Nuovo intervento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri che ieri ha partecipato ad un evento organizzato dal Sole 24 ore sul fisco. Rispondendo alle domande del direttore Fabio Tamburini, Gualtieri ha smorzato gli entusiasmi sul taglio dell’Iva annunciato nei giorni scorsi dal premier Conte e ha spiegato che il vero obiettivo del governo è quello di ridurre il costo del lavoro con il cuneo fiscale. Il ministro ha confermato anche la volontà dell’esecutivo di riavviare la riforma del Fisco basata sull’Irpef e il decreto investimenti. Anche sulla prima pagina del Corriere della Sera lo stop and go sull’Iva: “Iva, Conte rilancia, ma al vertice rinviano tutto”. Nel servizio di Francesco Verderami e di Alessandro Trocino (a pagina 4) si spiega che il premier Conte cerca di insistere su una consistenza riduzione dell’Iva, ma dal Pd arriva una nuova frenata. Anche per il Corriere della Sera dunque il ruolo di primo piano è ormai quello del ministro del Tesoro Gualtieri che ritiene prioritario il decreto semplificazioni. Lo scenario politico è chiaro anche sulla prima pagina di Repubblica che ovviamente fornisce una rappresentazione diversa da quella del Sole 24 ore e del Corriere. Per Repubblica Conte stringe su Autostrade e rilanciando la proposta sull’Iva dice di volersi “giocare tutto”. I titoli di cronaca sono affiancati da due commenti sui possibili scenari delle alleanze politiche. Da una parte quello di Stefano Cappellini che riporta la posizione del segretario dem Nicola Zingaretti: “Intese, o governo a rischio”. Dall’altra il commento di Stefano Folli sui “nodi sfilacciati di un’alleanza” (a pagina 27). Il tema di apertura di Repubblica è dedicato al crollo del turismo con il ministro Franceschini che propone sgravi a tempo degli oneri contribuivi per gli alberghi che riaprono. Molto netto, sempre a proposito dello scontro sul fisco il titolo de La Stampa: “Conte ai partiti: sull’Iva non cedo”. La maggioranza sbanda sull'conomia con il presidente del Consiglio che decide di lanciare una vera e propria sfida agli alleati di governo. Anche sul quotidiano torinese in evidenza l’appello di Zingaretti al Pd: “Basta liti, o regaliamo il governo a Salvini”. Nel frattempo palazzo Chigi sembra intenzionato a prorogare fino a fine anno gli ammortizzatori sociali che erano in scadenza per il primo settembre. Si calcola che l’allungamento costerà tra i 4 e 5 miliardi ogni mese di proroga. Si sta studiando anche una Cig più lunga per i settori più colpiti dalla crisi post Covid 19 (i dettagli nel servizio di Giorgio Pogliotti a pagina 2 del Sole 24 ore). In questo periodo di grave crisi si sta precisando intanto il nuovo ruolo che potrà assumere lo Stato in economia. Sempre sul Sole 24 ore la notizia dei nuovi finanziamenti all’innovazione da parte della Cassa Depositi e Prestiti che tramite Cdp venture capital e Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato un programma di sostegno all’innovazione finanziando con un miliardo mille nuove start up che dovrebbero generare crescita e occupazione (servizio a pagina 4).

Clima: oggi la seconda giornata d'azione globale sindacale

 “Si terrà oggi, 24 giugno, la seconda giornata d'azione globale sindacale per il clima ‘Climate and Employment Proof our Work #CEPOW’, promossa dalla Csi la Confederazione internazionale dei sindacati. Quest’anno, a differenza dell’anno scorso, per le particolari condizioni di sicurezza e distanziamento sociale non sarà possibile svolgere iniziative e assemblee, ma è fondamentale affrontare una riflessione collettiva sulla giusta transizione in vista delle scelte che dovranno essere fatte per il futuro del nostro Paese e per la destinazione delle risorse per il piano di ripresa dell’economia”. Ad affermarlo la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi e i segretari confederali di Cisl e Uil Angelo Colombini e Silvana Roseto.

“Quest’anno - sottolineano i tre dirigenti sindacali - la giornata di mobilitazione è stata indetta partendo dalla convinzione che il mondo post Covid-19 non deve tornare alla situazione precedente il virus ma che, invece, i piani di risanamento economico debbano essere l'occasione per assicurare un futuro socialmente giusto, che integri le risposte a tutti i temi della crisi: il lavoro, la salute pubblica, le disuguaglianze, la partecipazione delle donne nell'economia, l'emergenza climatica, il degrado ambientale, i diritti umani”.“Nei giorni scorsi con una lettera inviata al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa abbiamo sollecitato l’apertura di un confronto. Ora - concludono Fracassi, Colombini e Roseto - aspettiamo che ci convochi per poter discutere di questi temi, in particolare della necessità di rivedere, innalzandoli, gli impegni per la lotta all'emergenza climatica e di coordinarli con il piano di stimoli economici e con la creazione di nuova e qualificata occupazione”.

