Sulle prime pagine di oggi i dati e le previsioni sempre più preoccupanti sull’economia, con l’Italia che fa registrare le performance peggiori sul prodotto interno lordo: “Pil, Italia la peggiore in Europa (-11,2%)” titola il Sole 24 ore. I dati sull’andamento delle economie europee e su quella che ormai è una emergenza reddito (sempre dal Sole 24 ore: “Famiglie, il 33% ha riserve per tre mesi”) sono su tutti i quotidiani. Sulle prime pagine viene data però molto più evidenza alle ultime decisioni del governo Conte sullo sblocco dei cantieri senza gare d’appalto. Si va dal titolo neutrale del Corriere della Sera: “Il governo sblocca 130 cantieri” a quello molto più enfatizzato del manifesto: “Asfalto bollente”, il governo vara il decreto semplificazioni. Via libera (salvo intese) allo sblocco dei cantieri, stravolto il Codice degli appalti, gran parte dei lavori riguardano nuove autostrade. E a proposito di infrastrutture non si risolve ancora il grande caos trasporti a Genova e in altre parti del paese, in uno scenario in cui si riaccendono le polemiche sull’affidamento del nuovo Ponte di Genova ai Benetton, gli stessi gestori del Ponte Morandi. Tra le aperture di oggi c’è da segnalare quella del Corriere della Sera che cerca di guardare in prospettiva alla politica europea. “Patto Italia-Spagna per la svolta della Ue”. Lo propone in una intervista di Aldo Cazzullo a Pedro Sanchez, premier spagnolo. Tra le notizie del giorno anche quella lanciata dal quotidiano della City. Investimenti finanziari garantiti dalla ‘ndrangheta. Lo rivela appunto il Financial Times che ha avuto accesso a documenti finanziari e legali riservati. Ci sarebbero i titoli, garantiti in parte da aziende di facciata accusate di essere legate alla ‘ndrangheta  e che sarebbero stati acquistati anche dalla Banca Generali, in una transazione nella quale i servizi di consulenza vennero forniti dal gruppo Ernst & Young. Ovviamente banche e operatori finanziari smentiscono tutto.

Servono investimenti, non deregolamentazioni
Sulla situazione del Paese è intervenuta ieri la Cgil nazionale con una nota in cui si parla di “uno scenario economico ed occupazionale allarmante”. I dati diffusi da Istat, Ocse, Bankitalia e Commissione europea ci avvertono: abbiamo di fronte una grande sfida che, per il bene del Paese, non possiamo perdere. Per vincerla dobbiamo però scegliere gli strumenti giusti: nuovi investimenti che creino lavoro e che lo qualifichino. Purtroppo, il decreto Semplificazioni non sarà sufficiente. Anzi, un provvedimento fondato su una strategia di deregolarizzazione rischierà di peggiorare la situazione. Non ci sarà ripresa senza lavoro”. “Vista l’importante dotazione di risorse, nazionali ed europee – si legge nel comunicato di Corso Italia - occorre una strategia che coniughi l’emergenza con lo sviluppo del Paese, immaginando un nuovo ruolo economico dello Stato, che - aggiunge la Confederazione - progetti nuovi investimenti, promuova e qualifichi il lavoro, sostenga i redditi, anche attraverso una riforma organica del sistema fiscale”. Sul sito della Cgil nazionale  è possibile approfondire l’analisi sui dati della Commissione europea, dell’Istat e sull’indagine straordinaria della Banca d’Italia sul risparmio delle famiglie. Molto preoccupanti anche le previsioni dell’Ocse sull’imminente boom della disoccupazione. “In una fase di grande riorganizzazione e trasformazione dell’occupazione – scrive la Cgil - occorre sostenere il più possibile il lavoro, anche attraverso una riforma degli ammortizzatori sociali e, nel breve periodo, attraverso il rilancio e il sostegno ai contratti di solidarietà, anche espansivi, determinando un incastro virtuoso fra ammortizzatori, formazione e rimodulazione dell'orario di lavoro. Occorre rafforzare contemporaneamente le politiche attive ed evitare di pensare che la soluzione per rilanciare l'occupazione sia un nuovo incremento della precarizzazione dei rapporti di lavoro”. I dati sull’andamento del Pil e le previsioni per il prossimo futuro anche su Collettiva.it, Un’impresa su tre rischia di chiudere”:

Sempre su Collettiva il commento della Fillea Cgil all'operazione appalti nel servizio di Carlo Ruggiero: "Decreto semplificazioni, un cantiere aperto"

