“Gli autoferrotranvieri del Molise sono decisi ad andare avanti e sicuramente non si fermeranno nemmeno dopo lo sciopero di 24 ore che si tiene oggi (martedì 19 novembre)”. È quanto si legge in una nota firmata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti regionali. Previsto anche un presidio a Campobasso, sotto la sede del Consiglio regionale.

Numerosi i motivi alla base della protesta, tra cui, spiegano i sindacati, la mancanza di pianificazione e programmazione del settore trasporti; “i ritardi inaccettabili” per attuare una vera riforma regionale del trasporto locale; stipendi in ritardo o non pagati; il mancato rinnovo del parco mezzi, ma anche aspetti legati alla sicurezza sul lavoro. Inoltre, conclude la nota, “in Molise sussistono le peggiori condizioni normative e retributive applicate ai lavoratori del settore ed è l'unica realtà regionale nel Paese in cui non è presente una contrattazione integrativa di tipo aziendale e/o regionale”.

La decisione è stata ribadita nel corso di una affollatissima assemblea dei lavoratori tenutasi ieri (domenica 17 novembre) presso la sede di Campobasso del Dopolavoro ferroviario. Nel mirino, aggiungono i sindacati, “vi è sempre la politica regionale che per decenni in materia di trasporto locale ha sottovalutato l'importanza di garantire ai cittadini quella profonda riforma del settore in grado di determinare un sistema della mobilità efficiente, coordinato ed integrato e che contempli al tempo stesso il rispetto di regole e di diritti (anche in materia di sicurezza) per i circa 500 addetti che con il loro operato assicurano un servizio essenziale previsto dalla nostra Costituzione”.