"Personale insufficiente, carichi di lavoro fuori controllo, sistemazione logistica degli addetti di Linate indegna e formazione lacunosa". A dirlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Ta, parlando di Airport Handling e dell'accordo firmato dalla società con autonomi e Uiltrasporti per gestire i tre mesi di chiusura dell'aeroporto di Linate e il trasferimento dei voli a Malpensa. Condizioni di lavoro culminate, secondo i sindacati, con l'infortunio di un operaio domenica. "Lo scorso 26 luglio - riporta una nota dei sindacati - Airport Handling ha deciso di risolvere le criticità relative ai tre mesi di 'bridge' firmando un accordo con autonomi e Uiltrasporti, sigle che in azienda rappresentano un numero di iscritti marcatamente inferiore al 50 per cento del totale. Un accordo separato dettato unicamente dalla disperazione del management, che non ha affrontato nessuno dei problemi reali di questa fase straordinariamente complicata". L'intesa, denunciano Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Ta, non contiene le garanzie di tenuta su carichi di lavoro, tempi di esposizione del personale, utilizzo di addetti con contratto di somministrazione, formazione specifica, salute e sicurezza.

"Il primo mese di bridge - proseguono le sigle - ha confermato le nostre preoccupazioni: il personale è insufficiente (chiedere ai manager del gestore Sea che si sono prestati a fare da operai allo smistamento bagagli del T1 per evitare il blocco degli impianti), i carichi di lavoro sono fuori controllo, la sistemazione logistica degli addetti di Linate indegna di un'azienda delle dimensioni di Airport Handling, la formazione cui la società ha sottoposto i lavoratori somministrata totalmente lacunosa". Motivi per cui i sindacati hanno già proclamato uno sciopero per venerdì 6 settembre. "Purtroppo però - dicono - nonostante la mediazione della Prefettura e la richiesta urgente di sopralluogo inviata alla Ats di Varese, dell'accordo separato, Airport Handling ha continuato arrogantemente a non ascoltare gli allarmi che abbiamo lanciato, fino a quando, inevitabilmente, i carichi di lavoro e la fatica hanno provocato un infortunio gravissimo, che poteva risultare mortale, con un operaio che è precipitato da un mezzo di lavoro preposto allo sbarco delle stive di un Airbus 380, ferendosi seriamente alla testa. Davanti alla prospettiva di altri due mesi di 'bridge', chiediamo a Enac e gestore aeroportuale di non spegnere i riflettori sull'handling aeroportuale, perché l'emergenza in Airport Handling non terminerà certo con la fine dell'estate".