Nel pieno delle polemiche e delle tensioni per la riapertura delle scuole (decine di presidi chiedono la proroga e solo la metà dei docenti si è sottoposta al test), ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha rilanciato l’idea di una formazione permanente per tutta la vita. "La formazione deve diventare un diritto soggettivo e permanente durante tutto l'arco della vita – ha detto Landini, intervenendo alla prima giornata della Summer School della Scuola di Politiche, fondata da Enrico Letta - È un investimento, per mettere i lavoratori nelle condizioni di aggiornarsi e formarsi con continuità. Il lavoro deve avere dei diritti, non può solo essere precario. Accanto a come vengono utilizzate le risorse economiche, difatti, c'è il tema chiave delle riforme: serve una riforma fiscale, una riforma degli ammortizzatori sociali e una riforma del lavoro per combattere la precarietà''. Sulle prime pagine di oggi, in vista della riapertura di lunedì 14, si parla di una scuola che “riparte in salita” (Corriere della Sera), “Scuola, la battaglia della febbre, i governatori: va misurata in classe” (Repubblica), “Lezioni da casa per tutto l’anno” (Messaggero)

Gli altri titoli sulle prime pagine
Anche oggi sono varie le aperture dei principali quotidiani. Oltre alle aperture sulla scuola del Corriere e del Messaggero, da segnalare il titolo di Repubblica che punta sul nuovo scandalo che coinvolge la Lega di Salvini: “Tre arresti, trema la Lega”. Milano, ai domiciliari per evasione fiscale e peculato i commercialisti che controllano la cassa del partito. Anche La Stampa apre con la politica, ma con una iniziativa giornalistica diversa: una intervista al governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Alle regioni serve il Mes, basta coi Niet dei 5 Stelle”.  Bonaccini risponde anche alle domande sull'attacco di Roberto Saviano al segretario del Pd Zingaretti. Saviano sbaglia, dice il presidente dell'Emilia Romagna. Sul quotidiano torinese una notizia che riguarda il barbaro assassinio del giovane Willy Monteiro a Colleferro: “Ambulanza attesa un’ora per fare 250 metri. Le notizie che si rincorrono sulla dinamica dell’atrocità vengono rilanciate su tutti i giornali. Dalla testimonianza della superteste emergono particolari raccapriccianti sul branco che si è accanito sul giovane. Sul fronte della cronaca internazionale la fa da padrone la rivelazione del presidente americano. Trump, nel libro intervista con Bob Woodward, annuncia: gli Usa hanno un’arma atomica mai esistita. Sul piano delle notizie economiche e sindacali, continua in Italia il dibattito sul Recovery Fund e sulle scelte da fare per fronteggiare una crisi che non passa. Si continua a parlare anche di contratti.

Contratti. Landini: sulla sanità privata ancora non è successo nulla
Con Confindustria abbiamo avuto solo un incontro. Ci sono ancora punti di divergenze sui rinnovi dei contratti per i quali non abbiamo trovato soluzioni. E sulla sanità privata ancora non è successo nulla e i lavoratori hanno indetto uno sciopero". Lo ha detto Maurizio Landini alla Summer School, parlando dell'incontro con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. "I contratti nazionali devono regolamentare il diritto alla disconnessione. C'è bisogno di una legge, ma ci vuole la contrattazione con tutte le parti sociali". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in occasione dell'evento Summer School 2020, parlando di smart working

Enrico Letta: il sindacato ha riacquistato un ruolo
 "I sindacati hanno riacquisito un ruolo e più fiducia tra i cittadini, non solo in Italia ma anche in Europa. La crisi Covid ha cambiato, dunque, il quadro. È una finestra di opportunità. Come sfruttarla? Il sindacato - complice una colpevole marginalizzazione da parte della politica di questi ultimi anni - aveva perso peso. Oggi ha la chance di contribuire a riscrivere un nuovo modello economico e sociale". Lo ha detto l'ex presidente del consiglio Enrico Letta intervenendo alla giornata inaugurale della Summer School della Scuola di Politiche da lui Fondata, interloquendo con il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini.

