Una vertenza senza fine, quella della ex Embraco di Riva di Chieri (Torino), stabilimento chiuso dalla Whirlpool nel gennaio 2018 e acquisito nel giugno seguente dal gruppo cino-israeliano Ventures Production. L’azienda avrebbe dovuto produrre biciclette elettriche e robot per la pulizia di pannelli solari, riassorbendo così tutti gli ex dipendenti. In realtà l’attività non è mai partita, inoltre la scadenza dei 24 mesi di cassa integrazione concessa ai 413 addetti, fissata per luglio 2020, si avvicina senza che nulla accada. Oggi (lunedì 11 novembre), in concomitanza con la convocazione del tavolo di crisi all'Unione industriali (alle ore 14.30), si tiene a Torino l’ennesimo corteo dei lavoratori promosso da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil: l’appuntamento è alle ore 11 davanti al Municipio, la manifestazione sfilerà anche davanti alle sedi della Regione Piemonte e della Prefettura.

L’ultimo incontro al ministero dello Sviluppo economico, che si è svolto il 23 ottobre scorso, non ha certo soddisfatto i sindacati. In quel vertice l'azienda “ha riconosciuto come il piano presentato nel 2018 abbia mostrato evidenti criticità in termini di sostenibilità e di tempistiche che non hanno consentito di procedere alla sua implementazione”. La Ventures ha dato la propria disponibilità “ad avviare un netto cambio di passo, con il decisivo supporto di professionisti da inserire nel management dell'azienda e con un nuovo amministratore delegato per garantire la discontinuità richiesta”. L’azienda, infine, ha annunciato di “aver dato mandato ai revisori dei conti di procedere alla certificazione del bilancio in modo da verificare le scelte aziendali effettuate finora, che sono state criticate dai lavoratori”.

Ma i lavoratori, e con loro i sindacati, ormai non credono più alla Ventures Production e alla reindustrializzazione promessa. La produzione avrebbe dovuto iniziare nel gennaio scorso, ma la partenza è stata continuamente rinviata, e attualmente solo 187 lavoratori sono rientrati in fabbrica, ma senza essere impiegati in mansioni produttive. “Non esiste una produzione, non ci sono prospettive”, spiega il responsabile Fiom Cgil della vertenza Ugo Bolognesi: “Bisogna trovare nuovi investitori con piani credibili. Vogliamo anche che chi ha presentato il progetto Ventures all’epoca si prenda adesso le proprie responsabilità. Bisogna cercare in fretta un nuovo progetto sostenibile”. I sindacati stanno anche verificando la possibilità di estendere la cassa integrazione, allo scopo di guadagnare ulteriori mesi preziosi. Il ministero dello Sviluppo economico, infine, ha promesso un nuovo incontro con azienda e sindacati per i primi giorni di dicembre: l’auspicio è che, per quella data, possano esserci finalmente delle novità positive.