Il momento della solidarietà
“Il messaggio che deve arrivare in questa fase di emergenza deve essere di unità e di solidarietà e che non si lascia da solo nessuno. E' questo il significato dell'accordo raggiunto venerdì scorso con il governo sulla proroga dello stop dei licenziamenti”. Lo ha detto ieri sera il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio.  Secondo Landini, "è il momento  di investire sul lavoro oggi perché significa investire sul futuro domani". A proposito di solidarietà da segnalare sul Corriere della Sera di oggi un intervento di Sergio Harari: “Per medici e infermieri senza la solidarietà collettiva è tutto più difficile” (a pagina 28).

Su Collettiva il commento di Maurizio Landini sull'accordo raggiunto con il governo sulle misure contro la crisi: Sempre su Collettiva.it da segnalare l'approfondimento sulla crisi della sanità in Campania a cura di Roberta Lisi. "Conti impietosi"

Grave strumentalizzare la rabbia delle piazze
Durante la trasmissione “Che tempo che fa”, il segretario generale della Cgil ha parlato anche delle tante manifestazioni di protesta di questi giorni. "La rabbia che esce dalle piazze ha bisogno di essere ascoltata e rappresentata, non strumentalizzata, per cambiare il nostro Paese", ha detto Landini. "Nelle manifestazioni fatte in questo periodo ho visto gente che giustamente è andata in piazza a manifestare e altri che hanno tentato di strumentalizzare questo disagio. Lo dico in modo chiaro: quando vedo in piazza - scandisce - persone e bandiere che si richiamano a Forza Nuova, e cioè al fascismo, dico che una delle cose che deve fare il governo è sciogliere quelle organizzazioni perché sono contro la democrazia".

La visione possibile
Il segretario generale della Cgil ha spiegato a Fazio che "non possiamo tornare a prima del Covid, a prima dell'emergenza, perché quel modello economico e sociale va cambiato radicalmente. C'è bisogno di smetterla con i sussidi a pioggia, servono investimenti pubblici e anche privati. E' il momento di cambiare il modello di sviluppo". "C'è bisogno di fare formazione, va rimesso al centro il lavoro delle persone e la sua qualità. Al governo diciamo: ci sono i soldi europei a disposizione e noi vogliamo poter discutere di come si spendono e con quale progetto. E - sottolinea Landini - anche le imprese devono ricominciare ad investire nel nostro paese. Siamo i più arretrati in ricerca e innovazione". "C'è bisogno di unità è vero, ma anche di riconoscere errori e ritardi che sino stati in questi anni: rendere precario il lavoro è stato un disastro. L'idea che il mercato risolveva da solo tutti i problemi è un'altra sciocchezza che si è determinata negli anni".

Le prime pagine
Tra stasera e domani il governo varerà il nuovo provvedimento che avrà valore fino al 4 dicembre. Ma è un duro braccio di ferro sul coprifuoco anche all’interno dello stesso esecutivo. Forti tensioni anche tra il presidente Conte e le Regioni sui lockdown locali. “Coprifuoco e negozi: nuova stretta” è il titolo di apertura del Corriere della Sera che parla di una ipotesi di lockdown dalle 18 alle 21. Shopping, bar e ristoranti fermi nelle aree a rischio. “Coprifuoco alle 21, è battaglia”, è l’apertura di Repubblica, che oltre a spiegare le misure su cui si sta discutendo, mette in evidenza una delle proposte che ha suscitato in queste ore più polemiche: “Il governatore Toti: anziani a casa e scoppia la polemica”. Sull’idea di quella che è stata giudicata da molti una sorta di segregazione delle persone anziane sono molti i commenti sui quotidiani di oggi (vedi più avanti). “Chiusure locali, non c’è intesa, in arrivo il coprifuoco dalle 18” è il titolo di apertura del Messaggero che parla di scontro sulle zone rosse. Per i presidenti di Regione la decisione spetta solo al governo nazionale. Sul Messaggero, ma anche su altri quotidiani, la notizia del ricovero d’urgenza per problemi cardiaci per l’attore Gigi Proietti che proprio oggi avrebbe dovuto compiere 80 anni. Ma non ce l'ha fatta: si è spento all'alba. Anche per La Stampa è braccio di ferro sull’ora del coprifuoco. “Regioni in fuga, decide Conte” è la versione del Fatto Quotidiano, mentre i giornali dell’area di destra politica, Libero e Il Giornale, puntano il dito sulle proposte di isolamento degli anziani: il Giornale: “Anziani sequestrati”. Libero: “Vogliono rinchiudere i vecchi nell’armadio”. Titoli che fanno pensare a proposte del governo, mentre l’idea arriva proprio dal campo loro, ovvero dal governatore Toti che non si può certo incasellare nell’area del centro sinistra.