Dati Istat. La Cgil: la crisi è ancora pesante, il governo agisca presto e bene
“Anche questi ultimi dati confermano che, se da un lato la crisi continua -visto il prolungarsi della pandemia che incide in particolare sull’export-, dall'altro esistono le condizioni per dare sostegni più stabili e forti al percorso verso la ripresa”. È il giudizio della Cgil, espresso dal segretario confederale, Emilio Miceli, e dal coordinatore della Consulta industriale, Fausto Durante, sui dati Istat sulla produzione industriale nel Paese. Se ne parla su Collettiva: La Cgil sollecita ancora una volta “il governo a dare corso agli impegni assunti in diverse occasioni per risolvere positivamente le situazioni di difficoltà” .Dalle risposte che verranno all'insieme dei temi cruciali per l'industria italiana dipenderanno la velocità e l'efficacia della ripresa, dicono Miceli e Durante che invitano perciò il governo “ad agire presto e bene”.Infatti, I dirigenti Cgil partono dall’analisi che, come è avvenuto nei mesi precedenti, “anche per lo scorso luglio i dati dell’istituto centrale di Statistica confermano una situazione ancora fortemente condizionata dalle conseguenze della pandemia Covid-19, che si sommano alla preesistente situazione di difficoltà del sistema industriale italiano. Tuttavia -sono ancora le loro parole- si confermano segnali positivi che è bene tenere in considerazione nel percorso di auspicabile ripresa del nostro Paese, pur nella ovvia conferma della tendenza alla diminuzione, comune alle principali economie europee”.

I dati positivi e i contratti
Nello specifico dei dati diffusi ieri dall’Istat, la Cgil fa rilevare come “appare positivo che rispetto alla precedente rilevazione il calo su base annua sia di -16,8%, inferiore al -20,3% registrato a giugno. Appare altresì incoraggiante il fatto che rispetto al mese precedente, a luglio l'indice complessivo segni un aumento del 7,4% rispetto a giugno, che già aveva segnato un +42,1% rispetto al mese precedente, ancora segnato dai devastanti effetti del lockdown”. Inoltre, “fanno ben sperare gli aumenti su base mensile di quasi tutti i comparti, dai beni strumentali a quelli intermedi e di consumo, -aggiungono Miceli e Durante- oltre al significativo aumento del 16,5% nella produzione di computer e del 12,7% nella produzione di mezzi di trasporto”.Quanto alla ‘sostanziale tenuta’ del settore alimentare, i dirigenti della Cgil la interpretano come “un segnale per Confindustria, che dovrebbe rimettere in discussione il suo inaccettabile veto sul recente rinnovo del contratto nazionale per l'industria alimentare”.

Pronte le linee guida per il Recovery Fund. I sindacati insistono: il governo ci convochi
Ne parla Simona Ciaramitaro su Collettiva. Linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza è il documento che, varato dal Comitato interministeriale per gli affari europei, contiene le indicazioni e gli obiettivi del governo per l'utilizzo dei 209 miliardi che arriveranno dall'Europa con il Recovery fund per fare fronte alle conseguenze della pandemia da Covid-19. Un piano che La Cgil chiede di potere discutere nei suoi dettagli con l'esecutivo. Le missioni che Palazzo Chigi si prefigge riguardano digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, competitività del sistema produttivo, infrastrutture per la mobilità, istruzione-formazione-ricerca, equità sociale e territoriale e salute. Da qui si determinano gruppi di interventi che riguardano, ad esempio, le infrastrutture, la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, gli interventi per lo sviluppo del 5G, la protezione dell'ambiente, il potenziamento degli strumenti finanziari per la maggior competitività delle imprese. e ancora, altri esempi: il potenziamento degli asili per l'infanzia, l'attuazione del Piano Sud, le politiche per l'occupazione giovanile, il sostegno alla ricerca medica.Per discutere di priorità e del merito delle misure che il governo vorrà adottare la Cgil chiede quindi una convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi, perché l'esecutivo non dovrà solamente tenere conto delle istanze delle opposizioni e di quelle che arrivano e arriveranno dalla Commissione europea, ma anche e soprattutto di chi rappresenta i lavoratori nel nostro Paese.

