Il green new deal sta diventando un tema fondamentale nella sfera politica mondiale e potrebbe rivoluzionare la società. L’organo scientifico delle Nazioni Unite (Ipcc) ha dichiarato che le emissioni di gas serra stanno accelerando e sempre più si susseguiranno eventi climatici pesanti, tanto da poter mettere a rischio la vita sul pianeta.

Si inizia ad avvertire un mutamento epocale nell’opinione pubblica e la questione del cambiamento climatico può diventare il problema principale da affrontare. La terza rivoluzione industriale dovrà essere fondata su zero emissioni di carbonio. Il passaggio è molto delicato, ma tutti gli indicatori fanno pensare a un crollo del sistema industriale basato sui combustibili fossili.

Nel mondo vi sono già settori industriali che si stanno sganciando dai combustibili fossili per affidarsi ad energie alternative il cui costo va diminuendo. La questione centrale diventano anche gli investimenti, poiché si registra una pressione tesa a disinvestire dall’industria petrolifera e ad investire in nuove energie.

Il segnale arriva dai fondi pensione dei lavoratori americani, che rappresentano il più grande pool di capitale di investimento al mondo, 25.400 miliardi di dollari. I gestori dei fondi pensione stanno disinvestendo sulle compagnie carbonifere e petrolifere legate all’industria dei combustibili, favorendo investimenti nelle nuove piattaforme ecologiche offerte da una nuova economia della terza rivoluzione industriale.

Questo ovviamente è dovuto anche al fatto che restare legati ad investimenti di un’industria che si avvierà verso un cambiamento può mettere a serio rischio le pensioni di milioni di lavoratori americani. La situazione però deve far riflettere anche sulle potenzialità e sul peso economico rappresentato dai fondi pensione di milioni di lavoratori.

L’economia va verso un green new deal oltre che verso una digitalizzazione e robotizzazione, e i cambiamenti non sono mai neutri. I governi si distingueranno tra chi ha un’idea di politica industriale del futuro e sugli investimenti che favoriranno questa transizione verso energie verdi. La dignità del lavoro sarà sempre alla base della nostra comunità civile. Nel principio di quella dignità, il sindacato deve ricercare le ragioni per affrontare i problemi nuovi e le future opportunità.

Massimo Braccini è segretario generale Fiom Cgil Toscana