I commenti
Il governatore Toti cerca di difendere la sua idea con una intervista al Corriere della Sera. “Forma maldestra, ma confermo tutto. In guerra non si può mandare i più fragili” (Paola Di Caro a pagina 9). Su La Stampa scrive Elena Loewental: “Il post di Totu e la fragile vecchiaia”. Sul Giornale il direttore Alessandro Sallusti sostiene che “i nostri pensionati sono più utili dei politici”. Sulla Verità scrive Maurizio Belpietro: “Non sanno più cosa combinare e se la prendono con gli anziani”. Molto critico il commento di Ezio Mauro su Repubblica che a proposito della mutazione quasi antropologica imposta dall’emergenza chiude così il suo articolo: “La fragilità è la nuova cifra dell'emergenza, la sua attuale misura. Dopo la proposta di separare la parte più anziana (e a rischio della popolazione), con orari, corsie e misure specifiche, ieri il governatore della Liguria Toti è andato oltre, sbandierando tra i 25 decessi del giorno prima in Regione il dato dei 22 pazienti molto anziani, e sottolineando che erano persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese, che vanno però tutelate. Davanti alla vita e alla morte, dunque, non si introduce soltanto il criterio selettivo dell'età, come se contassero solo gli anni da spendere e non quelli spesi accumulando esperienza, conoscenza, incontri e affetti: da oggi — almeno in Liguria — vale anche il requisito dell'utilità allo sforzo produttivo, che selezionai soggetti indispensabili e quelli che non lo sono. L'uomo è ridotto a ciò che produce, come una macchina: e il virus intatto infetta anche il sentimento dell'umano, in nome di una nuova razionalità senza più pietà”. Sempre su Repubblica da segnalare una intervista allo studioso Alberto Asor Rosa. “Gli over 70. Non ci facciamo imprigionare” (Simonetta Fiori a pagina 7). Un ragionamento diverso quello della sociologa Chiara Saraceno che intervistata da Maria Novella De Luca dice: “Adesso tocca a noi. Restiamo a casa per i nostri nipoti” (Repubblica, p.7).  Sull'idea di Toti è intervenuto ieri su Facebook anche il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti: "Isolare gli anziani? Un’idiozia. Bisogna assumere medici e infermieri spostandoli sul territorio per superare l’emergenza.Non farsi scoraggiare, tenere unito il paese e pensare al dopo. Tornare in piazza per far sentire la nostra voce, con tutte le cautele del caso. Una mia intervista oggi sul Manifesto."

Nei commenti di oggi si cerca di guardare anche un po’ più in là della polemica taroccata da destra sugli anziani. Sul Corriere della Sera Maria Luisa Agnese si chiede se “noi baby boemers sapremo reinventarci dal confino casalingo”, mentre Alessandro Vespignani e Paolo Giordano propongono “sette principi razionali per un cambio di passo. Sempre sul Corriere da segnalare un’analisi di Beppe Severgnini sul voto americano: “Non è il 2016. Trump rieletto cambia tutto”. Sul Messaggero da segnalare il commento di Mario Ajello sulle scelte opportunistiche delle Regioni: “Il federalismo messo da parte per non avere responsabilità”. Intanto, alla luce della crescita della tensione sociale, dalle forze armate arrivano richieste di nuove risorse. Ne parla Gianluca Di Feo su Repubblica: “L’Esercito vuole diecimila soldati in più” (a pagina 24). Sul piano del dibattito politico su La Stampa da segnalare due commenti, uno sull’Italia, l’altro sugli Usa. Marcello Sorgi parla infatti del “premier Conte e del patto con il diavolo”, mentre Alan Friedman spiega che la vera posta in giorno nelle elezioni americane è proprio la democrazia.

Mentre si polemizza sugli anziani si dimenticano 300 mila studenti
Ce lo segnalano Claudio Tucci e Eugenio Bruno sul Sole 24 ore (p.6): “Senza Pc e intenet 300 mila studenti”. “Nel Dl Ristori 85 milioni per nuovi strumenti digitali, ma non coprono il fabbisogno La didattica a distanza toma a essere la regola per due milioni di studenti delle superiori. Almeno per il 75% dell'orario. Ma per 300 mila di loro passare dalle lezioni in classe a quello via web, almeno nel breve periodo, rischia di essere complicato perché risultano privi di un computer odi una connessione internet. Gli 85 milioni stanziati dal decreto Ristori per acquistare nuovi strumenti digitali e chiavette usb per gli alunni non bastano infatti a coprire l'intero fabbisogno che era emerso a inizio anno scolastico. E c'è poi il nodo dei supplenti che non percepiscono la card formazione e che non sempre hanno un computer di proprietà. Intanto, uno studio Ocse si sofferma sui costi individuali ed economici delle scuole chiuse: più aumentano i giorni di chiusura più cresce l'impatto negativo sul PII dell'intero Paese…”

