Si è preso un pugno in faccia dal paziente che aveva curato, perché quest'ultimo aveva da ridire sul referto stilato dal dottore. L'episodio, ennesimo caso di violenza ai danni di un operatore della sanità, è avvenuto nell'ospedale di Bordighera, in provincia di Imperia. “Appena mi ha visto, mi si è scagliato addosso sferrandomi un pugno in faccia e ferendomi al labbro. Poi ha detto che avrebbe preso una spranga e avrebbe fatto il resto”, ha raccontato il medico.

Sul caso è intervenuta la Fp Cgil di Imperia, che oltre ad esprimere solidarietà al lavoratore, ha voluto denunciare con forza “questo misero e ignobile atteggiamento di violenza che ormai sembra dilagare in ogni ambito". “Più volte in passato – ha detto Tiziano Tomatis, segretario generale del sindacato dei lavoratori pubblici di Imperia - abbiamo chiesto e sollecitato l'Asl nel provvedere a dare maggior sicurezza agli operatori che operano all'interno della struttura ospedaliera in virtù dei numerosi episodi, seppur di minor gravità, che indicavano palesemente un clima lavorativo alterato e fortemente condizionato da aggressioni verbali”.

“Ciò che è accaduto al medico a Bordighera possa essere di monito ai dirigenti dell'azienda nell'accogliere la richiesta sindacale per garantire sicurezza e tutela agli operatori e agli utenti che già in situazioni di malattia si ritrovano a episodi violenti ed estremamente pericolosi per l'incolumità. Il personale è ovviamente impaurito e lamenta difficoltà nell'espletare serenamente il proprio lavoro di assistenza e cura”, ha concluso Tomatis.