“Mentre in tutta Italia le Regioni e i Comuni scrivono leggi sempre più restrittive e stanziano fondi per la lotta al gioco d’azzardo, la giunta regionale di Basilicata pensa di ridurre a soli cento metri la distanza delle sale gioco dai luoghi sensibili, eliminando addirittura dall’elenco centri sportivi, giovanili e oratori, riducendo le ammende per i trasgressori e allargando l’osservatorio regionale alla partecipazione dei gestori delle sale da gioco. Tutto ciò è inaccettabile”. A dirlo è il segretario generale del sindacato dei pensionati Spi Cgil di Potenza Pasquale Paolino. Pochi giorni fa il sindacato ha promosso un incontro pubblico sul delicato tema della dipendenza dal gioco d’azzardo in Basilicata e nel capoluogo di regione, chiedendo un impegno concreto al governo regionale nell’applicazione della legge 27/2014 rappresentato al tavolo dall’assessore alla Sanità Rocco Leone.

La decisione della giunta “è veramente un bel regalo in dispregio di chi questa dipendenza la vive sulla propria pelle”, prosegue l'esponente dello Spi, che annuncia battaglia contro questo disegno di legge “scellerato, che difende chi in modo spregiudicato lucra sulle fasce più deboli. Di questo si tratta: tutelare lobby interessate esclusivamente ai propri interessi economici, come la cronaca ci racconta. Ci opporremo con tutte le nostre forze affinché questo disegno di legge non vada avanti. Ci stiamo già mobilitando con il coinvolgimento delle associazioni che operano nella prevenzione della dipendenza dal gioco di azzardo – conclude Paolino – e avvieremo una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che rafforzi la legge regionale esistente e fermi la proposta di questo governo regionale a trazione leghista”.