Il segretario generale Flc Cgil, Francesco Sinopoli, interviene sulle dichiarazioni della ministra Azzolina alla Camera, a proposito dell'avvio di tre concorsi per la scuola. "Quando parla dei concorsi la ministra dovrebbe ricordare le ragioni per cui si è interrotta la trattativa con i sindacati. Per completezza, l'opinione pubblica andrebbe informata su tre questioni assai rilevanti. La pirma: il concorso straordinario per 24.000 posti, riservato a chi ha insegnato per almeno tre anni, con procedure semplificate, è un modo per risarcire i docenti precari per l'impegno profuso in anni di lavoro e una tutela del diritto negato alla stabilizzazione, non un regalo o una sanatoria. La seconda: il concorso ordinario per altri 25.000 posti non sarà sufficiente a coprire tutte le cattedre e, dunqstabiliue, non rappresenta la soluzione definitiva per la continuità didattica. La terza: il prossimo anno scolastico avremo almeno 120.000 supplenti, che continueranno a essere utilizzati per far funzionare le scuole e, in questo caso, stranamente, nessuno pone la questione del merito. Infine, resta intatto il nodo della formazione dei docenti precari in cattedra e della loro abilitazione: su questo, si è arenata la trattativa al ministero".

"I percorsi abilitanti, a differenza del concorso, possono davvero incidere positivamente sulla formazione docente e quindi sulla qualità della scuola; dunque, parlare di merito, a proposito del quiz, è davvero fuorviante. La scelta dei quesiti a risposta multipla è stata fortemente sostenuta proprio dal Miur, che puntava a una procedura estremamente veloce per coprire le cattedre vuote ed evitare la procedura d'infrazione, minacciata dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia per l'abuso dei contratti a termine. La ministra, che ha seguito la trattativa come sottosegretaria, ne conosce benissimo gli aspetti. Proprio per questo, è davvero fuori luogo che si presti a rappresentare il quiz come la misura del merito di insegnanti che lavorano da anni e con serietà nella scuola. Ecco perché, sulla locandina della parlamentare del M5S Flati, che attribuisce alla Azzolina il 'merito' di aver 'stoppato' i sindacati sul concorso straordinario dei docenti, abbiamo un solo giudizio: fuorviante e offensiva. Una ministra dell'Istruzione, una persona del mondo della scuola, dovrebbe essere un modello educativo. Perciò, prenda immediatamente le distanze da quella locandina e ne chieda il ritiro. Ci sono più di 60.000 docenti con oltre tre anni di servizio che meritano dignità e rispetto e chiedono certezze per il loro futuro professionale. Un concorso riservato e un sistema di abilitazione all'altezza di queste aspettative: questa è la sfida da vincere, se non vogliamo che la scuola si trasformi in un'enclave di precari", conclude il dirigente sindacale.