I commenti sugli appalti senza gare
Come abbiamo visto è il manifesto che propone le critiche più pesanti contro le decisioni del governo sulle semplificazioni e gli appalti. Sul quotidiano diretto da Norma Rangeri scrivono Edoardo Zanchini (“La corsa ai vecchi cantieri che ricalca la legge Lunardi”, p.2) e Giulio Marcon: “Rilancio del Paese, perché ancora non ci siamo”,  a pagina 15. Sul Corriere della Sera scrive Massimo Franco, “La (lunga) lista di buoni propositi”. Su Repubblica che titola sulla “Scommessa dei cantieri” scrivono Francesco Bei: “Quello scatto che ancora manca” e Sergio Rizzo: “L’allergia alla concorrenza”. Il Messaggero propone le notizie con una certa prudenza: “Le semplificazioni sbloccano i cantieri, ma solo in autunno”. Tra le 47 opere da commissariare anche l’anello ferroviario di Roma. Non c’è la Tav (servizi alle pagine 4 e 5). Su La Stampa, che apre con il titolo sulle polemiche sul nuovo Ponte di Genova. .”Il nuovo ponte ai Benetton”, (con una lettera della ministra De Micheli al commissario Bucci), il commento di Alessandro Di Nicola: “Concorrenza salvo intese” (a pagina 19). Un altro giornale molto critico sugli appalti insieme al manifesto è il Fatto Quotidiano: “L’abbuffata dei cantieri veloci, ma i rischi restano”.

Trasporto aereo: manifestazione a Fiumicino
Il settore del trasporto aereo ha risentito enormemente della riduzione dei transiti causata dalla pandemia da Covid-19 e la crisi che lo attanaglia si sta trascinando appresso tutto l’indotto e gli appalti, dalle manutenzioni agli esercizi commerciali degli aeroporti.Gli ammortizzatori sociali sono solo una risposta iniziale alla prima fase emergenziale ma tutto il settore ha bisogno di progetti per il rilancio, per garantire diritti ed occupazione”. Lo sostiene la Cgil di Roma e del Lazio che annuncia la sua partecipazione alla manifestazione dei lavoratori del trasporto aereo, indetta dai sindacati confederali del settore al Terminal 3 dell’Aeroporto Leonardo da Vinci, per sostenere le loro vertenze e per attivare tutti gli attori istituzionali. “Questi ultimi devono intervenire per assicurare un futuro di sviluppo all’intero comparto aereo e diritti, salario e occupazione per i lavoratori diretti, degli appalti e dell’indotto".

Whirlpool. Fim, Fiom, Uilm: sciopero di gruppo.
Il coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom, Uilm esprime fortissima contrarietà verso le posizioni assunte da Whirlpool e dal Ministero dello Sviluppo economico, ancora una volta finalizzate a propinare una generica reindustrializzazione per assecondare la chiusura dello stabilimento di Napoli e il disimpegno dall’Italia. Per questo motivo alla Direzione aziendale chiediamo di rispettare l’accordo del 2018, di chiarire il piano industriale per tutti gli stabilimenti del gruppo, di fugare i timori per il futuro di Carinaro, di cessare le operazioni di delocalizzazione delle funzioni di staff e di ritirare la decisione di chiusura di Napoli. Al Governo chiediamo di smettere di avallare l’impostazione aziendale e di svolgere finalmente quell’analisi dei costi del sito di Napoli che da un anno stiamo chiedendo, che deve poi consentire di varare strumenti che davvero siano in grado di costituire un deterrente alle delocalizzazioni, nonché di affrontare le altre questioni relative agli altri siti, ripetutamente da noi sollevate e puntualmente ignorate. A sostegno di ciò il coordinamento proclama 8 ore di sciopero nazionale il giorno 17 luglio con manifestazioni territoriali, con lo stato di agitazione e lo sciopero degli straordinari e con ulteriori iniziative da articolare nei singoli stabilimenti.

Iniziative Cgil: oggi si parla di “Quale futuro per le politiche attive?”
Si terrà oggi l’iniziativa dal titolo “Quale futuro per le politiche attive del lavoro?”. La webinar promossa dalla Cgil che potrà essere seguita in diretta sulla pagina Facebook della Cgil Nazionale a partire dalle ore 10. “Nella situazione attuale, condizionata fortemente dalla crisi pandemica, crediamo sia ancor più indispensabile - sottolinea la Cgil - proseguire un confronto serio con la politica e con le Istituzioni per rilanciare e potenziare le politiche attive del lavoro nel nostro Paese. Tali servizi - aggiunge il sindacato di corso d’Italia - vanno resi disponibili ai tanti lavoratori che rischiano di essere espulsi dal mercato del lavoro, per sostenere i soggetti in percorsi di formazione e riqualificazione, per accompagnare le transizioni lavorative”.

