Il secondo giro di consultazioni del premier incaricato Draghi, le prime indiscrezioni sul programma di governo, le posizioni dei partiti (soprattutto 5 Stelle e Lega) sull’atteggiamento da tenere nei confronti dell’esecutivo: questi i temi che dominano le prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali di oggi (martedì 9 febbraio). 

“Draghi, i 5 punti per il rilancio. Le linee del programma nel secondo giro di consultazioni, calendario scolastico rivisto per recuperare il tempo perso. Il M5S farà votare gli iscritti su Rousseau. Svolta della Lega, verso il sì al Recovery in Europa” titola il Corriere della Sera, mentre Repubblica apre con “Draghi, subito tre riforme per rispondere all’Europa. In cima all’agenda del premier pubblica amministrazione, fisco e giustizia sociale. Voto su Rousseau, 5S divisi. Bankitalia boccia il Recovery Plan di Conte: va integrato. Intervista a Weber, Ppe: ‘Roma non può più sbagliare’. A scuola tutto giugno e niente cattedre vacanti a settembre”.

“Istruzione e fisco, l’agenda Draghi. Oggi terminano le consultazioni, dal presidente incaricato filtrano i primi punti programmatici del governo. L’anno scolastico va prolungato. 5Stelle, voto su Rousseau. Salvini, sui migranti svolta europeista” recita la Stampa, sul Fatto Quotidiano si legge “Torni la prescrizione, aboliamo Bonafede. Costa (Azione): ‘Noi, Fi, Iv, Lega e spero Pd cancelliamo le leggi dei 5S sulla giustizia’. È la prima mina per il premier incaricato, appeso al voto degli iscritti al Movimento da domani a giovedì”.

Il Giornale apre con “Il piano di Draghi. Ecco le priorità: vaccinazione più veloce, aiuti alle imprese, riforma di burocrazia, giustizia e grandi opere. E in classe fino a fine giugno. Salvini, primo guaio: gli elettori apprezzano, gli alleati europei no”, mentre Libero lancia “Draghi assediato dai postulanti, vincerà chi lecca di più. Richieste inconciliabili e veti incrociati: SuperMario presenta i suoi programmi ma i partiti gli rendono la vita impossibile”.

Questa l’apertura del Messaggero: “L’anno scolastico durerà di più. ‘Troppi giorni persi’: Draghi mette il tema dell’istruzione in cima alle priorità di governo. L’ipotesi dei ministri tecnici per portare a termine il programma entro la fine della legislatura”. Il Manifesto titola “Prigionieri della rete. Dubbi, tensioni e patemi: alla fine i 5 Stelle, per evitare l’esplosione del dissenso, devono affidare ancora una volta a Rousseau la decisione sul sostegno al governo. Nell’attesa, Draghi, che presenta assaggi di programma, potrebbe ritardare la salita al Colle”. Infine, il Sole 24 Ore: “Draghi, obiettivo riforme: giustizia, fisco, Pa e un nuovo Recovery. Le indicazioni: a settembre evitare cattedre vacanti. Accelerare sui vaccini”.

Le interviste
“Basta bonus, ripartiamo dal lavoro. Fisco più equo per crescere tutti”. Questo il titolo dell’intervista alla segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan apparsa oggi sulle colonne di Nazione, Giorno e Resto del Carlino. “Serve un nuovo Patto sociale, come abbiamo fatto in altre occasioni della storia del Paese”, spiega la leader sindacale: “Penso alla stagione degli accordi di concertazione e della politica dei redditi degli anni Novanta con Ciampi”. Per Furlan la prima questione da affrontare è il rinnovo del blocco dei licenziamenti: “La preoccupazione è che, con la fine di marzo, ci possiamo ritrovare centinaia di migliaia di uomini e donne espulsi dal mondo del lavoro. Sarebbe un disastro sociale. Dobbiamo mandare un messaggio rassicurante alle persone. Non possiamo aggiungere alla paura del contagio anche quello di restare senza lavoro”.

Accanto a questa misura debbono poi trovare posto sia “la riforma degli ammortizzatori per dare le giuste tutele a tutti i lavoratori, anche a quelli delle piccole imprese, rendendo rapidi i pagamenti”, sia “un investimento rilevante sulla formazione delle nuove competenze di cui le imprese hanno bisogno. Occorre una sinergia seria nel territorio tra imprese, centri per l'impiego, agenzie per il lavoro, scuola e università”. Riguardo “quota 100”, per la segretaria generale Cisl “è uno dei pochi strumenti di flessibilità pensionistica (…) bisogna trovare soluzioni praticabili per evitare uno scalone di cinque anni o nuovi esodati”. In conclusione, l’esponente sindacale ricorda che “abbiamo bisogno di riforme strutturali, a partire da un vero ridisegno del sistema fiscale, per redistribuire con più equità la ricchezza in questo Paese. È una scelta non più rinviabile, perché il fisco è lo strumento principale per favorire la crescita”.