Riders: la ministra Catalfo deve sconfessare l’accordo
Lo sostiene il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, che sollecita l'intervento governativo immediato, per scongiurare gli effetti di “un colpo di mano intollerabile ai danni di una categoria già svantaggiata sotto tutti gli aspetti ed ora sotto pressione per l'incremento esponenziale dell'attività di consegna a domicilio nel periodo della pandemia da Covid-19”. Loizzo parla infatti di  “condizioni contrattuali inique, addirittura peggiorative rispetto a quelle precedenti per i ciclofattorini: il ministro del lavoro deve sconfessare con urgenza il contratto nazionale dei driver firmato a settembre dall'Ugl-AssoDelivery”. Se ne parla oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno (pagina 8): “Loizzo è dalla parte dei (ciclo)lavoratori che protestano e dei sindacati di categoria per il lavoro atipico della Cgil di Bari. Restano il cottimo, i minimi salariali inapplicati, la paga oraria di 10 condizionata dalla produzione. La conferma della natura di lavoro autonomo «nega ogni diritto» e priva i rider delle tutele ordinarie (dal trattamento di malattia alla maternità, dalla tredicesima alle ferie). Per il presidente del Consiglio regionale pugliese “questo contratto nazionale è del tutto assurdo, oltre che inaccettabile e comunque clandestino, visto che l'Ugl l'ha sottoscritto autonomamente, senza consultare i lavoratori e segretamente, a trattativa ancora aperta con le altre sigle sindacali presso il Ministero del lavoro”. L'intesa è già stata sconfessata dall'ufficio legislativo del dicastero, “ma non è sufficiente - insiste Loizzo - il ministro Catalfo convochi immediatamente le organizzazioni sindacali, per neutralizzare questo accordo totalmente insufficiente”.

Tra le altre interviste
Da segnalare sul Fatto Quotidiano l’intervista di Alessandro Mantovani ad Agostino Miozzo (Cts): “No lockdown, ma basta Regioni in ordine sparso” (pagina 3). Nell’inserto del Foglio da segnalare una intervista al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: “Il Mes spiegato a chi non lo vuole” (Luciano Capone, p.2). Sul Corriere della Sera l’intervista al viceministro Cinque stelle alla Salute, Pierpaolo Sileri: “C’è un problema di tenuta sociale, non si può sottovalutarlo”  (Fabrizio Caccia a pagina 5). Sul voto americano da segnalare su Repubblica Alberto Flores D’Arcais sulla sorpresa dell’affluenza dei giovani al voto per la presidenza. (p.17). Sulla politica italiana, sempre su Repubblica, l’intervista di Annalisa Cuzzocrea a Goffredo Bettini: “Errori Conte ne ha fatti, ma ora dia il senso di una guida unita” (a pagina 2)

Dall’agenda Cgil

Oggi: Lo sviluppo del Sud è centrale per la rinascita

Quale ruolo può avere il Sud nella ripresa del Paese?  Se ne parlerà oggi con l’iniziativa del Forum Pubblica Amministrazione al quale parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti della Commissione Europea e il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano. Per la Cgil interverrà la vi segretaria generale Gianna Fracassi. Nell’attuale dibattito viene dichiarata da più parti la necessità di agganciare la ripresa economica del Paese ad un processo strutturale e duraturo di rilancio del Mezzogiorno, a più riprese evocato ma mai veramente avviato.

Per il programma completo:

Domani: Smart Working: un sogno o un inferno?

La Filctem Cgil Mantova organizza quattro video assemblee provinciali martedì 3 novembre dalle 17 alle 23 sul tema "Smart working e telelavoro: come è stato fino ad ora e come ricontrattarlo a emergenza finita". L'iniziativa è aperta a tutte le lavoratrici e ai lavoratori iscritti e non al sindacato. La partecipazione sulla piattaforma Zoom va prenotata mandando una mail a filctemmantova@cgil.lombardia.it o un messaggio al numero 342.6315110. 

6 novembre: Rai, bene pubblico. Iniziativa Slc con Landini

La Slc Cgil, il sindacato dei lavoratori della comunicazione, organizza per venerdì 6 novembre una iniziativa sul servizio pubblico televisivo con il titolo Rai: bene pubblico in un Paese che cambia. Previsti vari interventi di esperti e protagonisti del giornalismo televisivo. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Si potrà seguire l’evento i diretta sulla piattaforma multimediale Futura Lab dalle ore 10.

Il programma sul sito della Cgil:

Tutti gli appuntamenti

Per tutti gli appuntamenti in calendario vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale:  e l’agenda di Collettiva.it.