“Le segreterie territoriali di Cgil Cisl Uil di Monza e Brianza stanno seguendo con massima attenzione l’emergenza Coronavirus in Brianza. Le sedi e i servizi dei tre sindacati sono operativi in tutta la provincia, consapevoli del ruolo di servizio pubblico e sociale svolto sul territorio”. È quanto si legge in una nota delle tre organizzazioni sindacali.

“Abbiamo anche incontrato il prefetto di Monza-Brianza Patrizia Palmisani, per chiedere che le disposizioni urgenti vengano applicate in maniera omogenea in tutto il territorio, sia nel settore pubblico che privato – scrivono i sindacati –. Tutto questo per evitare comportamenti difformi, in grado di generare ulteriore ansia e potenziali conflitti”.

Cgil, Cisl e Uil hanno inviato, lunedì scorso, una missiva alle associazioni datoriali, sottolineando la problematica legata ai genitori che, a fronte della chiusura delle scuole, si trovano nell’impossibilità di recarsi al lavoro, non avendo alcuno che possa prendersi cura dei figli. “A tale proposito confidiamo e auspichiamo che le imprese favoriscano forme alternative al lavoro in azienda (lavoro agile, telelavoro o altro) per conciliare le esigenze familiari con quelle lavorative”. 

Le organizzazioni sindacali chiedono di rendere disponibili “su tutto il territorio lombardo uguali tutele per le lavoratrici e i lavoratori, per i quali le autorità competenti abbiano disposto la sospensione dal lavoro”. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche l’individuazione di “una misura a tutela dei lavoratori autonomi, collaboratori e titolari di partite Iva, ugualmente coinvolti dagli interventi restrittivi dell'attività lavorativa”. Infine, ritengono utile il potenziamento dello smart working, chiedendo anche di “anticipare i tempi del bando regionale rispetto a quelli attualmente previsti (per il prossimo 2 aprile)”.