È stato da poco siglato il 'combination agreement' tra Fca e Psa che porterà tra circa un anno alla fusione dei due gruppi. Ma già venerdì 20 dicembre nel pomeriggio ci sarà l’incontro di una delegazione Fiom con Fca per un primo confronto per approfondire i contenuti dell’accordo. "È fondamentale dare avvio ad una fase di incontri con l’azienda che dovranno avere una loro sistematicità fino ad arrivare ad un confronto globale considerata l’importanza dell’operazione", scrive in una nota il sindacato. 

"La partecipazione diretta di due rappresentanti dei lavoratori nel nuovo Cda, uno per Psa e uno per Fca, è un fatto innovativo - commenta il sindacato delle tute blu Cgil - Per rendere veramente democratica l’innovazione è necessario però che siano le lavoratrici e i lavoratori ad eleggere i propri rappresentanti. Accanto a questo è necessario un rafforzamento e un rinnovamento delle relazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori nel contrattare la propria condizione". 

Ora che sono emersi questi nuovi elementi, la Fiom si aspetta che il Governo apra una discussione nell’interesse dei lavoratori di Fca e della componentistica. "L’automotive è un settore strategico per l’industria del nostro Paese, occorre arrivare al momento della fusione con un sistema adeguatamente potenziato e innovativo - conclude il sindacato - Per la Fiom le priorità rimangono la piena occupazione e la salvaguardia di tutti gli stabilimenti”.