La denuncia

Ad oggi i lavoratori dello spettacolo non hanno la possibilità di ottenere l’indennità prevista dal decreto Ristori. È quanto denuncia Slc Cgil, ricordando che mancano tre giorni al 30 novembre, data di scadenza per la presentazione delle relative domande, e l’Inps non ha ancora attivato la procedura sul suo portale, né ha emanato una circolare che indichi le modalità per la presentazione delle domande stesse.

Prime pagine

Il Corriere della Sera, Il Messaggero e il Fatto Quotidiano dedicano l’apertura alle possibili decisioni del governo su scuola e vacanze sulla neve, mentre di taglio più strettamente politico la scelta compiuta da La Repubblica: “A Conte l’aiuto della destra”, stesso taglio de Il Manifesto che dedica la foto notizia ad una ripresa dall’altro dell’Aula del Senato e titola “Tattica a distanza”. La Stampa sottolinea l’accordo tra il ministro dell’economia Gualtieri e il M5S “Mes: sì alla riforma, no agli aiuti”. Infine il Sole 24 ore: “L’attesa del super bonus frena l’edilizia”.

L’apertura di Collettiva è dedicata al Red Friday, la mobilitazione dei lavoratori e le lavoratrici di Amazon perché sui diritti non si fanno sconti

Red Friday, sui diritti non si fanno sconti di Patrizia Pallara
Oltre il clic lo sfruttamento
Amazon, il gigante con le vesciche ai piedi di Giorgio Sbordoni

Le interviste

 

La solitudine è il sentimento descritto da uno dei 24mila operatori della sanità contagiato dal Coronavirus, si chiama Matteo D’Ambrosio è un infermiere dell’Ospedale di Scafati in provincia di Salerno, la sua riflessione è ospitata a pag.9 de La Stampa.

Un ragionamento a tutto campo quello della vice ministra all’economia Laura Castelli pubblicato a pag.2 de La Stampa, dal prossimo IV decreto ristori che prevederà un rinvio dei versamenti fiscali e ulteriori aiuti alle categoria in difficoltà, e sulla Riforma del Mes afferma: “La posizione del M5s sul Mes è chiara, soprattutto sul fatto che non vada utilizzato. Il Parlamento resta la sede più opportuna” E sollecitata da Giuseppe Bottero aggiunge: “L’Italia riesce a finanziarsi a condizioni più favorevoli sul mercato, anche grazie al sostegno della Bce. Possiamo raccogliere così quello di cui abbiamo bisogno per la ricostruzione economica”. Sulla ipotesi di cancellazione del debito sostiene: “Continuo a ritenere che la strada giusta sia quella di riformare i Trattati, dobbiamo partire da lì”.

Corrado Zunino di La Repubblica conversa con la ministra dei trasporti e infrastrutture Paola De Micheli su quanto si sta facendo sul versante trasporto locale per consentire la riapertura delle scuole in sicurezza: “Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle” e aggiunge: “Le regioni hanno messo a disposizione quasi 10mila bus aggiuntivi in tutto il Paese con le risorse assegnate dal governo”. Ma a detta della ministra comunque non bastano se non si scagliono e di molto gli orari delle città.

Ieri, in provincia di Pordenone, il terzo femminicidio in poche ore. La ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti a pag. 13 del Il Messaggero afferma: “La vera arma di fondo che dobbiamo mettere in campo è promuovere una strategia di parità di genere effettiva, perché solo in questo modo verranno eliminate le precondizioni su cui la violenza si insinua. Questo farà il Piano strategico nazionale antiviolenza 2021-2023”.

Infine da segnalare l’inserto orizzonte Rinascimento pubblicato dal Giorno Resto del Carlino e Nazione. Diverse le interviste interessanti, tra queste quella a Enrico Giovannini  che afferma nuovamente la necessità di accelerare la transizione verde: “In base all’ultimo rapporto annuale dell’Istat le imprese che in questi ultimi anni hanno investito in sostenibilità, sia ambientale che sociale, hanno una produttività  del 15% superiore alle altre” e poi, sottolinea il portavoce dell’Asvis: “Sta prendendo sempre più piede la finanza sostenibile che investe in prodotti finanziari con una forte impronta  ambientale e sociale e attira sempre più anche i piccoli risparmiatori”.

Editoriali e commenti

Il Sole 24 ore ospita un intervento della ministra Della Funzione pubblica Fabiana Dadone: “Nuove competenze e spinta alla digitalizzazione, rivoluzione organizzativa e smart working, reingegnerizzazione dei processi e attenzione alla valutazione effettiva delle performance. Sono queste le direttrici su cui stiamo agendo per una Pa più vicina ai cittadini e imprese”. E sempre il quotidiano di Confindustria pubblica una riflessione di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi sul salario minimo prendendo spunto dalla ripresa del confronto per il rinnovo dei metalmeccanici: “Nessuno nega che esista in Italia più che altrove, una questione salariale. Altra cosa è capire se aggredirla dal lato delle sue cause più profonde o in termini meramente distributivi. Parlare di retribuzioni nette impone di discutere di produttività e della pressione fiscale che grava sul costo del lavoro”. E gli autori lanciano un allarme: “Il fatto che la Commissione europea rilanci il tema del salario minimo con una direttiva, e non con semplici raccomandazioni, potrebbe essere un ulteriore strumento nelle mani del Governo che non ha mai nascosto di volersi muovere in questa direzione, pur di fronte alla contrarietà della maggioranza delle parti sociali”. La riflessione è lunga ma le conclusioni ci paiono da segnalare: “Non negando i ritardi delle parti sociali, riteniamo che sia importante oggi identificare il valore che la contrattazione collettiva può avere all’interno delle sfide complesse che siamo chiamati ad affrontare”.

