Si tenta di ridurre l’efficacia dello sciopero in assenza di una legge sulla rappresentanza sindacale, solo per questo ogni modifica della 146 andrebbe respinta”. A sostenerlo il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio in merito alle ipotesi, avanzate dal presidente di Agens, Arrigo Giana di un riordino normativo della legge sullo sciopero, evidenziando che “la nostra è una delle normative più severe sul diritto di sciopero vigenti in Europa”.

L’articolo 40 della Costituzione - spiega il dirigente nazionale della Filt - svolge un ruolo di garanzia della libertà sindacale anche perché non pone alcuna limitazione al contenuto e alla titolarità del diritto. Ci sono disfunzioni – prosegue Malorgio - nell’applicazione della 146 che penalizzano gravemente lo sciopero delle organizzazioni sindacali più rappresentative, ma queste non si risolvono restringendo ancora di più il diritto di sciopero o con un referendum preventivo".

"Si possono risolvere - afferma infine il segretario generale della Filt Cgil - con l’impegno di tutti ed anche della Commissione di garanzia per una migliore attuazione della legge già esistente che deve tenere conto della rappresentanza sindacale certificata e riconosciuta per legge”.