Recovery Fund, appuntamento a luglio

Ne parla Davide Orecchio su Collettiva.it. Per il Recovery fund e il piano europeo per la ripresa, il cosiddetto Next Generation Eu, c’è un nuovo appuntamento in calendario. Il 17 e 18 luglio si terrà, a Bruxelles, un vertice straordinario su un progetto che, se non fallirà, porrà le basi per una Unione dei bilanci e stabilirà politiche fiscali comuni che rilancino l’Europa dopo il collasso economico scatenato dal coronavirus. La data è stata comunicata dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante un colloquio con i capigruppo del Parlamento europeo. Si tratterà del primo vertice in presenza dopo il lockdown - ha reso noto il portavoce di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo - e affronterà, insieme al pacchetto per la ripresa, il Multiannual financial framework (Mmf), ossia il bilancio di lungo termine (sette anni) della Ue.Ma non c’è tempo da perdere – scrive tra le altre cose Orecchio - Pochi giorni fa, alla vigilia del Consiglio europeo del 19 giugno, la Confederazione sindacale europea (Ces) ha ricordato che in tutta l’Ue a 27 sono in gioco oltre 42 milioni di posti di lavoro. La stima, ricavata da un Rapporto congiunto Etui/Wsi (istituti di ricerca europeo e tedesco), risale alla fine di aprile e indica i lavoratori al momento in cassa integrazione o coperti da ammortizzatori sociali analoghi. Si tratta di circa un quarto della forza lavoro complessiva della Ue. Ma - avvertono i ricercatori - “includendo Gran Bretagna e Svizzera, il numero di persone in cassa integrazione sale a più di 50 milioni”.Inoltre, in un solo mese (dati Eurostat di aprile), l’Europa ha “creato” 400 mila nuovi disoccupati (per la precisione, 397 mila nella Ue, e 211 mila nell’eurozona). Quattordici milioni di uomini e donne sono senza lavoro. Quasi tre milioni di loro sono giovani under 25.

La Treccani dedica una voce a Draghi

Intanto, sempre a proposito di Europa c’è da segnalare la decisione della Treccani di inserire una frase dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi nella terminologia corrente. Tra i neologismi, la prestigiosa enciclopedia aggiorna l’elenco dedicando una nuova pagina al bazooka di Draghi sulle politiche finanziarie: “Whatever it takes”. La notizia è su varie prime pagine di oggi: il Messaggero, Alberto Orioli sul Sole 24 ore che parla del “costi quel che costi” di Draghi a proposito delle politiche da mettere in campo per salvare l’Europa. Un omaggio al coraggio dell’ex presidente della Banca centrale, ma anche al suo brillante atto linguistico (a pagina 22). Di Draghi e Treccani parla anche Giuliana Ferraino sul Corriere della Sera (p.32)

Le mobilitazioni dei lavoratori, domani tocca ai metalmeccanici

Per domani, giovedì 25 giugno, è prevista la manifestazione nazionale Fim, Fiom, Uilm. Ripartire dalle 100 vertenze da risolvere per l’industria e il lavoro. L’appuntamento è in piazza del Popolo. Sul sito della Fiom nazionale tutti i dettagli. Si potrà seguire la manifestazione dei metalmeccanici sulla piattaforma web della Cgil, Collettiva.it. Per il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ripartire vuol dire: Ripartire vuol dire:. blocco dei licenziamenti con ammortizzatori sociali più efficaci che garantiscano una continuità di copertura attraverso la contrattazione e la formazione; realizzare il Contratto collettivo nazionale di lavoro; confronto istituzionale sui settori principali per un piano di investimenti pubblici condizionati all’innovazione e all’occupazione stabile; garantire la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro diffondendo comitati, applicando i protocolli e investendo nell’Inail e nella medicina del lavoro; contrattare il lavoro da remoto; garantire diritti e salario a parità di lavoro.

Automotive. Cgil-Fiom: servono investimenti per guidare la trasformazione

Si è svolta ieri l'audizione informale delle organizzazioni sindacali da parte della 10° Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo) sulla transizione alla propulsione elettrica nel settore dell'automotive italiano. Ne danno notizia Massimo Brancato della Cgil Confederale e Simone Marielli, della Fiom-Cgil nazionale

Come Cgil, si legge in un comunicato diffuso ieri, abbiamo posto l'attenzione sulla fase di forte criticità che attraversa il settore, acuita dalla crisi generata dal Covid 19 ma preesistente, dovuta alla mancanza di investimenti e, soprattutto, di una politica industriale che ne accompagni il rilancio verso una radicale innovazione di prodotto. Così come sta avvenendo in altri Paesi Europei, è necessario avere una visione strategica e guidare il settore nella difficile sfida che pone la sua trasformazione, tutelando lavoratrici, lavoratori e capacità produttiva, anche in considerazione della prossima fusione tra FCA e PSA. Investimenti pubblici e privati, riforma degli ammortizzatori sociali, formazione e partecipazione: queste le sfide per rilanciare un settore che è strategico e che rappresenta il crocevia per altre filiere produttive. Per rispondere all'emergenza occorre far ripartire il mercato, ma senza perdere di vista i limiti imposti dalla normativa Europea in materia di emissioni, stabilire un piano di rinnovo delle flotte pubbliche e del Tpl. La Fiom in questi giorni è impegnata in incontri con le forze politiche, attivi e assemblee con le lavoratrici e lavoratori affinché il Governo convochi le parti sociali e le imprese per avviare un confronto per il rilancio del settore.

Mense e pulizie scolastiche, oggi lavoratrici e lavoratori in piazza

Scenderanno in piazza in almeno 60 città in tutta Italia. Sono gli oltre 80mila lavoratori e lavoratrici dei servizi di mense e pulizie scolastiche e aziendali, a casa per l’emergenza Covid-19 dalla dichiarazione del lockdown e più tornati al lavoro. A Roma l’appuntamento è in Piazza di Montecitorio, a partire dalle ore 15. Dai presidi nelle piazze delle principali città, chiamati alla mobilitazione da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, faranno sentire la loro voce, per chiedere che venga estesa la copertura degli ammortizzatori sociali, erogate le indennità e, soprattutto, garanzie per una rapida ripresa delle attività. Sono circa 80mila gli addetti (la metà – circa 39mila – solo nelle mense scolastiche) che dall’inizio di marzo, con il decreto che imponeva il lockdown per emergenza sanitaria, sono di fatto senza lavoro e molti senza reddito. Tre mesi senza stipendio per le responsabilità incrociate di aziende e Inps, numerose delle prime per non aver anticipato, in molti casi, gli assegni ordinari ai dipendenti, l’ente di previdenza per non aver ancora corrisposto le indennità che spettano loro.E a Milano la situazione delle migliaia di lavoratrici e di lavoratori delle mense e pulizie scolastiche e aziendali e degli appalti alberghieri continua ad essere molto grave. Lavoratrici e lavoratori che hanno terminato o stanno terminando la copertura dell’ammortizzatore sociale con causale “emergenza Covid-19” e per i quali le organizzazioni sindacali stanno chiedendo alle imprese la collocazione in FIS Ordinario, ricevendo positiva disponibilità solo da alcune.

In assenza di correttivi si lasciano senza tutela migliaia di lavoratori e lavoratrici. Per queste ragioni i sindacati si sono fatti carico di proporre soluzioni per l’emergenza e per una risposta strutturale alle criticità, a partire dall’emendamento presentato da Cgil, Cisl, Uil per la copertura degli Ammortizzatori Sociali “emergenza Covid 19 per 27 settimane. A sostegno delle proposte e richieste sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs e Uiltrasporti hanno organizzato un presidio per oggi dalle 10 alle 12 in Piazza della scala a Milano L'iniziativa si terrà nel pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza e di distanziamento sociale.Approfondimenti sulla mobilitazione su Collettiva:

A scuola anche il sabato pomeriggio

Dal servizio di  Lorena Loiacono sul Messaggero (a pagina 3)A scuola di pomeriggio, magari anche il sabato, studenti divisi in gruppi o in turni e orari flessibili. La scuola si prepara a riaprire secondo le misure di sicurezza indicate dal Comitato tecnico scientifico il 28 maggio e le linee guida del ministero dell'istruzione, che domani vedranno la luce sul tavolo della Conferenza unificata. Ma i problemi non mancano. «Quasi una classe su due non può garantire il distanziamento e le linee guida, su questo, non danno risposte concrete»: questa la posizione dei rappresentanti della scuola che oggi, al ministero dell'istruzione, chiederanno indicazioni più precise. A ribadirlo sono i dirigenti scolastici ma anche i sindacati. «Onestamente - spiega Antonello Giannellí, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi - mi aspettavo qualcosa di più concreto dopo vari mesi di lavoro. Conosciamo già le possibilità dell'autonomia scolastica ma il problema, che resta, e la mancanza di risorse umane e logistiche e la possibilità per i presidi di interventi adeguati. Voglio ricordare che se l'autonomia non è mai decollata il motivo è proprio la mancanza di strumenti. All'Anp risulta che il 40% delle aule non è in condizioni di garantire Il distanziamento richiesto». Sul piede di guerra anche Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Ora che pongono l'accento sulla necessità di nuove immissioni in ruolo sia tra i docenti, per dividere le classi, sia tra il personale ata, che dovrà garantire pulizie e controlli costanti. E domani saranno in 40 piazze per le manifestazioni indette dal comitato "Priorità alla scuola" per avere certezze su settembre.

