“Ci è stato chiesto di sottoscrivere un accordo che rafforzerebbe ulteriormente la precarietà del lavoro. Lo sciopero, allo stato attuale, è l'unica risposta possibile”. A dirlo è Tiziana Scalco (Cgil Lombardia), commentando la decisione di Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl di dichiarare lo sciopero nazionale del settore legno-arredo per venerdì 21 febbraio. In Lombardia il comparto occupa 33.200 addetti (circa un decimo del livello nazionale), distribuiti in 5.200 aziende. “Negli incontri svolti in dieci mesi di trattativa – conclude l’esponente sindacale – abbiamo chiesto che le forme di assunzione diverse dal tempo indeterminato fossero contenute in una percentuale definita contrattualmente e frutto di una condivisione nelle singole aziende con i rappresentanti sindacali, ma Federlegno ha ribadito la volontà di perseguire un modello di impresa basato sulla riduzione dei costi e su una gestione unilaterale dell'organizzazione del lavoro”.