Stamattina all’alba la protesta degli edili Fillea Filca e Feneal sul cavalcavia della 195, all’altezza della diga Monti Nieddu, dove è stato affisso lo striscione  “Cantiere diga Monti Nieddu: facciamolo ripartire”. L'iniziativa anticipa la manifestazione in programma domani, dalle 10, sotto l'assessorato regionale ai lavori pubblici, in viale Trento a Cagliari, che si inserisce nel quadro nella mobilitazione nazionale per il rilancio del settore, con presidi e manifestazioni in cento piazze.

Il cantiere di Monti Nieddu, fermo da vent’anni, è stato scelto come simbolo della lentezza dei lavori che ingessano da Nord a Sud dell’isola, dove tantissime opere sono bloccate soprattutto per ragioni burocratiche. 

“Oggi stiamo stati sulla '195' e domani saremo sotto l’assessorato guidato da Frongia – hanno detto i segretari regionali di Fillea, Erika Collu, di Filca, Giovanni Matta, e di Feneal, Marco Foddai –, perché alcune delle proposte contenute nella piattaforma nazionale possono essere vagliate anche dalla Regione, alla quale abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere azioni mirate, a sostegno di un settore traino per tutta l’economia”. In particolare, le categorie chiedono un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti per monitorare le opere in corso d’opera, ma anche per vagliare le ulteriori infrastrutture necessarie.