordo con il governo, le parti datoriali, istituzioni e enti preposti alla tutela della sicurezza". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha aperto ieri la giornata di mobilitazione organizzata dalle tre confederazioni dal titolo emblematico: “'Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” a cui hanno partecipato anche delegati e rappresentanti per la sicurezza. Landini ha annunciato le tappe di questo percorso di mobilitazione. Il primo appuntamento è fissato per il 20 maggio, quando si svolgeranno in tutte le aziende assemblee dei lavoratori proprio per sollecitare un accordo con il governo. Una data non casuale, quella del 20 maggio, che richiama l'anniversario dello Statuto dei lavoratori del 1970. Proprio perché, ha aggiunto, “è arrivato il momento di un nuovo Statuto dei lavoratori sulla salute e sicurezza". A seguire ci sarà una settimana a fine mese dedicata alla sensibilizzazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. 
Il resoconto dell’assemblea sul sito di Collettiva.it a cura di Stefano Iucci.  Sempre sul sito è possibile rivedere la diretta di tutta l’’iniziativa.

Sulle prime pagine
I tempi delle vaccinazioni (ora tocca ai quarantenni) e le anticipazioni sulle nuove regole per coprifuoco e prevenzione del contagio che saranno decise dal governo lunedì prossimo, insieme alla notizia sulla designazione della prima donna a capo dei servizi segreti, insieme al nuovo scontro politico sugli sbarchi dei profughi sono i tre temi più presenti sulle prime pagine di oggi. Fanno eccezione nella scelte delle aperture solo il manifesto che titola sulla “Guerra promessa”, quella tra Israele e palestinesi e La Stampa che titola sulla nuova emergenza profughi. “Draghi: salvare i migranti. Salvini: non devono partire”. Sul Corriere della Sera l’appello di Draghi alla riapertura al turismo in Italia e la notizia sull’ora dei quarantenni per i vaccini. A centro pagine il titolo sulla “svolta dei servizi segreti”, con una donna al comando, Elisabetta Belloni, che prende il posto di Gennaro Vecchione, l’uomo che era stato scelto da Giuseppe Conte (che infatti ora è furioso). “Vaccini, tocca ai quarantenni”, è il titolo di apertura di Repubblica che a centro pagina propone una grande foto notizia su Belloni, capo degli 007, è la prima donna. Quasi lo stesso schema quello del Messaggero. Titolo di apertura sui vaccini ai quarantenni e titolo sul cambio di guardia ai servizi: “Dalla Farnesina ai servizi segreti, Belloni è la prima donna al vertice”. In evidenza anche il titolo sull’allarme di Mario Draghi a proposito delle regole europee da cambiare: “L’Italia non più fanalino di coda”. La proposta: stop al parametro del 3% per il deficit e al 60% per il debito. Sul Fatto Quotidiano un altro allarme, questa volta quello del presidente Mattarella che si dice preoccupato per i ritardi sul Recovery Plan. Mancano ancora i decreti e non è stata raggiunta nessuna intesa sulla governance. I timori del presidente sono anche relativi ai tempi del Parlamento. 

Covid-19. La strage si poteva evitare?
La risposta affermativa alla domanda arriva da uno studio scientifico commissionato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet. Se ne parla sul Messaggero (p. 5). “Ogni giorno conta in termini di vite, letti in terapia intensiva, numero di contagi. Per incapacità e inerzia, l'epidemia di coronavirus è stata un “disastro evitabile” e “il messaggio per il cambiamento è chiaro: il Covid-19 deve essere l'ultima pandemia. Se la comunità globale non prende sul serio questo obiettivo, condanneremo il mondo a catastrofi successive”. Sembra una profezia malvagia, ma lo dice la scienza. Esattamente un rapporto indipendente pubblicato sulla rivista 'The Lancet" e redatto da un gruppo di esperti su richiesta del direttore generale dell'Oms, incaricato dall'Assemblea mondiale della sanità di avviare una revisione imparziale e completa sulla risposta sanitaria internazionale alla pandemia da Covid. Secondo la relazione, un “cocktail tossico” di negazione, scelte sbagliate e mancanza di coordinamento ha fatto precipitare il mondo in una pandemia che avrebbe potuto essere evitata.

Interviste e commenti

Pandemia 
Tra i commenti e i vari allarmi sulla pandemia da segnalare sul Corriere della Sera (p. 4) l’intervista al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Stop a giallo, arancione e rosso: il rischio è allontanare i turisti. dai ministri ho colto un’apertura”. Sul Messaggero parla l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco: “Questo meccanismo ha troppi cavilli, l’indice dei contagi ormai è superato” (a pagina 6). 

L’emergenza sbarchi
Per quanto riguarda la nuova emergenza degli sbarchi, da segnalare sul Corriere della Sera il commento di Goffredo Buccini: “Migranti, l’ipocrisia europea”. In Italia, sostiene Buccini, il tema è sempre affrontato come se fosse la prima volta e anziché un terreno da curare nell’interesse della comunità diventa sempre un campo di battaglia tra destra e sinistra. 

Intelligence, la prima volta di una donna
Sui quotidiani di oggi ha suscitato molto interesse, anche dal punto di vista dei commenti, la notizia della prima volta di una donna al vertice dei servizi. Sul Corriere della Sera il commento di Marco Galluzzo, “La dirigente delle prime volte: scuola della Farnesina e camminare all’alba”. Su Repubblica un commento molto elogiativo di Carlo Bonini: “La fine dell’era Conte e dei Servizi Segreti occupati dalla politica”. Il premier Draghi, spiega Bonini, ha dato una curvatura a questa figura che è molto vicina al consigliere per la sicurezza nazionale degli Usa (a pagina 7). Un approfondimento sulla notizia della designazione di Belloni a capo dell’intelligence la troviamo su La Stampa con il pezzo di Francesca Sforza: “I primi dossier, tra terrorismo e cybersecurity”. 

