Avviare l’iter per conferire alla senatrice a vita Liliana Segre la cittadinanza onoraria di Lecce. A chiederlo, in base al regolamento comunale, è la Cgil di Lecce. Ieri la segretaria generale territoriale, Valentina Fragassi, ha scritto al sindaco Carlo Salvemini e al presidente del Consiglio comunale, Carlo Mignone. A norma di regolamento possono proporre il conferimento della cittadinanza onoraria il sindaco o un quinto dei membri del Consiglio comunale, anche su segnalazione di enti ed associazioni.

“Di recente Lecce è stata involontariamente al centro del dibattito politico nazionale per le vergognose esternazioni su Liliana Segre di un nostro concittadino, peraltro in quel momento rappresentante cittadino di un partito politico”, scrive Fragassi nella lettera. “Un atto vile nei confronti di una testimone della Shoah sopravvissuta all’orrore del campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz, di una cittadina italiana di religione ebraica colpita dalle Leggi razziali del 1938, catturata in Svizzera e imprigionata in Italia nel 1943 all’età di 13 anni e deportata in Polonia. Dal 1990 la senatrice è impegnata a mantenere viva la memoria dell’Olocausto”.

Dopo la sua nomina a senatrice a vita e soprattutto visto il suo impegno per l’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, Liliana Segre è stata bersaglio di critiche e insulti a sfondo razziale da parte di haters seriali (non solo sui social), al punto che lo Stato ha deciso proprio oggi di assegnarle una scorta. “Vedere accostata la nostra città a certe dichiarazioni è un duro colpo per chi ama Lecce e ne conosce lo spirito libero e democratico. Quelle vergognose parole rischiano di infangare il nome di una comunità da sempre votata all’accoglienza, alla tolleranza, al rispetto dell’altro e di offuscare l’immagine stessa della città. Riteniamo per questo motivo che sia necessaria una presa di posizione forte, ufficiale e simbolica per ribadire il carattere democratico di Lecce e per manifestare concretamente vicinanza e solidarietà alla senatrice a vita. Per questo, così come previsto dal Regolamento comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria, Le segnalo, a nome di tutta la Cgil, l’opportunità di attribuire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre perché distintasi nel corso della sua vita in azioni di alto valore a vantaggio della nazione e dell’umanità intera, grazie alla sua instancabile opera di testimone della Shoah. Le chiedo dunque di proporre al Consiglio comunale di conferire tale riconoscimento”, ha scritto la segretaria generale della Cgil Lecce al sindaco Salvemini.