Gli auguri al nuovo segretario generale della Uil

Cominciamo questa rassegna di oggi con la notizia di un cambio di guardia ai vertici del sindacato confederale italiano. Pierpaolo Bombardieri prende il posto di Carmelo Barbagallo alla guida della Uil. “A nome mio e di tutta la confederazione esprimo i migliori auguri di buon lavoro al neo segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri”. Lo ha detto al momento della nomina il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “In una fase così difficile come quella che stiamo attraversando - prosegue il leader della Cgil - il ruolo dei sindacati, delle parti sociale, è fondamentale per il rilancio del nostro paese che deve ripartire dal lavoro”.

“Siamo sicuri che la strada dell’unità sindacale, che ha caratterizzato questi ultimi anni, sia condizione necessaria - aggiunge Landini - per dare risposte concrete alle lavoratrici, ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati, alle persone più fragili, che più di tutte le altre hanno pagato le conseguenze economiche determinate dal Covid-19”. “Infine - conclude Landini - ringraziamo Carmelo Barbagallo per il cammino svolto insieme e gli auguriamo di poter continuare un proficuo lavoro alla guida delle pensionate e dei pensionati della Uil”.

Tra Mes e tasse. Il governo Conte alla prova

"Il Mes non è una trappola”. È il titolo di apertura di Repubblica che propone sul tema una intervista al segretario Ue del Fondo salva Stati, Nicola Giammarioli. Le nuove linee di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) che sono oggetto di scontro politico in Italia, “non hanno nulla a che vedere con i prestiti del passato: non portano a condizionalità ex post, austerity o ristrutturazione del debito”.Per quanto riguarda la stabilità del governo, Repubblica cita la dichiarazione di Franceschini secondo il quale Conte non si tocca. Grave dividersi sulle Regionali. Per questa sera è convocato un Consiglio dei Ministri che dovrebbe affrontare tutti i temi caldi: la semplificazione per rilanciare i cantieri, l’abuso d’ufficio solo se c’è dolo. Nel Piano di rilancio non sono previsti condoni ma ci saranno tagli all’Iva e interventi sulle tasse del ceto medio. Il commento del Messaggero è affidato a Francesco Grillo: “Abbattere l’ostacolo burocrazia in tre mosse”. Sempre sullo stesso tema, quello delle semplificazioni su Repubblica scrivono Tito Boeri e Roberto Perotti: “Semplificare, non basta la parola” (l’articolo parte in prima pagina e gira a pagina 27). Anche il Corriere della Sera dedica l’apertura al governo con le novità su tasse, treni e Internet. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annuncia le misure sulla connessione delle scuole e smentisce il ricorso ai condoni. Il commento del Corriere è di Sabino Cassese: “La cascata di regole”. (a proposito di Cassese da segnalare un suo intervento sul Sole 24 ore di ieri dove attacca frontalmente i dipendenti pubblici che avrebbero usato lo smartworking come vacanze. Una posizioni sulla stessa scia di quella espressa recentemente dal giuslavorista Pietro Ichino). Sempre a proposito delle tensioni interne alla maggioranza di governo sul Corriere della Sera le dichiarazioni del ministro grillino Di Maio: basta tensioni o si va a sbattere. (Servizio di Alessandro Trocino a pagina 13). Contro le tensioni tra Pd e Cinque Stelle anche il fondatore del movimento Beppe Grillo di cui si parla su La Stampa. “Amministrative, la scelta di Grillo, 5 Stelle e Pd uniti (servizio di Ilario Lombardo a pagina 11). Ma sempre su La Stampa parla Massimo Cacciari: “Meglio il voto di un governo senza forma” . Per quanto riguarda la manovra sul fisco è interessante l’intervista sul Mattino al sottosegretario all’economia, Pier Paolo Baretta che spiega nel dettaglio le misure decise dal governo: “Dal 2021 meno tasse, ridurremo le aliquote”. Per ora, dice Baretta rispondendo alle domande di Nando Santonastasio, p. 5), niente flat tax, ma l’impegno del governo partirà dai ceti medio-bassi. Per Baretta il Recovery Fund sarà decisivo per il Mezzogiorno. Il sottosegretario conferma ovviamente la linea del ministro Gualtieri sulle priorità: turismo, digitale e infrastrutture. Baretta non può che confermare le previsioni molto fosche per il prossimo autunno, mentre a proposito dei tanti no di Confindustria spiega che in realtà l’ostilità degli industriali nei confronti del governo ha occupato un vuoto politico lasciato libero dalle opposizioni.