In particolare la Confederazione si confronterà con le Istituzioni sulla “condizione di grave precarietà” che vivono ancora oggi gli oltre 600 lavoratori di Anpal Servizi, nonostante l’importante accordo per la loro immediata stabilizzazione che l’Agenzia ha firmato con Cgil, Cisl e Uil lo scorso 13 febbraio. Inoltre si affronterà la condizione dei Centri per l’impiego, “che richiede oggi una soluzione definitiva e coraggiosa”.

Il dibattito, moderato da Corrado Barachetti, coordinatore Mercato del Lavoro Cgil Nazionale, sarà introdotto da Luca Meneguzzo, segretario Fisac Cgil Anpal Servizi. Parteciperanno: Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra Italiana; Annamaria Parente, vice Presidente Commissione Lavoro del Senato; Susy Matrisciano, presidente Commissione Lavoro del Senato; Cristina Grieco, coordinatrice IX Commissione Conferenza delle Regioni; Marco Miccoli, responsabile Lavoro Pd; Debora Serracchiani, Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Francesca Puglisi, sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Concluderà Tania Scacchetti, segretaria confederale Cgil.

Mense scolastiche, nuova mobilitazione a Genova
Alle 12,30 di oggi in piazza De Ferrari a Genova si terrà un incontro tra le organizzazioni sindacali e la Regione Liguria durante il quale sarà effettuato un presidio da parte delle lavoratrici e dei lavoratori delle pulizie e della ristorazione scolastica. A fronte della costante pressione esercitata sulla Regione Liguria, e grazie alle tante manifestazioni di mobilitazione, - spiega la Filcams Cgil della Liguria - nell'incontro di mercoledì sarà discusso con la Regione il tema della riprogrammazione dei Fondi Europei. La richiesta di Filcams e Cgil è quella già esposta il 23 giugno in Consiglio Regionale e prevede 500 euro al mese per 3 mesi a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che non hanno diritto ad alcun ammortizzatore sociale a causa della sospensione dell'attività scolastica estiva e garanzia di ripresa lavorativa a settembre.

Memoria, a Palermo flash mob sui tragici fatti del 1960
Alle 9,30 di questa mattina un flash mob in magliette a strisce in via Maqueda per ricordare i tragici fatti di sessant'anni fa e i 4 morti di Palermo. Iniziativa Cgil Palermo, Fillea Cgil Palermo, Anpi Palermo. Sono passati 60 anni dai giorni tragici di lotta che portarono alla strage di via Maqueda, in cui a Palermo persero la vita  Francesco Vella,  dirigente sindacale della Fillea Cgil Palermo, Andrea Gancitano, operaio edile di 19 anni, Giuseppe Malleo, 16 anni e  Rosa La Barbera. I caduti dell'8 luglio 1960 saranno commemorati dalla Cgil Palermo, dalla Fillea Cgil Palermo e dall'Anpi Palermo. Al posto del consueto corteo, quest'anno si svolgerà un flash mob: un gruppo di operai della Fillea Cgil indosseranno magliette bianche a righe blu, per ricordare i ragazzi dalle magliette a strisce che parteciparono prima allo sciopero indetto il 28 giugno 1960 dalla Cgil e poi agli eventi culminati nella repressione poliziesca dell'8 luglio, con i morti per le strade.  Gli edili, durante il flash mob,  mostreranno una decina di stampe con le prime pagine dei giornali dell'epoca, con gli articoli e le foto dei morti e dei protagonisti delle lotte contro il governo Tambroni. E una banda dell'Anpi, diretta da Pia Montana, eseguirà alcuni pezzi. Interventi previsti del sindaco Leoluca Orlando, del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, del segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, del presidente Anpi Palermo Angelo Ficarra.  L'Italia in quei mesi  scendeva in piazza contro il neofascismo che si andava affermando. E a Palermo era esplosa la lotta  non solo in difesa della democrazia e della Costituzione ma anche per il lavoro. Quel giorno il centro di Palermo fu presidiato dalla polizia. Il corteo fu caricato dalle camionette della polizia spinte  tra la folla e i lavoratori si difesero come poterono, con sassi e bastoni.

Sempre a proposito di storia, nella rubrica “Buona memoria” sul sito di Collettiva.it oltre ai fatti del 1960, in particolare sugli scontri a Genova, il ricordo di Alex Langer (ne parla Martina Toti) e di don Milani (ne parla Ilaria Romeo)“.

"Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil
La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti
Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it: