L’India e la sua variante preoccupa ma si prosegue sulla via delle aperture, anzi c’è chi continua a chiederne di più. Le fiale arrivano ma le somministrazioni di vaccini ancora non arrivano a 400mila al giorno mentre il Pnrr arriva a Bruxelles e per l’estate si aspettano i primi miliardi. Ma il lavoro continua a fare strage di posti e di uomini. Il confronto tra il Pnrr e i Piani di Biden ci fanno sognare l’America

Prime pagine

Il Sole 24 ore dedicata il titolo principale al Consiglio del Ministri di ieri: “Recovery, via libera al progetto Draghi. Decreto da 35 miliardi per investimenti”. Mentre per il Corriere della Sera: “Vaccini, corsa delle Regioni” e nel sommario: “Via libera al Recovery. Statali, stop all’obbligo del lavoro da casa al 50%”. Scelta fuori dal coro quella di La Repubblica: “Giustizia, i corvi del Csm”, nel sommario la spiegazione: “Indagine sulla diffusione di verbali segreti con rivelazioni sull’allora premier Conte e su molte toghe. Un pm di Milano ammette: li ho dati a Davigo. Poi sono stati spediti dal Consiglio Superiore ai giornali”. Per Il Messaggero: “Gli statali in ufficio da lunedì”. Mentre La Stampa torna sulla pandemia: “Il pass vaccinale non va, mette a rischio la privacy”. Anche il Fatto Quotidiano si occupa delle immunizzazioni: “Figliuolo smentito: vaccini al ralenty”.  Scelta ancora diversa quella de il Manifesto: La finzione ecologica”. Infine Avvenire che titola: “Legge anti omofobia, ora vero dialogo”.

Le interviste  

Tra ciò che non riapre ci sono i centri commerciale al sabato e alla domenica. Su Il Sole 24 ore parla il presidente di Federdistribuzione Alberto Frausin: “Il rischio deve essere ragionato, come dice il premier Draghi ma le decisioni prese finora sono inaccettabili. Vogliamo sapere perché i centri commerciali non riaprono nei week-end, perché sappiamo quando, ad esempio, riapriranno le piscine ma non sappiamo nulla sui centri commerciali. Non credo che un governo possa decidere di far sparire un intero settore…. Perdiamo gli incassi di maggior peso nella settimana perché il week-en vale in media quai il 40% dei ricavi della settimana. Stimiamo che in questi tre giorni di chiusura consecutiva l’erario perderà oltre 220 milioni tra Iva contributi e altre imposte”. Sull’occupazione, poi, il presidente aggiunge: “Il generalizzato stato di difficoltà rischia di avere impatti devastanti sull’occupazione che potrebbe portare all’uscita di almeno 30 addetti diretti senza considerare le conseguenze sull’indotto. Siamo di fronte a numeri superiori e di molti multipli a quelli che hanno colpito grandi gruppi e comparti industriali”

Massimiliano Garri è il responsabile Innovation & market solution, al Il Messaggero dice: “All’interno del nuovo piano industriale 2021-2025, da circa 9 miliardi, sono previsti più di 900 milioni di innovazione e digitalizzazione. Nei prossimi 5 anni, le nuove tecnologie avranno via via un ruolo sempre più centrale, con l’obiettivo di supportare la transizione energetica, migliorare sempre più la resilienza del sistema elettrico e abilitare nuove modalità di lavoro. C’è bisogno della cultura dell’innovazione, qualcosa di partecipativo all’interno dell’azienda. Fare innovazione significa intraprendenza e, dall’altra parte, migliorare le competenze”.

Sulle insufficienze del Pnrr parla il segretario dei dirigenti medici Carlo Palermo, pag. 6 de Il Messaggero: “I fondi stanziati nel Recovery plan per la sanità sono assolutamente insufficienti. Per affrontare i problemi strutturali servivano almeno altri 28 miliardi” e spiega: “le criticità che abbiamo avuto nel corso della pandemia sono state pesanti e hanno contribuito a incrementare i contagi, circa 130mila tra il personale sanitario, e i morti. Quel 5,6 miliardi nel Piano del presidente Draghi per l’ammodernamento strutturale, tecnologico e digitale degli ospedali sono insufficienti per affrontare i problemi strutturali del patrimonio edilizio ospedaliero ormai vetuso….. E poi erano necessari fondi per rafforzare la dotazione di posti letto, che ora è assolutamente insufficiente”.

Infine, sempre nel capitolo pandemia, si iscrive la lunga intervista al Garante della Privacy Pasquale Stanzione, pubblicata da La Stampa che sulla norma che istituisce il pass vaccinale afferma: “Così com’è la norma non circoscrive sufficientemente l’ambito di utilizzo dei pass, con il rischio di interpretazioni, magari in buona fede, che però abbiano l’effetto di estenderne indebitamente il perimetro. Non vi è una chiara definizione dei protagonisti del trattamento necessaria invece, a tacer d’altro, per l’esercizio, da parte degli interessati, dei diritti loro riconosciuti alla disciplina della privacy. Inoltre, la previsione di due modelli diversi di pass a seconda se siano tampone negativo o da guarigione o, invece, da vaccino andrebbe sostituita dall’indicazione della sola scadenza temporale del certificato. Vanno poi introdotte garanzie adeguate alla natura dei dati trattati, che sono sensibili”.

