Prosegue da ore, a margine del Consiglio dei ministri, la trattativa tra governo e azienda su Aspi. Secondo diverse fonti di governo un accordo su Aspi sembra comunque possibile, anche se il confronto è stato molto duro. Sarebbe ancora in corso, in particolare, un lavoro del premier Giuseppe Conte per migliorare la proposta presentata dall'azienda. Sul tavolo l'eventuale ingresso di Cassa Depositi e Prestiti con il 51% e lo scorporo di Atlantia. Ma in queste ore Conte, con i ministri competenti, starebbe guidando un confronto su tutti gli aspetti dell'accordo, dalle tariffe, all'indennizzo in caso di revoca. I principali titoli sulle prime pagine. Sul Sole 24 ore: “Autostrade, ultima offerta del governo, in campo Cdp”. Corriere della Sera: “Autostrade, lite nel governo”. Tensione a palazzo Chigi nelle notte. La lettera di De Micheli e lo scambio di accuse con il premier. Nuova proposta di Aspi: passo indietro dei Benetton. Gualtieri prova a mediare. Più netto il titolo di Repubblica: “Autostrade, entro lo Stato”. Tramonta la revoca, nuova proposta di Aspi al Consiglio dei Ministri: uscita graduale dei Benetton. Ipotesi public company con l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti. Conte isolato dal Pd, gelo con De Micheli. Nell’apertura di Repubblica si parla anche del piano del governo sull’Ilva: addio al carbone in 4 anni. Solo forni elettrici. Sul Messaggero i titolo: “Autostrade, nazionalizzazione e Atlantia fuori entro un anno”.  Salta la revoca, ma nella notte il Cdm si spacca sull’ultima proposta Aspi. “Autostrade, sarà pubblica company”, è il titolo di apertura de La Stampa che mette in risalto il ruolo primario del ministro dell’Economia Gualtieri anche in questo caso: “Si tratta sulla proposta Gualtieri. Aspi sarà quotata in Borsa, entra Cdp, i Benetton in minoranza. Molto critico il Fatto Quotidiano che si era schierato apertamente sulla revoca della concessione. “United Dem of Benetton”, è il titolo di apertura del giornale diretto da Marco Travaglio. Un palazzo Chigi illuminato nella notte e il titolo “Affari spenti” è invece la copertina del manifesto: nel Consiglio dei ministri slittato nella notte lo scontro sulla concessione ad Autostrade. La ministra De Micheli contraria alla revoca: rischiamo penali pesantissime. E spunta l’ipotesi commissariamento. Cinque Stelle e Leu insistono: via i Benetton. La palla a Conte.

Riparte il cantiere della riforma del fisco
Ne parla Luca Monticelli su La Stampa (“Vertice Gualtieri-Castelli: norme entro ottobre”, p.4).ll cantiere della riforma fiscale è ripartito. Il governo sta lavorando a un disegno di legge delega da portare in Consiglio dei ministri in autunno insieme alla legge di bilancio. L'obiettivo è un intervento a 360 gradi finalizzato «a disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli», come prevede il Programma nazionale di riforma che l'esecutivo ha inviato a Bruxelles dieci giorni fa. Nei prossimi giorni Roberto Gualtieri riunirà la commissione per la riforma fiscale di cui fanno parte i suoi vice, i sottosegretari, i Dipartimenti e l'Agenzia delle entrate per riprendere il filo del discorso interrotto a marzo per colpa del coronavirus. L'accelerazione arriva ora dopo un pranzo tra il ministro e la sua vice Laura Castelli. Il lavoro sul cuneo fiscale e sull'assegno unico alle famiglie è già impostato: nel 2021, infatti, bisognerà definire le coperture per il taglio da 5 miliardi in favore dei lavoratori dipendenti e finanziare il family act. Poi c'è tutta la parte che riguarda le aziende con le semplificazioni per gli autonomi e il riordino dell'Ires. Castelli crede che con il patto di stabilità sospeso e i fondi europei in arrivo si possa costruire «una fiscalità di vantaggio per le imprese (…)

Fine della cig negli hotel: centomila stagionali senza lavoro
Ne parla Enrico Netti sul Sole 24 ore (p.12). Proroga immediata della cassa integrazione. Questa la richiesta dell'industria del turismo le cui imprese hanno terminato o è questione di pochi giorni, le 18 settimane di Cig. Oltre il 60% degli hotel è chiuso per assenza di clienti mentre chi ha riaperto ha pochi ospiti quindi solo una parte degli addetti è in servizio mentre l'ombrello della Cig indispensabile per salvaguardare i restanti. Dall'inizio della pandemia, ricorda Confindustria Alberghi, oltre 173 mila lavoratori hanno beneficiato della cassa integrazione. Da parte sua Federturismo evidenzia che più di 4omila aziende del comparto rischiano il fallimento a causa della perdita della solidità finanziaria mentre a giugno oltre 100 mila stagionali non sono stati convocati dalle imprese. Questi i numeri di un quadro drammatico per aziende e lavoratori che, dopo la lunga attesa per l'erogazione della cassa, ora rischiano di rimanere senza tutele. Anche su bar e ristoranti si abbattono le conseguenze dell'emergenza sanitaria. (...).

