“Siamo molto preoccupati per le condizioni in cui versa la Capitale. Non lo meritano i romani e non lo meritano gli operai, che quei giganteschi cumuli ammassati nelle strade li raccolgono manualmente. Il sistema dei rifiuti è un buco nero e, dopo i timidi passi in avanti della fine del 2019, abbiamo registrato ancora immobilismo. Domani, all’incontro con i sindacati sulle partecipate convocato dalla sindaca Raggi, chiederemo cosa si stia facendo per uscire dall’impasse sui bilanci di Ama, visto che persino la promessa di approvare il consuntivo 2017 entro la fine dell’anno scorso è stata tradita". Così, in un comunicato congiunto, Cgil e Fp Roma e del Lazio.          
 
“Il nuovo amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, ha impiegato molto tempo a ridisegnare macro e microstrutture, a spostare pedine, ma non ci sembra abbia influito positivamente dal punto di vista operativo. Al contrario, registriamo un'enorme difficoltà nella raccolta stradale dei cassonetti, con una media di disponibilità di mezzi molto bassa: intorno al 50%, con autorimesse ben sotto questa soglia”, rilevano le due sigle.     
 
“Le relazioni industriali in Ama sono alla paralisi, una paralisi senza precedenti e senza risultati. Ci aspettiamo da Zaghis un'inversione di rotta, un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze aziendali, visto che la situazione richiederebbe dialogo, non certo la chiusura di questi mesi. Le fasi di crisi sono sempre state superate, coinvolgendo i lavoratori, mai con scelte indecifrabili e assunte nelle chiuse stanze. Invece, dalla Giunta ci aspettiamo una risposta politica chiara, perché c’è qualcosa di incomprensibile nella stasi sui bilanci e nei continui annunci mai seguiti da un singolo fatto, vista anche l’imminente chiusura di Colleferro e tutte le ricadute che comporterà”, conclude la nota sindacale.