Infine, da segnalare su diversi quotidiani conversazione sugli arresti di Parigi.

Editoriali e commenti

Lunga riflessione di Antonio Politico, pag.32 del Corriere della Sera, sul ruolo dell’Italia in Europa: “In tutta Europa e in Germania in particolare, si guarda al laboratorio italiano come a un esperimento continentale sull’affidabilità di governo delle forze populiste e sovraniste. L’impegno diretto della Lega nella gestione del piano europeo, e perfino segnali minori come l’astensione in aula di Fratelli d’Italia, sono considerati novità rassicuranti anche in vista di una possibile futura vittoria elettorale di queste forze in un paese fondatore dell’Unione. Chi ha a cuore il progetto europeo sta insomma scommettendo sul successo del governo di unità nazionale, il che ci rende decisamente più forti. …….L’austerità ci isolava, mentre l’interesse al debito buono ci accomuna. La Francia non ha meno bisogno di noi di cambiare il Patto di stabilità e cerca alleati per quando un homo novus o meglio una donna nuova, prenderà il possesso della Cancelleria di Berlino”.

Domenico Siniscalco, pag.35 de La Repubblica, sostiene che: “I pregi del nostro Pnrr sono molti” va accompagnato con una serie di riforme di struttura per renderlo esecutivo. Ma occorre consenso: “Un’amplissima evidenza storica mostra che le politiche economiche radicali hanno bisogno di un consenso  per trasformarsi in cambiamenti reali”: Certo, gli esempi del passato che l’autore cita non sono affatto rassicuranti, mentre l’esempio dell’oggi sarebbe da seguire: “Questo è vero per le riforme di Reagan e della Thatcher, che furono capaci di suscitare consenso sul pensiero liberale……… questo tipo di dibattito pubblico, volto alla costruzione del consenso, è il cuore della politica delle democrazie moderne ed è già avviato nel regno Unito e negli Stati Uniti dove il presidente Biden sta disegnando un piano senza recedenti  di creazione del reddito e redistribuzione senza aver paura di finanziarlo anche con le tasse”.
E a questo proposito sul Corriere della Sera Massimo Gaggi scrive: “…Biden si gioca tutto sulla capacità di dare un seguito concreto alle sue proposte. Ma già la definizione dei capitoli dettagliati del piano, dagli acquedotti alla rete elettrica, alla banda larga per le zone rurali, e la minuziosa ricostruzione di come i grandi gruppi riescono ad accumulare profitti immensi senza pagare tasse, indica che nelle parole del presidente non c’è solo retorica populista: c’è anche tanto lavoro tecnico, analisi di costi e benefici in termini economici e anche di popolarità”.

Lunga e interessante l’analisi sugli Usa firmata da Fabrizio Tonello, pag. 11 de il Manifesto: “Jon Biden sembra voler superare gli stori risultati del New Deal di Franklin Delano Roosevelt, ma soprattutto la rottura politica con il neocentrismo di Bill Clinton e Barak Obama. Biden non si limita a combattere con efficacia la pandemia ma mostra di voler ridurre le diseguaglianze e contrastare le gerarchie razziali con un progetto di più ampio respiro: costruire uno stato più equo per tutti gli americani”. Ma l’analisi non si ferma all’America, prosegue l’autore: “E l’Italia? Nel Pnrr presentato nei giorni scorsi, mettendo da parte le fantasie leghiste come i trafori che trasformerebbero le Dolomiti in uno scolapasta, di concreto troviamo un’ispirazione di fondo neoliberista  che vuole recuperare competitività grazie al ritiro del settore pubblico dall’economia e la riduzione dei costi di produzione………Continuiamo ad essere un paese con alti livelli di disoccupazione, di lavoro precario e sottopagato, di insufficiente spesa pubblica e di diffusa povertà nelle aree interne e nel Mezzogiorno come scrivono da anni Barca e Pennacchi. Jon Biden non è Lenin e forse nemmeno Roosevelt: ha davanti a sé 45 mesi di presidenza in cui molte cose possono andare male. Però fino ad ora sta mostrando di non essere affatto l’anziano politico centrista e scialbo che molti prevedevano”.

Economia lavoro e sindacato

Grave incidente sul lavoro in un cantiere per la costruzione di un polo Amazon ad Alessandria. Su Collettiva.it il racconto dell’incidente: Crollo in un cantiere Amazon. Un morto e un ferito grave

Questo il comunicato congiunto Cgil e Fillea

Lavoro: grave crollo cantiere Amazon, Governo riapra tavolo su sicurezza

 

Roma, 29 aprile – “Gravissimo quanto accaduto ad Alessandria. Il giorno dopo le celebrazioni mondiali per la sicurezza sul lavoro, ci troviamo nuovamente a contare vittime e feriti in un cantiere. L'indignazione non basta: occorre intervenire. Chiediamo all’Esecutivo di riaprire immediatamente il tavolo che era stato avviato con il governo Conte”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori e il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi in seguito al crollo nel cantiere di Amazon della provincia piemontese, che ha coinvolto sei lavoratori, uccidendone uno e ferendone gravemente un altro.