Seconda tranche della Cig. Oggi scade, tanti i nodi irrisolti
Ne parla sul sole 24 ore Barbara Massara a pagina 31. In coincidenza della scadenza di oggi e di quella del 17 luglio, aziende e consulenti del lavoro sono ancora alla ricerca delle puntuali indicazioni operative per presentare correttamente la seconda tranche delle domande di Cassa a integrazione per Covid-19. A questa esigenza si aggiunge la problematica del rigetto massivo delle domande con richiesta di antidpazione del 4o%ai sensi dell'articolo 22 quater del Dl n.18/2020. 11 principale dubbio operativo sulla presentazione delle nuove istanze riguarda la gestione del cosiddetto periodo residuo non utilizzato rispetto alle prime 9 settimane autorizzate, posto che è lo stesso articolo 19 del D1 n. 18/2020, nella versione invigore dal 19 maggio, che riservala domanda per richiedere l'incremento delle 5 settimane di Cigo o Assegno ordinario ai soli datori che abbiano effettivamente fruito delle prime 9.(…)

Lavorare alla modernizzazione tecnologica del Paese. Parla Fabrizio Solari (Slc)
Il segretario generale della Slc Cgil, Fabrizio Solari risponde alle domande di Simona Ciaramitaro sul sito di Collettiva.it: Tra le altre cose Solari afferma che serve  la volontà di realizzare un piano straordinario che preveda un governo di sistema e metta fine al divario digitale nella Penisola e al dibattito in corso sui protagonisti della costruzione della rete di nuova generazione. Per il sindacato l’operazione dovrebbe prevedere il coinvolgimento di un ‘campione nazionale’ che guidi la modernizzazione, riparando anche ai danni provocati dalla privatizzazione di Tim, azienda che oggi potrebbe essere recuperata attraverso l’intervento di Cassa depositi e prestiti che porti alla fusione con OpenFiber, una società sostanzialmente già pubblica. L’impegno nell’attuazione di una rete di nuova generazione porterebbe alla digitalizzazione del Paese anche in funzione dell’avvento imminente del 5G, la tecnologia di telefonia mobile e cellulare di quinta generazione attorno alla quale ruotano finanche vicende e rapporti di carattere internazionale. Meta finale le cosiddette smart city, le città intelligenti che proprio grazie all’uso delle tecnologie avanzate e del 5G possono vedere realizzati interventi urbanistici e architettonici che li dotino di piani e infrastrutture per ottimizzare la rete dei servizi pubblici, della mobilità come della sanità, per coloro che vivono in piccoli e grandi centri. L’auspicio condiviso da molti è quello di tendere a un’omogeneità sul territorio e sanare quei gap che tanto penalizzano il nostro Paese a livello internazionale.

Sindacato. Cambio al vertice della Fisac Cgil. Il nuovo segretario dei bancari è Nino Baseotto.
Scrive Cristina Casadei sul Sole 24 ore (p.12 ). A guidare la Fisac Cgil arriva Nino Baseotto. Succede a Giuliano Calcagni, dimessosi nei giorni scorsi, dopo che, ormai da mesi, era stato messo all'angolo dalla maggioranza dei bancari e degli assicurativi della Cgil. Non è la prima volta che la categoria si trova ad affrontare le dimissioni del segretario generale. L'elezione è avvenuta nell'assemblea che si è tenuta ieri, alla presenza del numero uno della Cgil, Maurizio Landini, che ha dovuto gestire in queste ultime settimane una situazione ormai sfuggita di mano e che richiedeva un cambio al vertice. Ancora una volta alla Fisac arriva un esterno. Baseotto, come prima di lui Agostino Megale, è arrivato dalla segreteria della Cgil: non è un bancario e come lui stesso ha dichiarato deve imparare molte cose. Ma ha molta esperienza, se è vero che ha cominciato a fare il sindacalista nel lontano 1976 e ha una storia che attraversa la Camera del lavoro di Milano, la Filcams di cui è stato segretario a Milano e in Lombardia, per diventare segretario generale della Cgil Lombardia, incarico che ha svolto per sei anni, finché nel 2014 è stato eletto nella segreteria nazionale della Cgil con delega alle politiche organizzative. (…)