Sarà vera ripresa?
Sul Corriere, oltre all’editoriale sui migranti, da segnalare il commento di Antonio Polito sull’alleanza problematica tra Pd e Cinque Stelle e l’analisi di Francesco Basso sui dati economici nella Ue: l’Italia crescerà più del previsto (a pagina 31). Su crescita Europa e lavoro scrive Aldo Carra sul Manifesto: “Crescita, forse, ma senza occupazione” (p.13). Su Repubblica l’editoriale è firmato da Francesco Bei, “Il codice di Palazzo Chigi”. 

Israele Palestina, la guerra infinita
Su Repubblica da segnalare l’intervista a David Grossman, uno dei maggiori scrittori israeliani sulle nuove tensioni di guerra: “Così perdiamo tutti” (Francesca Caferri a pagina 15). Un altro commento sulla crisi in Medioriente è quello di Zvi Schuldiner sul Manifesto: “Non basta contare i morti e sperare” (a pagina 3). Un altro tema molto discusso sui giornali è quello sulla preparazione delle elezioni amministrative di ottobre. 

Il sindaco di Roma
Il Messaggero gli dedica l’editoriale firmato da Alessandro Campi: “Le intuizioni (straordinarie) che servono alla Capitale”. Sempre sullo stesso giornale da segnalare l’intervista a Sabino Cassese a cura di Diodato Pirone: “Roma esce da una guerra, dico no a candidature improvvisate” (p.9). Su Nazione, Resto del Carlino e Giorno intervista ad Andrea Marcucci: “Stop ai grillini. Il patto con il Pd non è scontato” (p. 8). 

Zan, il ddl della discordia
Sull’Avvenire e sui altri quotidiani si torna a parlare dello scontro sul Ddl Zan. Parla Valeria Fedeli: “Dubbi sull’identità di genere, ma voterò secondo le indicazioni del Pd”. Sul Ddl Zan interviene anche Luigi Manconi su Repubblica: “I confini delle libertà” (a pagina 24). “Il ddl Zan – scrive tra le altre cose Manconi - non ha nulla a che vedere con l'uso simbolico-performativo della norma penale per promuovere — come affermano i critici — "un clima culturale di favore verso le differenze" (e anche se fosse...). Al diritto penale si assegna, opportunamente, un compito ben più limitato: proteggere la persona dalla violenza e dalla discriminazione per consentirle di vivere liberamente il proprio modo di essere e le proprie scelte affettive. Questa impostazione è confermata dal fatto che il ddl Zan, oltre a prevedere sanzioni dotate di un contenuto più significativamente "rieducativo", introduce alcune misure complementari di prevenzione del fenomeno. Va in questo senso l'elaborazione di una strategia di contrasto volta a incidere sulle cause, essenzialmente culturali, dell'omofobia. Poi, non c'è dubbio che il testo del disegno di legge possa essere ulteriormente migliorato. Ma questo è un altro discorso…

Iniziative

Terremoto 2016, raccolti sette milioni di euro per la ricostruzione
A seguito degli eventi sismici del Centro Italia iniziati nel 2016, grazie alla grande sensibilità di imprese e lavoratori, Confindustria e le segreterie generali di Cgil, Cisl, Uil hanno raccolto circa 7 milioni di euro che sono stati utilizzati per finanziare 130 progetti in 72 comuni del cratere: 7 nel Lazio, 11 in Umbria, 40 nelle Marche e 14 in Abruzzo. Il 16 maggio 2021 ad Acquasanta Terme (AP) si concluderà anche l’ultima iniziativa, rispettando l’impegno di realizzare e chiudere l’intero programma entro i tre anni dal lancio del Bando per l’attribuzione dei finanziamenti.All’interno del sito web www.comitatosismacentroitalia.org il nuovo documentario video che racconta quanto è stato realizzato in questi anni ed è inoltre pubblicata in dettaglio la documentazione integrale di ogni progetto, inclusiva dei rapporti di attività, foto, video e dati sulla rendicontazione, per la massima trasparenza e la tracciabilità dei finanziamenti erogati. I dettagli sul numero e la qualità dei progetti su Collettiva.it. 

Su Collettiva.it 
L’apertura di oggi, per rimanere in tema di sicurezza sul lavoro e rispetto della vita umana, è dedicata alla storia di un operaio edile di 63 anni che ha potuto lasciare il lavoro Salvatore Amodio è il primo operaio edile in Italia a usufruire di un fondo che permette di andare in pensione con 4 anni di anticipo. L'accordo nasce con il contratto firmato nel 2018. “Uscire dal mondo del lavoro vuol dire salvargli la vita. La storia e altri approfondimenti sul tema sono a cura di Carlo Ruggiero. All'età di Salvatore il rischio di morire in cantiere è troppo alto”. Sempre a proposito di pensioni da segnalare un approfondimento sulle diseguaglianze di genere nel sistema previdenziale italiano, la battaglia per la parità. Le lavoratrici italiane hanno le pensioni più basse d'Europa. Nella rubrica Buona Memoria curata da Ilaria Romeo si parla del grande, Franco Basaglia  l'uomo che rivoluzionò la psichiatria in Italia.

Tutte le notizie in agenda
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale e l’agenda di Collettiva.it