Recovery Fund, le proposte della Cgil
Il documento della Cgil sull’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa è disponibile sul sito della Cgil e su quello di Collettiva. La Cgil evidenzia la necessità che nell'utilizzo del Recovery fund il governo si concentri su pochi obiettivi strategici "per non perdere la grande occasione di ricostruire il futuro del Paese ed evitare inutili frammentazioni". Sanità, istruzione e formazione, lavoro sostenibile, riconversione ecologica e decarbonizzazione, infrastrutture e digitalizzazione", sono queste per il sindacato le cinque priorità sulle quali indirizzare le risorse europee: "giovani e donne, divari territoriali e crisi industriali devono poter rappresentare target trasversali a tutti gli interventi”. Proprio sul capitolo lavoro la Cgil dettaglia i propri obiettivi chiedendo un piano straordinario dell'occupazione nei settori pubblici, il contrasto alla precarietà, occupazione stabile e di qualità, sostegno alla condivisione vita-lavoro e all’occupazione femminile e giovanile, senza trascurare il lavoro garantito con lo Stato datore di ultima istanza.

Dall’emergenza allo sviluppo. Le proposte Cgil in Parlamento
Ne parla Roberta Lisi su Collettiva a proposito dell’intervento della vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi in Parlamento nel corso nel corso delle audizioni informali in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati .  Se davvero si vuole cogliere l’occasione che la gran quantità di risorse europee disponibili rende possibile, occorre costruire il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza avendo come pilastri 4 parole chiave: concentrazione e selezione, individuando alcuni grandi obiettivi strategici su cui concentrare risorse e progetti; governance unica, è necessario un unico luogo o soggetto responsabile della progettazione e esecuzione; coerenza tra il Piano e le disposizioni messe in campo da regioni, istituzioni, territori e grandi imprese pubbliche; partecipazione, è necessario un largo coinvolgimento reale a partire dalle parte sociali, sia nella fase di definizione delle priorità e dei progetti che in quella della verifica.Se questi sono pilastri che devono reggere l’architrave, Fracassi ha illustrato ai deputati la necessità che il Piano sia accompagnato da un pacchetto di riforme non direttamente sostenute dalle risorse europee: quella fiscale, quella degli ammortizzatori fiscali in senso universalistico e quella della previdenza. Necessario, inoltre prevedere un sostegno reale alla contrattazione collettiva, un contrasto forte al lavoro nero e ai contratti privati anche con l’approvazione di una legge sulla rappresentanza. Infine è necessaria una legge nazionale sulla non-autosufficienza.“

Ripartire dal lavoro”. Il 18 settembre giornata di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil
Ripartire dal Lavoro’, con queste parole prosegue la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil, dopo ‘La notte del Lavoro’ del 29 luglio scorso. Le tre confederazioni organizzano per il 18 settembre una giornata di mobilitazione nazionale con iniziative regionali per rilanciare il protagonismo sociale e rappresentativo del sindacato confederale, avanzare proposte e partecipare attivamente alla costruzione del futuro del Paese che deve, appunto, ripartire dal lavoro.Tante le questioni che verranno portate in piazza: la proroga degli ammortizzatori sociali e le vertenze aperte; la riforma fiscale e la lotta all’evasione; il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati che riguarda oltre dieci milioni di lavoratori; il diritto all’istruzione e ad una scuola sicura; sanità pubblica, sicurezza sul lavoro, conoscenza e cultura; investimenti, politiche industriali, digitalizzazione, lavoro stabile e sostenibile, mezzogiorno; legge per la non autosufficienza, previdenza e inclusione sociale.Per questo Cgil, Cisl e Uil invitano alla mobilitazione del 18 settembre, “perché si deve ripartire dal lavoro, dal buon lavoro, in cui si opera in sicurezza e in cui si rinnovano i contratti sia pubblici che privati, condizione indispensabile per dare valore e dignità alle persone”.