Sul sito dell’HuffingtonPost Italia un attacco esplicito al premier Conte. Il titolo è “accerchiato”. “Le critiche del Pd, la crisi di nervi dei Cinque Stelle, imprenditori e sindacati all’attacco, il Semplificazioni in Consiglio dei ministri (“Salvo intese”), il voto sul Mes, il monito di Gualtieri, la riforma del fisco. Inizia una settimana delicatissima per Conte, che lavora per uscire dall’angolo ma su di lui si addensano nubi (l’analisi di Pietro Salvatori)

La classifica della popolarità di governatori e sindaci

Sul Sole 24 ore la classifica costruita sul sondaggio di Antonio Noto per conto del quotidiano e l’articolo di Gianni Fontana. Nella graduatoria della popolarità dei governatori di Regioni vince Zaia. Dalle risposte alle domande del sondaggio risulterebbero vincitori quattro presidenti di Regione del centrodestra, seguita a ruota da Bonaccini (Pd) governatore dell’Emilia Romagna. In calo il presidente della Lombardia Fontana, scarsa la performance di Zingaretti. Sul podio delle città c’è il sindaco di Messina De Luca, seguito da Gori (Bergamo) e Bucci (Genova). Crollo dei leader Cinque Stelle con Raggi penultima e Appendino al 97° posto (alle pagine 2 e 3). Sempre a proposito di Regioni, da segnalare i dati di Bankitalia che vengono rilanciati con molta forza su La Stampa: “Covid, lo tsunami abbatte anche il Pil delle Regioni”, è il titolo di apertura: “Colpite non solo le imprese, gravi danni economici in Piemonte. Il virus, si legge sulla prima pagina de La Stampa, ha colpito imprese e famiglie, soprattutto nel Nord del Paese: Lombardia, Veneto e Piemonte. Ha schiacciato il turismo e la manifattura, congelato consumi ed export. Ma secondo il Rapporto di Banca d’Italia gli effetti devastanti del virus sull’economia si sono fatti sentire anche nelle Regioni del Sud. Sul quotidiano torinese diretto da Massimo Giannini parla anche – con voce critica – Carlo Cottarelli: “Molte idee e poche priorità”. (a pagina 3)

Rilancio, la Fp Cgil chiede l’assunzionie di tecnici nei Comuni

Assumere per semplificare. Far crescere cioè l’occupazione nei comuni di quelle figure, come geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, progressivamente scomparse negli anni. Al punto tale da registrare un crollo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario. È la ricetta della Fp Cgil in merito alla discussione in atto sul Dl Semplificazioni e le norme sulle quali incidere relativamente agli appalti, nel dimostrare come “sia sbagliata la scelta di derogare dal codice degli appalti per far funzionare meglio il sistema produttivo quando la soluzione sarebbe quella di assumere personale tecnico e qualificato”.

La Fp Cgil infatti, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato, che certificano rispetto ai comuni un decremento complessivo dell’occupazione del 18,02% tra il 2009 e il 2018, passando da 396 mila addetti a 325 mila, ha analizzato l’andamento dell’occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane. Dall’analisi condotta dal sindacato su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l’occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto, pari al 24,07%, mancano cioè per questi comuni 1.326 addetti su una dotazione di fabbisogno del personale pari a 5.509. "Figure scomparse negli anni - riporta il sindacato - e che hanno avuto riflessi pesanti sulle funzioni svolte, in particolare l'attività progettuale quelle che più ne ha sofferto".Il dettaglio delle città prese in esame sul sito della Funzione Pubblica Cgil nazionale:

Scuola. Boom di supplenti al rientro in classe

Verso quota 250 si legge sulla prima pagina del Sole 24 ore a proposito dei supplementi che saranno messi in campo a settembre con il rientro dei ragazzi a scuola. La cifra risulterebbe dalla somma dei vari incarichi a tempo determinato a cui si sono aggiunti i 50 mila insegnanti in più annunciati dalla ministra Azzolina. Intanto i presidi esprimono perplessità sulle misure di sicurezza annunciate (banchi monoposto, tramezzi nelle palestre e via dicendo). Il servizio di Eugenio Bruno a pagina 10

