L'albero di Natale in piazza Duomo sullo sfondo sembra messo lì apposta, per ricordare che quelle lavoratrici e quei lavoratori lì davanti, in sciopero a manifestare con le bandiere dei loro sindacati, hanno come tutti il sacrosanto diritto a trascorrere le feste in serenità, con i propri bambini e le proprie famiglie. Invece, fino ad oggi, il Natale per i circa 150 dipendenti del call center C2c (Customer 2 Care) di L'Aquila è rimasto poco più che un miraggio. Manca lo stipendio di novembre, manca la tredicesima e dall'azienda, anzi dalle aziende (committente, appaltatrice e subappaltatrice) non sono ancora arrivate le risposte attese, che poi sarebbero i bonifici sui conti correnti dei lavoratori. 

Così, dopo aver "occupato" la sede aziendale con un'assemblea permanente, sindacati e rsu hanno deciso di scendere in piazza, proclamando uno sciopero di due ore con manifestazione in piazza Duomo per "far uscire" allo scoperto la vertenza e l'ingiustizia subita dai lavoratori. Alla manifestazione ha partecipato anche la deputata Stefania Pezzopane, che nei giorni scorsi aveva presentato un'interrogazione sulla vertenza. 

Dopo la manifestazione, in effetti, qualcosa sembra essersi mosso. L'azienda appaltatrice, la CcSud, ha infatti assicurato ai rappresentanti sindacali che entro domani mattina (13 dicembre) arriveranno i bonifici. "Aspettiamo di verificare domani se verrà effettivamente mantenuto questo impegno - dice a Rassegna Marilena Scimia, della Slc Cgil di L'Aquila - dopodiché i lavoratori sono pronti a riprendere il lavoro. Certo è che la situazione vissuta in questi giorni è stata molto pesante, visto che dentro quel call center lavorano anche intere famiglie e quando vengono a mancare due stipendi contemporaneamente, per di più a ridosso del Natale, è facile immaginare lo sconforto e la rabbia. Speriamo - conclude la sindacalista - che domani si possa davvero chiudere questo incubo". (Fab.Ri)