La “Scuola del Popolo” aprirà anche a Palermo. Il progetto, nato in Sardegna e fatto proprio dalla Flc Cgil nazionale, sarà presentato oggi, venerdì 6 dicembre, alle 10, presso il salone Bosco Garibaldi della Camera del Lavoro, in via Meli, 5. L'iniziativa ha l'obiettivo di trasformare le sedi della Cgil in luoghi di incontro, di socializzazione e discussione, di supporto culturale, con attività e corsi rivolti in particolare alla gente in difficoltà dei quartieri popolari, ai bambini, ai migranti.

Gli insegnanti dei corsi saranno ex docenti, docenti e altre figure del mondo della scuola. Ma anche pensionati, volontari e  tutte le persone interessate a mettere a disposizione nel tempo libero il proprio patrimonio di competenze professionali. L'idea, la condivisione di attività culturali e formative con l'apertura degli spazi al quartiere, è stata subito accolta dalla Cgil Palermo e dalla Flc Cgil Palermo. “Rendere la cultura fruibile a tutti: è quello che faremo, con un occhio attento alle necessità del territorio e invitando a partecipare, per la conduzione dei corsi, soprattutto ex docenti e le persone in pensione, che hanno ancora tanta voglia di dare - dice il segretario generale della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino –  La Camera del Lavoro si trova  nel cuore della Vucciria, in primo luogo dunque ci rivolgiamo a bambini, ragazzi, lavoratori, migranti della zona, che potranno trovare corsi gratuiti mirati all'apprendimento dell'italiano, laboratori musicali e artistici, attività di doposcuola. Queste le prime idee per partire. Soprattutto per i bambini, proporremo progetti per strapparli alla strada. Corsi attrattivi, per rispondere ai bisogni di chi partecipa”.   

“Sarà l'occasione per aprire alla città la nostra sede, come luogo di attività collettive, dove la gente potrà  interagire e discutere   – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – Per noi la scommessa è anche mettere in atto quei principi di solidarietà e inclusione del mondo del lavoro che guidano la nostra azione sindacale,  in cui la cultura diventa perno di un sistema fatto di aiuto reciproco, di gioco di squadra, per venire incontro alle esigenze di lavoratori espulsi dai sistemi produttivi, ai tanti che soffrono una condizione di analfabetismo, ai migranti che hanno bisogno di apprendere la nostra lingua, agli studenti più disagiati dei quartieri del centro storico,  ai quali si può dare un supporto nel percorso di studi. La Scuola del popolo per confrontarsi sui temi della cultura e del lavoro, per imparare a rivendicare i diritti con consapevolezza. Una Cgil del popolo e per il popolo”.