Diverse i commenti dedicati all’Europa questa mattina, Enrico Marro a pag. 35 de il Corriere della sera riflette sull’ipotesi di cassare il debito realizzato durante la pandemia, mentre il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari torna sui ritardi italiani rispetto al Recovery Fund sottolineando come quella sia la partita per la costruzione della nuova Europa. E Massimo Cacciari, dalle colonne de La Stampa, parlando dell’Europa sottolinea come sia unita sui denari e divisa sui diritti. L’ex parlamentare europea Barbara Spinelli, su il Fatto Quotidiano, ragiona su veti e veleni che rallentano il dispiegarsi del Recovery Fund e quindi della costruzione della nuova Unione.

Economia e lavoro

“Federmeccanica e Assist hanno presentato ai sindacati dei metalmeccanici Fim Fiom e Uilm la nuova proposta organica sul rinnovo del contratto nazionale che per il trattamento retributivo complessivo prevede un aumento di 65 euro per il periodo 2021-2023” Così scrive Giorgio Pogliotti a pag. 14 de Il Sole 24 ore e aggiunge: “Insieme a 750 euro destinati nel triennio ai flexible benefit, ad un incremento del contributo aziendale per la previdenza complementare, con una contemporanea riduzione del contributo a carico dei lavoratori, con l’estensione dell’assistenza sanitaria di Mètasalute ai pensionati iscritti  al fondo in maniera continuativa per almeno due anni”.

Le reazioni sindacali nel pezzo di Emanuele Di Nicola su Collettiva: “Bene che l'ipotesi sia arrivata, ma è inopportuna”. Lo afferma Francesca Re David segretaria generale della Fiom: "Il salario è on-off, vanno trovate le condizioni per rispondere alla nostra richiesta".

E ancora di contratti in attesa di rinnovo, quello delle farmacie, si occupa Colletiva in un articolo di Simona Ciaramitaro.

Infine da segnalare che nella tarda serata di ieri, in una videoconferenza tra Confindustria Ceramica e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 1° gennaio 2020 - 30 giugno 2023 dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari (oltre 25 mila gli addetti), scaduto il 31 dicembre 2019. L’aumento complessivo nel triennio sarà di 80 euro, 76 sui minimi. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici.

Ancora molta attenzione dedicano i quotidiani alla vicenda della sanità Calabrese, la protesta sindacale è raccontata da Conquiste del Lavoro; da Goffredo Buccini a pag. 32 del Corriere della Sera: “Il caso Calabria sta diventando il caso Italia, un test sulla credibilità del governo e della nostra stessa democrazia. (…) Dieci anni di commissariamento senza venire a capo di nulla, bilanci basati sulla ‘tradizione orale’, maglia nera negli scioglimenti per mafia degli organi amministrati, leader negli indici di diseguaglianza in rapporto al sistema sanitario”. Articolo lungo ma che merita d’esser letto. Come quello a firma Alessia Manzi a pag. 4 de Il Manifesto che attraverso i racconti di operatrici e operatori della sanità calabra, compie un viaggio nella Regione “Un commissario? Sarebbe meglio avere più medici e infermieri”.

Sempre sul quotidiano di via Solferino vengono messi in luce anche i problemi della sanità lombarda. Ne scrive Simona Ravizza a pag. 6: “Medici di base difficili da trovare, Covid Hotel in ritardo, cure domiciliari insufficienti. Il 40% dei contagiati ha fatto il tampone privatamente o al Pronto soccorso”. Infine rimanendo nell’ambito della pandemia si torna, e per fortuna, a parlare di lavoro. Sono oltre 30mila i sanitari contagiati così è difficile fronteggiare il coronavirus, questa la denuncia di Walter Ricciardi viene raccolta da Chiara Baldi de La Stampa: “Il servizio sanitario nazionale si trova in una duplice difficoltà: da una parte anni e anni di tagli e mancati investimenti, dall’altro i 30 mila medici e operatori sanitari che si sono infettati e poi mancano 53 mila infermieri. Stiamo in guerra con un esercito in via di decimazione, non riusciamo in questo momento a curare nè i pazienti Covid nè i non Covid”.

Infine le vertenze. Tante, troppe quelle riportate nelle cronache, soprattutto locali, dei quotidiani. Si parte innanzitutto, da un articolo di Claudia Luise a pag. 26 de La Stampa: “La crisi si abbatte sul lavoro precario. In tre mesi bruciati 383mila posti”. Segnaliamo tra le altre da L’Eco di Bergamo a pag. 12: “Uscite volontarie, accordo in Dalmine. Coinvolto un massimo di 180 addetti”. La Gazzetta di Mantova: “Centro stampa di Valdaro. Per ora niente scioperi ma c’è grande amarezza”. A pag. 37 del Il Mattino di Padova: “Gn Hearing, sciopero e presidio per l’organico ridimensionato”. Su Collettiva: “Treofan, per i sindacati inaccettabile licenziare” e “EasiJet: sindacati, no a tagli strutturali della flotta”.

L'Agenda degli appuntamenti

Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.