Il primo piano

La corsa verso la Casa Bianca si sta avvicinando al traguardo. Ci sono ancora Stati in bilico e c'è grande attesa per il conteggio dei voti per posta. Nelle ultime ore è cresciuto comunque il vantaggio di Joe Biden, mentre il presidente Trump urla al broglio e invoca le piazze. La tensione cresce e  in varie città statunitensi si sono registrati scontri tra le opposte fazioni. Su Collettiva.it  la notizia di un possibile sciopero generale nazionale contro Donald Trump, nel caso dovesse perdere le elezioni e non accettasse di cedere il potere. Ne parla Davide Orecchio:  I sindacati nord americani ne stanno discutendo da giorni, anzi da settimane. Sarebbe un evento storico. Negli Stati Uniti non si indice uno sciopero generale dal 1946 (Oakland, California). Uno stop nazionale non c’è mai stato. Sui quotidiani e i siti web italiani si moltiplicano le analisi e i commenti sugli scenari americani (vedi più avanti). Emergono intanto primi segnali su cui si rifletterà. Tra questi nelle analisi scorporate del voto americano il voto delle donne, il voto degli operai che sono tornati a votare democratico, il voto degli ispanici a favore di Trump, il voto dei neri dopo le tante tragiche morti dovute ad una polizia sempre più pronta a mettere mano alla pistola.

Oggi a Roma giornata di lutto cittadino per l’ultimo saluto a Gigi Proietti. Su Rai 1 la diretta delle esequie dalle 10. Alle 12 la cerimonia funebre nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.

La legge contro l’omotransfobia è stata approvata dalla Camera. Il passaggio decisivo sarà quello del Senato.

Da domani in Italia le zone rosse
Le altre notizie sulle prime pagine dei quotidiani nazionali riguardano il contestato nuovo Dpcm che introduce misure più restrittive per fermare la diffusione del coronavirus. L’Italia è divisa secondo i dati dei contagi e delle morti. Da domani scatteranno le zone rosse. Il governatore della Lombardia, Fontana, si ribella e contesta l’attribuzione alla sua regione del bollino di zona rossa. Ai governatori regionali che protestano risponde il ministro della Salute, Roberto Speranza: è il momento della responsabilità. Duro l’attacco di Matteo Salvini che accusa il governo di essere caduto uno stato confusionale (intervista sul Corriere della sera: “Giocano a tombola, c’è solo confusione”, Cesare Zapperi a pagina 9). Opposta la posizione del segretario del Pd, Zingaretti, che appoggia le scelte del governo perché la salute deve essere l’obiettivo centrale.

Oggi scioperano i metalmeccanici
La Cgil dà "pieno sostegno" allo sciopero dei lavoratori metalmeccanici, in programma domani, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto. Lo scrive il leader Maurizio Landini su Twitter, aggiugendo: "Federmeccanica sblocchi la trattativa. Ai lavoratori del settore, come a tutti gli altri, va garantito il rinnovo del contratto"

Su La Stampa parla Francesca Re David
La segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, risponde alle domande di Maurizio Tropeano su La Stampa a proposito dello sciopero di quattro ore di oggi (“Durante la pandemia non ci siamo fermati, ora dateci gli aumenti”, a pagina 26). Questa mattina con la benedizione dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, i sind acati dei metalmeccanici hanno organizzato uno sciopero di 4 ore con presidi in tutta Italia per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro e per l'occupazione. Francesca Re David, leader della Fiom, è giusto incrociare le braccia durante la seconda ondata di pandemia? «Questo sciopero cade ad un anno esatto dal primo incontro tra sindacati e Federmeccanica. In 12 mesi la posizione degli industriali non si è spostata di un centimetro. Sostanzialmente sono pronti a riconoscere solo il recupero dell'inflazione e questo significa zero centesimi di aumento in busta paga. A marzo abbiamo scioperato per la salute e per mettere in sicurezza le imprese e oggi ha assolutamente senso astenersi dal lavoro per ottenere un aumento del salario e contro la precarietà del lavoro». Ma così non si rischia di far crescere la tensione sociale? «Perché questa domanda non la rivolge a Federmeccanica che in dodici mesi non ha mai affrontato il problema dell'aumento del salario? In primavera con i nostri scioperi abbiamo messo in sicurezza le imprese e questo ha consentito anche di riprendere la produzione. Le imprese in molti settori della metalmeccanica non hanno perso profitti, hanno fatto innovazione e prendono una valanga di soldi spesso svincolati dall'occupazione adesso riconoscano e diano valore al lavoro delle operaie e degli operai. La tensione sociale cresce se aumentano le ingiustizie sociali. Ed è inutile negare che negli ultimi mesi le disuguaglianze sono aumentate aggravando una situazione già compromessa dalle scelte fatte in questi anni da tutti i governi che hanno seguito la strada indicata dal mondo delle imprese che ha puntato alla precarizzazione del lavoro…