Meno tasse sulle pensioni e legge sulla non autosufficienza. I sindacati scrivono al governo
Abbassare le tasse anche ai pensionati, aumentare il loro potere d’acquisto e definire una volta per tutte una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza. I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil tornano alla carica con le loro richieste e si rivolgono al governo con tre lettere indirizzate al premier Giuseppe Conte e ai Ministri del Lavoro Nunzia Catalfo, dell’Economia Roberto Gualtieri e della Salute Roberto Speranza per chiedere di avviare quanto prima un confronto su temi di estrema rilevanza per la vita di milioni di pensionati e di persone anziane.I sindacati evidenziano in particolare le criticità del sistema fiscale italiano, tra le quali un’evasione e un’elusione tra le più alte d’Europa, e rilanciano l’assoluta necessità di ridurre le tasse sui redditi da pensione. Inoltre, secondo Spi, Fnp e Uilp, non è più rinviabile, dopo l’emergenza Covid, la convocazione di un tavolo sulla non autosufficienza per garantire livelli essenziali sanitari e di assistenza uguali in tutto il Paese. Sulle pensioni infine la richiesta è quella di riprendere una discussione, interrotta bruscamente dalla diffusione della pandemia, sul recupero e sull’aumento del potere d’acquisto dei pensionati.Per quanto riguarda il tema della non autosufficienza se ne parla nella lettera firmata dai segretari generali dei pensionati Pedretti, Ragazzini e Barbagallo e indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza. Si rilancia la richiesta della convocazione di un Tavolo sulla non autosufficienza, che porti in tempi brevi all’emanazione di una legge quadro nazionale. Una legge che i sindacati dei pensionati e le confederazioni auspicano da tempo per garantire livelli essenziali di assistenza e sanitari universali in tutto il Paese e che, dopo l’emergenza Covid-19, non è più rinviabile. La convocazione del Tavolo, peraltro, come ricordano i segretari generali di Spi, Fnp, Uilp, era stata già prevista nei mesi precedenti l’epidemia, con l’assenso e il coinvolgimento anche del ministero del Lavoro.

Riprendono le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare
Le 9 Associazioni industriali, Anicav, Assalzoo, Assica, Assitol, Assobibe, Assolatte, Federvini, Italmopa, Mineracqua, con il coordinamento della Federalimentare, si sono incontrate con le Segreterie Nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, per proseguire il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale Industria alimentare. L’incontro si è svolto in un contesto costruttivo che ha consentito di condividere ipotesi di soluzioni su testi quali appalti, formazione, lavoro agile, classificazione, congedi parentali, il diritto alle prestazioni di bilateralità per tutti i dipendenti delle aziende alimentari e il Protocollo specifico dei Viaggiatori e Piazzisti.Il confronto ha confermato la volontà di avanzamento del negoziato tra le Parti, che si sono aggiornate alla prossima settimana.Vertenze.

Sirti: comincia la lotta
“Oggi (ieri, ndr) si è tenuto il Coordinamento unitario di Fim, Fiom, Uilm in presenza e in remoto, per discutere e analizzare le proposte aziendali emerse nell'ultimo incontro del 10 luglio Dall'analisi fatta da tutto il Coordinamento, la proposta aziendale è stata ritenuta inaccettabile per quanto riguarda il restringimento della platea interessata dal Contratto di solidarietà, l'aumento delle percentuali di solidarietà, fino a un picco massimo individuale del 50%, la deroga alla parte dell'integrativo riguardante il pasto meridiano, che l'azienda vorrebbe portare da 13,50 a 8 euro, fino all'abbassamento dell'incentivo per il lavoratori che raggiungerebbero i requisiti pensionistici attraverso la Naspi. Il Coordinamento nazionale ha deciso di proclamare lo stato di agitazione permanente delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dallo sciopero di due ore, proclamato per il giorno 28 luglio con articolazioni territoriali a sostegno della vertenza. Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno inviato richiesta di urgente incontro al Mise, quale organo istituzionale garante del piano sociale sottoscritto, in quella sede, nel 2019.” Lo hanno dichiarato in una nota congiunta i coordinatori nazionali del Gruppo: Marco Giglio, della Fim-Cisl, Rosita Galdiero della Fiom-Cgil e Michele Paliani della Uilm-Uil.

Corteo a Napoli dei lavoratori della Whirpool
Dalle pagine di Napoli di Repubblica. La vertenza Whirlpool, corteo dei lavoratori "Produrre qui le lavatrici" Ennesima giornata di mobilitazione per i lavoratori della Whirlpool di Napoli in vista dello sciopero generale di 8 ore proclamato per venerdì 17 luglio e di ulteriori iniziative di protesta in programma la prossima settimana. A mezzogiorno di ieri si è tenuta un'assemblea nello stabilimento a cui hanno preso parte le segreterie locali dei sindacati. Al termine della riunione, gli operai sono scesi in strada per un corteo pacifico nella zona di via Argine cantando lo slogan della loro protesta «Napoli non molla». «Per Napoli esiste solo un piano A: continuare a produrre lavatrici a Napoli. Tutte le altre ipotesi sono inaccettabili e irricevibili», dice il segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli Rosario Rappa. «Non siamo disponibili a ragionare su altri "spezzatini" a cui pensa il governo», incalza Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania. Per Biagio Trapani, segretario Fim-Cisl di Napoli, bisogna «rispettare l'accordo sottoscritto dalla multinazionale ad ottobre 2018. Nessuno ci ha ancora detto perché quell'accordo non è stato rispettato».

Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil
La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti
Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: