Garantire la sicurezza e la fornitura di tutti i dispositivi sanitari di protezione individuali a tutte le lavoratrici e i lavoratori postali, che con grande senso di responsabilità continuano a svolgere un servizio pubblico. È la richiesta che Slc Cgil rivolge al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e a Poste italiane, dopo l'annuncio da parte del governo di un'ulteriore serrata nel Paese e la diffusione di un elenco di attività definite essenziali, che devono quindi rimanere aperte, tra le quali i servizi postali. Il segretario nazionale Slc, Nicola Di Ceglie, ricorda che “i dipendenti di Poste subiscono le conseguenze dei forti ritardi di forniture sanitarie” e si rivolge all'Agcom affinché “autorizzi l'azienda a ridurre drasticamente all'essenziale i servizi previsti dal Contratto di programma, mantenendo solo quelli realmente indispensabili, in nome del diritto dei lavoratori alla massima sicurezza”.