Welfare e contrattazione territoriale. Iniziativa della Cgil nazionale, dello Spi e della Fondazione Di Vittorio il 30 giugno

Dopo l’emergenza. Un welfare più forte per diritti universali”. È il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Cgil nazionale, dallo Spi e dalla Fondazione Di Vittorio in occasione della presentazione dell’XI Rapporto dell’Osservatorio sulla contrattazione territoriale. Il dibattito si potrà seguire in diretta on line sul sito di Collettiva.it e sulla pagina Facebook della Cgil nazionale. La presentazione dei dati del Rapporto a cura di Beppe De Sario, ricercatore della Fondazione Di Vittorio (ore 10). Previsti poi gli interventi del segretario generale dello Spi Cgi, Ivan Pedretti, della segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino e del segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. Coordinerà Nicola Marongiu, coordinatire Area Welfare della Cgil. Dalle 11,30 alle 13 ci sarà una tavola rotonda alla quale interverranno Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Matteo Ricci, vicepresidente Anci e sindaco di Pesaro, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. La tavola rotonda sarà coordinata dal Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio.

La Cgil partecipa alle manifestazioni di solidarietà contro l’annessione dei territori palestinesi

Con una lettera firmata da Susanna Camusso, responsabile dell’Area delle politiche internazionali ed europee della Cgil e dal responsabile dell’organizzazione nazionale, Enrico Piron, la Cgil invita le sue strutture a partecipare alle manifestazioni promosse dalla Comunità Palestinese e dalla Comunità Curda in Italia, che si realizzeranno nella giornata di Sabato 27 giugno in diverse città italiane.Vista la particolare situazione sanitaria di contrasto al contagio del virus Covid19, la Cgil nazionale suggerisce di prevedere la partecipazione di piccole delegazioni, con i nostri simboli e con la bandiera della pace, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza sanitaria richieste. Con questa nostra presenza, scrivono Camusso e Piron, esprimiamo la solidarietà ed il sostegno alle legittime richieste della comunità palestinese per il riconoscimento dello stato di Palestina, unica vera condizione per costruire la pace giusta e la convivenza tra i due popoli ed i due stati,Palestina ed Israele. Come pure, sosteniamo e solidarizziamo con le richieste espresse dalla comunità curda,per la liberazione dei prigionieri politici, del rispetto delle libertà e dei diritti umani, oggi ancor più minacciati dal rischio contagio e dall’assenza di servizi di prevenzione ed assistenza alla popolazione ed alle autorità locali curde in Turchia.  Insieme per la giustizia e il rispetto dei diritti umani in Palestina, no all’annessione allo stato d'Israele dei territori palestinesi occupati: sabato 27 giugno, Roma Piazza del Campidoglio ore 16; Milano,Piazza Oberdan (Porta Venezia) ore 16; Venezia Campo San Geremia (davanti sede RAI) ore 16; Vicenza Piazza Matteotti ore 16; Genova Piazza De Ferrari ore 16; Napoli Piazza della Repubblica ore 16; Palermo Piazza Giuseppe Verdi ore 16; BariPiazza della Libertà (Prefettura) ore 16; Appello per una mobilitazione per la tutela dei diritti umani e la liberazione dei detenuti politici in Turchia, sabato 27 giugno, Roma, Piazza del Popolo ore 17

“Aiuta chi ci aiuta”. Prosegue la campagna di Cgil, Cisl, Uil

La sottoscrizione lanciata da Cgil, Cisl, Uil, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e sostenere i reparti di terapia intensiva ha raggiunto oggi la somma complessiva di 1 milione e 900 mila euro che sono già stati devoluti alla protezione civile. È quanto sottolineano in una nota i Segretari organizzativi di Cgil, Cisl, Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “Siamo molto soddisfatti. È un risultato molto importante che testimonia la solidarietà concreta da parte di tanti lavoratori e pensionati italiani. Abbiamo raccolto in queste ultime settimane  900 mila euro che si aggiungono al milione di euro già versato alla Protezione Civile. Ma la nostra sottoscrizione proseguirà ancora per sostenere il lavoro di tanti medici ed operatori sanitari impegnati  nella lotta contro il Coronavirus“.I versamenti vanno fatti sul conto corrente bancario – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 50 I 01030 03201 000006666670 con causale: Aiuta chi ci aiuta.

Agenda degli appuntamenti

Per un quadro completo degli appuntamenti della Cgil nazionale e della Cgil nei vari territori vedi l’agenda sempre aggiornata di Collettiva.it.