Scacchetti (Cgil): salari fermi al palo, rinnovare i contratti collettivi 
“In Italia esistono un’enorme questione salariale e un drammatico problema di qualità dell’occupazione, e in assenza di interventi si rischia di peggiorare il quadro. Servono in primis: investimenti per creare nuova e buona occupazione, una riforma fiscale e il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro di milioni di lavoratori”. Così la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, ha commentato ieri la ricerca diffusa dalla Fondazione Di Vittorio, La questione salariale in Italia. Un confronto con le maggiori economie dell’Eurozona. “I salari - spiega Scacchetti - sono fermi al palo anche a causa della composizione della forza lavoro italiana, caratterizzata da pochi profili lavorativi qualificati. Negli ultimi anni, la crescita dell'occupazione si è infatti caratterizzata per bassa qualità, insufficienti investimenti in innovazione, crescita della precarietà e del lavoro povero”. “Alla vigilia dello sciopero unitario dei metalmeccanici, e a pochi giorni da quelli dei multiservizi (13 novembre) e degli alimentaristi (16 novembre) per il rinnovo del contratto, questi dati - conclude Scacchetti - rendono evidente il valore generale della loro mobilitazione”.Sulla ricerca della Fondazione Di Vittorio, che si può leggere nella versione integrale sul sito della fondazione, ci sono oggi titoli sui giornali.

Sul Fatto Quotidiano scrive Roberto Rotunno: “Crisi senza fine: i salari italiani sono ancora più bassi di quelli del 2007” (a pagina 14)

Flc Cgil: avviare subito un tavolo per il reclutamento degli insegnanti 
Per dare risposte efficaci alla scuola serve il confronto con le parti sociali che dal ministero dell'Istruzione è mancato in questi mesi, col risultato che le assunzioni sono state rimandate, le cattedre sono rimaste scoperte e, come da noi previsto, il concorso avviato in piena pandemia è stato bloccato. La procedura per titoli e prova orale, che sin da marzo avevamo proposto, ci avrebbe evitato questi problemi e garantito le assunzioni su tutti i posti rimasti scoperti, consentendo alle scuole una ripartenza migliore”. E’ il commento della Flc, che sollecita provvedimenti urgenti per la scuola. “Il momento è quello più giusto, siamo alla vigilia della Legge di Bilancio, e questo ci consente di ragionare delle risorse per stabilizzare l'organico e per garantire l'accesso alla formazione in ingresso ai precari e a chi si avvicina al lavoro di insegnante”. Per quanto riguarda il problema centrale della mobilità verso le scuole, la Flc spiega che se ci fossero state assunzioni tempestive, organico aggiuntivo per i trasporti pubblici locali dal primo settembre avrebbero potuto evitare questa sconfitta, che è una sconfitta del Paese, perché dietro ogni alunno che rimane indietro e perde tempo di socialità e di educazione c'è un'ipoteca sul suo futuro. Per questo ora ci aspettiamo un cambio di passo, molti insegnanti sono già stati esclusi dalle prove concorsuali perché soggetti a quarantena o positivi al Covid, per cui la sospensione richiede a maggior ragione la ricerca di soluzioni anche per chi non ha potuto partecipare.

I sindacati chiedono un incontro sulla politica agricola comune
Con una lettera inviata ieri alla Ministra per le Politiche agricole e forestali Bellanova e, per conoscenza, alla Ministra del Lavoro Catalfo, le segreterie generali di Fai, Flai e Uila, chiedono il sostegno del governo italiano per l’obiettivo di una Pac, la politica agricola comune, più sociale. Nella lettera si chiede un incontro alla Ministra Bellanova in vista delle trattative del trilogo sulla Pac. “Lo scorso 23 ottobre, la Plenaria del Parlamento Europeo ha definito la propria posizione sulle tre proposte legislative che determinano il futuro della Pac Gli europarlamentari hanno adottato una posizione netta a favore di una politica più sociale che promuova e garantisca il rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori”. E’ uno dei passaggi della lettera firmata dai segretari generali di Fai, Flai e Uila, Rota, Mininni, Mantegazza.