Scuola. Flc: insegnanti discriminati
Ne parla Maurizio Piccinino sul quotidiano La Discussione. Significativo il fatto che un provvedimento così importante che riguarda aspetti indispensabili per la ripartenza delle attività scolastiche venga promulgato solo 1'8 settembre, a pochissimi giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico". Non abbassa la guardia la Flc Cgil (Federazione lavoratori della conoscenza), che rimarca come dal governo si prosegua con soluzioni di urgenza che rischiano di mandare ulteriormente in crisi l'inizio dell'anno scolastico. II Governo, infatti, ha approvato un decreto legge con disposizioni urgenti necessarie per far fronte alle esigenze di avvio dell'anno scolastico in considerazione dell'emergenza epidemiologica da Covid 19. Secondo la Flc Cgil,  molti problemi potevano essere affrontati prima. "Da tempo abbiamo chiesto un tavolo di confronto al Ministero dell'Istruzione per risolvere tutte le problematiche del personale, dai lavoratori fragili, alla possibilità di lavorare in modalità agile e a distanza. Dall'Amministrazione", conclude la nota critica del sindacato, "ci aspettiamo risposte urgenti e puntuali, cosi come si é impegnata a fare sottoscrivendo lo scorso 6 agosto".

Lavoro, scatta la decontribuzione sui contratti di solidarietà
Ne parla Carla De Lellis su Italia Oggi (p.32)Via libera dell'Inps alla fruizione della decontribuzione sui contratti di solidarietà. Le aziende hanno tempo fino al 16 dicembre per recuperare lo sgravio del 3.5% dei contributi dovuti sui lavoratori occupati a orario ridotto in misura superiore al 20%. Lo spiega l'Inps nella circolare n. 100t2020. La fruizione interessa le imprese con periodi di Cigs per contratto di solidarietà conclusi entro il 31 dicembre 2019. Contratti di solidarietà. Si tratta dello sgravio rivolto alle imprese soggette a Cigs nel caso di stipulazione di contratti di solidarietà difensivi, con riduzione dell'orario di lavoro superiore al 20% al fine di evitare licenziamenti (misura in vigore dal 2014). A proposito della Cigs, l'Inps ricorda il termine di decadenza per il conguaglio: sei mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata dell'autorizzazione ovvero della data del provvedimento di concessione, se successivo. Lo sgravio. Lo sgravio spetta per l'intera durata del contratto di solidarietà e vale il 35% dei contributi a carico del datore di lavoro per i lavoratori interessati alla riduzione dell'orario di lavoro di misura superiore al 20%. Può essere fruito al massimo per 24 mesi nel quinquennio mobile in relazione alla singola unità produttiva interessata dall'accordo di solidarietà.

Emilia Romagna, allarme di Federcosumatori sul prezzo dei tamponi
Federconsumatori Emilia Romagna ha scritto al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini per chiedere la definizione da parte della Regione di un costo massimo applicabile presso le strutture private; un costo che, per parte nostra, riteniamo non dovrebbe essere superiore ai 60 euro.Sono molte migliaia i cittadini e le cittadine della nostra Regione – scrive Federconsumatori - che in queste settimane si sono rivolti a strutture sanitarie private per effettuare un tampone, al fine di verificare una possibile infezione da Virus Sars-Cov2. Un esame per il quale, lo ricordiamo, è sempre necessaria la prescrizione del proprio medico di famiglia. Da subito è stato segnalato l'eccessivo costo richiesto da cliniche di ogni tipo, per un esame il cui costo non dovrebbe superare i 50/60 euro. Infatti nella maggior parte di queste realtà si chiedono tra 90 e 120 euro, con una maggior concentrazione attorno ai 110 euro. In una occasione, nella provincia di Modena, Federconsumatori ha segnalato un soggetto privato che, con giustificazioni risibili, aveva fatto pagare ad un ragazzo 220 euro per un tampone. Cosa sta succedendo? Nei fatti sembra di assistere ad una sorta di cartello per mantenere elevato il costo di questa prestazione, con gli importi richiesti che non solo non si abbassano nel tempo (come qualcuno aveva previsto) ma si innalzano e si uniformano verso l'alto.

Agenda Cgil, tutti gli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it