Da non perdere è anche l’intervista sul Messaggero all’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer. “I bambini e i ragazzi non possono perdere la scuola”, dice in riferimento alla proposta di prolungare l’anno scolastico a causa della pandemia: “Bisogna fare ogni sforzo, naturalmente tenendo conto delle condizioni sanitarie complessive, per assicurare la frequenza perché la scuola è anche frequenza fisica. Se gli alunni perdono giorni di lezione, si tratta di una mancanza che nuoce alla loro formazione”. Per Berlinguer serve “fantasia nella scuola: dobbiamo rivedere le aule per permettere ai ragazzi di lavorare in gruppi o individualmente, di poter portare avanti attività laboratoriali e di approfondimento anche extra scolastico”. Un obiettivo da centrare anche aiutando i docenti “attraverso corsi di formazione e con nuove sperimentazioni che aiutino la scuola a trasformarsi, con l'obiettivo di coinvolgere i ragazzi”. L’ultima battuta è sulla didattica a distanza: “Il digitale è lo strumento adatto per l'innovazione anche perché i giovani lo conoscono bene e i docenti hanno imparato a usarlo anche per fare lezione. Può aiutare molto, può permettere alla scuola di non rientrare nel tran tran degli orari e dei banchi fissi”.

Gli editoriali
Fra gli italiani vi sono grandissime disparità nei diritti di cui riescono a godere (istruzione, salute, assistenza) secondo il luogo in cui vivono: Nord o Sud, città o aree interne, centri o periferie. Da questa evidenza prende le mosse la riflessione dell’economista Gianfranco Viesti sul Messaggero, rimarcando che “negli anni Dieci queste disparità sono peggiorate. In un lungo periodo in cui le risorse pubbliche sono state ridotte, i territori e gli interessi economici più forti sono riusciti a condizionare le politiche e ad accaparrarsene la fetta più grande, guardando al proprio specifico tornaconto e non a quello complessivo del paese”. La sfida del nuovo governo, allora, è rilanciare “il ruolo dell'esecutivo nazionale nel fissare le linee di indirizzo sui temi dì competenza concorrente, a cominciare dalla salute, ridisegnando il regionalismo in maniera più efficace ed evitando pericolose differenziazioni; puntando a definire in breve tempo i livelli essenziali delle prestazioni per tutti i cittadini; rilanciando l'istruzione, a partire da asili nido e tempo pieno per tutti, e dai tanti studenti deboli lasciati indietro dalla chiusura della didattica in presenza”. Occorre, infine, individuare prospettive di rilancio economico per tutti i territori: il Sud, ad esempio, “può essere al centro della ‘transizione verde’ e del forte investimento sulla ‘economia circolare’ che ci chiede l'Europa”, mentre per le grandi aree urbane bisogna “partire dalla mobilità e da un ridisegno di una più sostenibile vita nelle città quando la pandemia finirà”.

“Un piano strategico per dare al sud le risorse del Recovery”, questo il titolo dell’editoriale dell’attivista Anna Falcone sul Domani. Il Mezzogiorno “si gioca l'ultima occasione per riagganciare le regioni su cui si è più investito in infrastrutture e servizi, e (magari) proporsi come avanguardia di un nuovo modello di sviluppo ecologico, solidale, innovativo, in linea con il nuovo corso europeo inaugurato con il Next Generation Eu”. Secondo l’avvocatessa le regioni meridionali dovrebbero “farsi promotrici di un ‘programma strategico per il Mezzogiorno’, con proposte condivise e progetti sinergici per la riduzione del divario nord-sud. Un documento che individui a monte i criteri realmente perequativi di diritti e servizi fondamentali (non più solo essenziali) - in particolare la tutela della salute, dei diritti sociali e di cittadinanza - e preveda precisi vincoli per il rispetto di obiettivi, destinazione delle somme, mantenimento (comunque) dell'intervento ordinario”. Anna Falcone, in conclusione, rileva che “lo sviluppo delle regioni storicamente più arretrate - e oggi maggiormente colpite dalla crisi pandemica - non è più solo una questione di giustizia sociale e territoriale, ma è soprattutto una questione democratica, che non può essere ulteriormente elusa o rinviata”.

La Cgil
“Oltre 100 mila autoferrotranvieri sono in attesa del rinnovo del proprio contratto di lavoro, scaduto ormai da tre anni. A loro, che continuano a operare tra difficoltà organizzative e di sicurezza, aumentate a causa dell'emergenza sanitaria, occorre garantire una giusta retribuzione e un futuro lavorativo dignitoso”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti, commentando lo sciopero del trasporto pubblico locale di lunedì 8 febbraio. Una mobilitazione proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna “per rivendicare un giusto salario, ma anche per chiedere una riforma complessiva che renda il servizio pubblico locale più efficiente e organizzato. Una riforma che dovrà considerare una nuova domanda di mobilità e favorire l'unificazione delle oltre 1.200 aziende esistenti per una razionalizzazione e modernizzazione del settore”.

Da non perdere in Collettiva è il longform “Nel labirinto del vaccino”, dove si approfondiscono i tanti temi legati all’antidoto: i ritardi nella consegna da parte delle big pharma (e i relativi profitti), la complessità della filiera produttiva farmaceutica, il nodo dei brevetti e la necessità di una moratoria internazionale su di essi. Il longform comprende anche un reportage tra le aziende del settore nel territorio di Pomezia (Roma), dove si stanno sviluppando tre sieri e un anticorpo contro il Covid.

Da segnalare, sempre in Collettiva, il reportage sul circolo Arci Sparwasser di Roma che ha aperto le sue porte ai senza fissa dimora, l’approfondimento sul rinnovo del contratto nazionale dei grafici editoriali, l’appello del segretario generale del Silp Cgil Daniele Tissone per un piano straordinario di assunzioni nelle forze di polizia e la presentazione del nuovo numero della Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, interamente dedicato al settore della logistica.

L’agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.