Oggi, 6 febbraio, è stato il giorno di una nuova protesta per i lavoratori delle Agenzie fiscali, che rivendicano interventi su occupazione, salario e organizzazione. A Roma si è tenuta una manifestazione davanti al ministero dell'Economia e delle Finanze che ha riscosso "grande partecipazione", come le altre iniziative su tutto il territorio nazionale, tramite le quali sta proseguendo la vertenza dei lavoratori del Fisco. A fare un bilancio sulla giornata di mobilitazione di oggi dei lavoratori dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal Unsa e Flp.

Video (la protesta a Firenze)


Nella serata di ieri (5 febbraio), fanno sapere i sindacati, il viceministro all'Economia Misiani, alla presenza dei direttori delle Agenzie fiscali Ruffini e Minenna, ha incontrato i sindacati per comunicare le iniziative del governo a fronte della proclamazione dello stato di agitazione e degli impegni da lui stesso assunti nel corso dei precedenti incontri. "Ci è stato comunicato - riportano - che nella giornata di ieri il governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto milleproroghe che prevede degli stanziamenti aggiuntivi che andrebbero ad alimentare il Fondo delle risorse decentrate delle agenzie".

Provvedimento che viene ritenuto "assolutamente inadeguato nel suo complesso e fortemente insufficiente per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse in quanto, non solo non recupera i tagli subiti in questi anni, non intervenendo sulle annualità 2018 e 2019, ma mantiene un sistema incentivante squilibrato e critico rispetto all'aumento dei carichi di lavoro, alla forte contrazione del personale in assenza di politiche assunzionali straordinarie, nonché all'aggiunta di nuovi compiti attribuiti alle agenzie in base alle ultime novità legislative e per effetto della nuova situazione internazionale concretizzatasi con l'attuazione della Brexit. Inoltre non sono state fornite rassicurazioni in merito alla questione del paventato taglio ulteriore del livello attuale di consistenza del fondo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli".

I sindacati hanno rivendicato "il superamento dei tetti ai fondi delle risorse decentrate, a partire dal 2018, il potenziamento delle agenzie con un piano straordinario di assunzioni, la modifica del sistema incentivante e dei tempi di erogazione del salario accessorio, il riconoscimento della funzione strategica del personale del fisco per la lotta all'evasione, l'assicurazione dell'equità fiscale e la sopravvivenza del sistema paese. Infine abbiamo chiesto l'immediata disponibilità delle risorse derivanti dal comma 165 per l'anno 2018".

A fronte di tali richieste il viceministro Misiani, continuano, "ha garantito l'impegno per erogare al più presto le risorse del comma 165 e l'imminente apertura di un tavolo di confronto tra sindacati, governo e Agenzie, per la disamina e la risoluzione delle criticità sopra esposte. Ciò detto, e tenuto conto della distanza tra le richieste sindacali e i concreti impegni assunti dal governo, nel ringraziare ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori per la straordinaria partecipazione alle iniziative di oggi, manteniamo lo stato di agitazione preannunciando ulteriori iniziative laddove permanessero le criticità da noi sollevate in merito ai contenuti dell'emendamento e qualora il confronto e le risultanze del tavolo non andassero nella direzione da noi auspicata", concludono.