 

“Nell’esprimere vicinanza alle famiglie e augurandoci che venga fatta al più presto chiarezza sui fatti di questa mattina – proseguono i dirigenti sindacali – ribadiamo che la sicurezza sul lavoro deve essere assunta come priorità e vista come investimento e non come costo”. 

Per Dettori e Genovesi “le regole esistenti vanno rispettate e implementate, ed è importante che non vi siano zone grigie nei casi di appalto e subappalto. Occorre dare attuazione al Durc di congruità e alla Patente a punti per le imprese, rafforzare i controlli e le sanzioni, alzare la guardia contro lavoro irregolare ed illegalità nel sistema degli appalti”.

 

“Per questo – concludono la segretaria confederale della Cgil e il segretario generale della Fillea – chiediamo al Governo di riaprire il tavolo sulla salute e sulla sicurezza che avevamo avviato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali guidato dalla Catalfo. Con il ministro Orlando – aggiungono infine – abbiamo raggiunto l'importante obiettivo di aggiornare i protocolli sull'emergenza Covid, ora è il momento di intervenire anche sul Testo unico”.

 

“Cgil Cisl e Uil sostengono la petizione Stop evasione” è il titolo di un trafiletto pubblicato a pag. 9 di Avvenire. Per saperne di più su Collettiva.it Stop all’evasione fiscale ora

Il Consiglio dei ministri, convocato ieri pomeriggio, ha dato il via libera ad un Decreto che vara il fondo aggiuntivo per gli investimenti fuori dal Pnrr da 35 miliardi e nello stesso decreto salta l’obbligo del 50% di lavoro a distanza per gli statali. Ne scrivono molti giornali, Il Sole 24 ore riporta la posizione del Sindacato: Sarebbe meglio – spiega la Fp Cgil – non mettere immediatamente un intralcio sul percorso appena avviato, altrimenti il ministro compete un autogol”. E Paolo Baroni su La Stampa scrive: “I dipendenti pubblici tornano in ufficio, ridotto lo smart working, protesta la Cgil”. scrive il giornalista: “Fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021 – è scritto nel nuovo Decreto proroghe approvato dal Consiglio dei Ministri – le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere alle modalità semplificate relative al lavoro agile, ma sono liberate da ogni rigidità. In pratica ogni ente potrà organizzarsi come meglio crede in piena autonomia. Brunetta assicura che l’operazione è concordata con il Comitato Tecnico e compatibile con le esigenze dei trasporti e avverrà in sicurezza………la novità annunciata dal governo, ieri, è però piombata nel bel mezzo della trattativa tra Aran e i sindacati per il rinnovo del contratto delle Funzioni centrali, contratto che tra le altre cose dovrebbe regolare questa materia ed anzi avere proprio lo smart working come novità principale. E questo fatto ha irritato non poco la Cgil”.

Tra decreto proroghe e Recovery Plan si muove Roberto Mania a pag. 8 de La Repubblica illustrando: “Entro l’estate l’Italia potrebbe ricevere i primi 25 miliardi per la ricostruzione post-pandemia”.

Continua il confronto sulle pensioni, su Il Sole 24 ore un’analisi di Marco Rogaro su Quota 100: “Risultato dimezzato, spesi solo 10 miliardi su 19”. E su La Stampa, la professoressa Elsa Fornero sostiene: “Perché Quota 100 fa male ai giovani”. E afferma: “Quota 100 non è rivolta a persone con difficoltà di lavoro o di salute; è iniqua nei confronti delle donne, alle quali è stata riservata la ben più penalizzante opzione donna che calcola la pensione interamente secondo il meno generoso metodo contributivo. Ha obiettivi di breve termine, non pone alcun rimedio né al bassissimo tasso italiano di occupazione, né all’invecchiamento della popolazione e si accompagna a una scarsa disponibilità ad accogliere immigrati per compensare almeno parzialmente la popolazione in declino………Questo è il tempo nel quale discutere come prepararsi alla scadenza di Quota 100, con una transizione che smussi lo scalone senza perdere di vista l’obiettivo strutturale di non scardinare nuovamente il sistema previdenziale”.

E poi la pandemia con la preoccupazione per la variante indiana, i focolai trovati in provincia di latini tra i lavoratori migranti delle campagne e quelli appena arrivati dall’India. Su tutti l’avvertimento dell’Oms. Fare attenzione alle riaperture, con la nuova variante si rischia una quarta ondata. Clarida Salvatori del Corriere della Sera raccoglie e rilancia l’allarme di Zingaretti: “Si deve scongiurare il peggio serve bloccare i voli provenienti dall’India e coordinarsi a livello europeo

Collettiva.it dedica l’apertura a cosa succede nella città della laguna senza turisti

Venezia, lavoro in ballo di Emiliano Sbaraglia

L’Agenda degli appuntamenti

Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’Agenda di Collettiva.