Migranti, la protesta di Cgil, Cisl, Uil

Da quanto è sinora noto riscontriamo che in sede di conversione del “Decreto rilancio” non sono stati presi in alcun modo in considerazione gli emendamenti che Cgil, Cisl e Uil hanno presentato nelle sedi istituzionali”. Lo dichiarano in una nota unitaria  i Segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello, Ivana Veronese.  “Lo consideriamo un fatto grave perché le nostre erano proposte dettate dal buon senso che secondo noi potevano rendere il dispositivo normativo sull’emersione dei rapporti di lavoro (art. 103 del D.L. 19 maggio 2020 n.34), più efficace e garanzia di una maggiore inclusione dei lavoratori migranti irregolari nel mercato del lavoro. Più volte abbiamo sottolineato che i limiti di accesso ai percorsi di emersione previsti per i settori produttivi a forte presenza di immigrati (edilizia, commercio, turismo, comparto tessile, logistica, ecc.) erano un errore, nonché una mancanza di coraggio, come lo è stato aver posto il limite della scadenza del permesso di soggiorno dal 31 ottobre 2019 per poter richiedere un permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi. Sul sito della Cgil si può leggere il comunicato completo dei sindacati:

“Siamo sempre più convinti – concludono Massafra, Cuccello e Veronese - che siano ormai necessarie riforme delle normative che regolano i flussi migratori e i processi di integrazione che incidano positivamente sulla vita, sulla regolarità e sulla dignità dei migranti. Il nostro Paese deve attrezzarsi per rispondere in modo efficace alle sfide del futuro per disegnare una società fondata sulla costruzione di un modello di accoglienza e integrazione funzionale e solidale, per gli italiani e gli stranieri sulla base dei principi di coesione sociale e dignità della persona del lavoro” .

Iniziative di Collettiva: il segretario della Flc, Sinopoli, risponde al maestro Agostini

Il segretario generale della Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil, la Flc, Francesco Sinopoli risponde sul sito di Collettiva alla lettera del Maestro Stefano Agostini: "Giocheremo la nostra partita per restituire dignità ai lavoratori". Come non essere d’accordo con quanto scrive Stefano Agostini? Come non essere d’accordo con l’allarme suscitato da musicisti di fama come Accardo da giovani studenti dei conservatori, dai talenti, ma “precari”, del nostro patrimonio artistico e musicale? La precarizzazione del lavoro è ormai un fenomeno che ha enormemente colpito un paio di generazioni di giovani, in molti campi, ma nella musica e nell’arte si è allargata anche a coloro che hanno qualche anno in più. Giusto dunque rivendicare, come fa Stefano Agostini, la necessità di dire basta a chiunque consideri il lavoro artistico come ciò che “si può anche non pagare”. Come se si trattasse sempre e solo di un hobby. Solo in Italia accade a un musicista, o a un attore, o a un poeta, o a un pittore (se non è già arrivato ai vertici della carriera, ma in quel caso la domanda non scatta) di sentirsi chiedere: “sì, va bene, ma che lavoro fai per vivere?”.

Iniziative: oggi il Webinar di Sbilanciamoci sul lavoro

È previsto dalle 17 alle 18,30 di oggi un nuovo webinar di Sbilanciamoci!, in diretta Zoom e Facebook, sul lavoro e l’industria di fronte all’emergenza Covid-19. Ne parleranno Giuseppe Berta (UniBocconi), Mario Pianta (Scuola Normale Superiore), Francesca Re David (Segretaria Generale Fiom), Pasquale Tridico (Presidente Inps). Coordinerà i lavori Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci. L’emergenza Coronavirus ha fatto crollare il Pil e la produzione industriale e bloccato le attività economiche del nostro paese. Milioni di posti di lavoro sono a rischio, 300mila nel solo settore dell’industria. Il declino industriale dell’Italia, iniziato negli anni ’80, viene ulteriormente accentuato da questa crisi, colpendo settori tradizionalmente importanti come quelli dell’acciaio, dell’automobile, della meccanica. Cosa si è fatto e cosa si deve ancora fare per difendere il lavoro, i salari e i diritti nella crisi? Come avviare finalmente una politica industriale capace di puntare sull’innovazione, la sostenibilità, le produzioni di qualità? Cosa può e deve fare il sindacato per sostenere un cambio di rotta del nostro modello di sviluppo e per difendere il lavoro?

Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil

La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta

Agenda degli appuntamenti

Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it.