“In primo luogo, esprimiamo la solidarietà e la vicinanza agli abitanti di Venezia, duramente colpiti dalla marea eccezionale e dal forte vento, che hanno causato allagamenti e danni alle case, agli edifici monumentali, alle chiese, alle librerie, agli archivi, alle biblioteche e a vari musei della città, causando seri disagi anche alle isole e ad alcuni comuni situati sulla costa litoranea". Lo affermano Debora Tosato, coordinamento regionale beni culturali Funzione pubblica Cgil Veneto, e Assunta Motta, Fp Cgil Veneto.

"Il primo pensiero va ai cittadini, ai volontari, alla Protezione civile, a quanti si sono finora attivati e prodigati per dare un aiuto concreto e un soccorso alle persone in difficoltà. A fronte della grave carenza di organico delle professionalità in servizio presso le Soprintendenze territoriali, più volte denunciata, segnaliamo con preoccupazione e con forza al ministro Franceschini la necessità d'implementare con nuove risorse il monitoraggio costante del patrimonio storico artistico di Venezia e della laguna, finalizzato a quantificare i danni subìti, e a creare un sistema di prevenzione e di pronto intervento per gli eventi futuri, con ogni probabilità destinati a ripetersi a breve termine", continuano le due sindacaliste.

"La delicatezza del contesto storico, artistico, ambientale e culturale della città di Venezia e di tutto il Veneto impongono una seria riflessione e un’assunzione di responsabilità che devono coinvolgere, in un’azione di confronto e di collaborazione costruttiva, tutti gli enti interessati nell’amministrazione e nella gestione delle città, dai comuni alla Regione, ai ministeri, affinché siano dati segnali concreti, in termini di progettualità e di prevenzione dei rischi, che non sono legati a situazioni emergenziali, ma alla quotidianità dei cambiamenti climatici e della gestione dei fortunali e delle mareggiate, che non si limitano ad allagare la città", aggiungono le due dirigenti sindacali.

"Infine, desideriamo manifestare il nostro sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici che si spendono tutti i giorni per la tutela dei beni culturali pubblici, garantendo - com'è stato fatto in queste ultime ore - la massima disponibilità e abnegazione nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico di libri, documenti antichi e opere d’arte, percepito come bene comune”, concludono le due esponenti Cgil.