Parte la campagna dell’Auser: noi non ci fermiamo
E’ online al link www.auser.it/auser-non-si-ferma   la sezione dedicata alle attività sui territori che Auser – l’associazione per l’invecchiamento attivo - continua a svolgere nonostante le restrizioni per contenere l’epidemia di Coronavirus, grazie allo straordinario impegno dei volontari. Le sedi associative sono aperte e i volontari stanno garantendo servizi importanti quali la  compagnia telefonica agli anziani soli, consegna a casa di  spesa e farmaci, trasporto sociale, servizi di volontariato civico.  Auser non si ferma vuol dire il prezioso apporto dei giovani, corsi  e conferenze online avviati dai Circoli culturali e tanto altro ancora. La pagina, in continuo aggiornamento, vuole raccontare la capacità di risposta  e di resilienza dell’Associazione in questa difficile fase, attraverso la voce dei volontari, le loro storie, il loro impegno a favore degli anziani soli e per la comunità. Le notizie verranno inoltre rilanciate sulle pagine social dell’associazione.

Le elezioni americane commentate dall’Italia
Sul Sole 24 ore da segnalare una intervista a Massimiliano Cagliero, ad della finanziaria Sim, azionista dello stesso Sole 24 ore: “L’unico rischio è quello legale. Wall Street vince comunque”. Sul Corriere della Sera l’intervista allo scrittore Safran Foer: La sinistra non capisce chi sta male, ma ora temo violenze”. Lo scrittore annuncia la sua decisione di lasciare gli Usa nel caso di vittoria di Trump. (Alessia Rastelli, p.23). Su Repubblica parla Adam Gopnik, 64 anni, celebre firma del New Yorker autore di numerosi saggi ha dedicato il suo libro, intitolato "II manifesto del rinoceronte", alla crisi del liberalismo: “Il populismo è ancora vivo” (a pagina 11). Sul Messaggero parla Edward Luttwak: “I progetti di spesa di Biden difficili con un successo mondo. Trump? Ha sprecato tutto” (Flavio Pompetti, a pagina 15). Su La Stampa parla il politologo Fukuyana: “L’Europa non si aspetti  svolte. Obama è il passato” (Alberto Simoni a pagina 7). Sempre su La Stampa Paolo Mastrolilli intervista lo scrittore Paul Auster. “Trump ha il fascino di Hitler e a Biden non basterà la Casa Bianca” (a pagina 10). Su Repubblica scrive il direttore Maurizio Molinari: “Rivoluzione in quattro atti”. Molinari spiega che la coalizione di Biden è stata indebolita dalla defezione degli ispanici mentre Trump è stato “tradito” dall’elettorato bianco. Su La Stampa da segnalare l’analisi di Gianni Riotta: “E alla fine Joe sorride. E’ il popolo che decide” (a pagina 4). Sul manifesto, che dedica la copertina agli Usa con il titolo “La posta in gioco”, l’editoriale di Guido Moltedo: “L’America sul filo del rasoio”. Su Domani scrive Franco Bruni: “L’incertezza sul futuro ora pesa sulla fragile crescita dell’America” (a pagina 4). Dall’area dei giornali di destra e dai sovranisti, la rivendicazione del grande consenso di Trump tra gli elettori. Su La Verità scrive Maurizio Belpietro: “Trump può perdere, ma il trumpismo ha vinto”

Dall’agenda Cgil

Oggi: Lo Spi Cgil del Piemonte parlerà di Recovery FundPer domani lo Spi Cgil Piemonte ha organizzato il video incontro con l'economista Carlo Cottarelli sul tema "Recovery Fund: rischio o opportunità?", giovedì 5 novembre alle 14.30. Il Recovery Fund, che l’Europa ha destinato all’Italia, è la misura finanziaria che cambia la politica dell'Unione, investendo sul rinnovamento economico, produttivo e sociale in un’inedita forma solidale. per seguire l'evento, collegarsi alla pagina Facebook Cgil Piemonte.

Tutti gli appuntamenti
Per tutti gli appuntamenti in calendario vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale:  e l’agenda di Collettiva.it.