In bicicletta contro razzismo e intolleranza, in bicicletta per un lavoro dignitoso e non sfruttato: questo è il messaggio che nel tardo pomeriggio di ieri (30 luglio) si è voluto lanciare a Foggia con il “critical mass”, che ha visto le vie cittadine, dalla stazione alla prefettura, piene di persone in bicicletta.

La bicicletta è tra i principali mezzi di trasporto per i tanti lavoratori che si spostano nel Foggiano per raggiungere i campi per lavorare alla raccolta dei prodotti di stagione. L’iniziativa, promossa dalla Flai Cgil di Foggia, è stato un modo per dare voce e visibilità ai tanti giovani lavoratori, moltissimi stranieri, che lavorano alle periferie delle città, nei campi coltivati del tavoliere di Puglia, e che purtroppo sono oggetto, non solo di sfruttamento lavorativo, ma anche di vere e proprie aggressioni, come accaduto ben due volte a Foggia in queste ultime settimane.

Ricordiamo che alcuni lavoratori sono stati aggrediti con il lancio di pietre proprio mentre all’alba si stavano recando al lavoro, riportando anche ferite gravi; un atto razzista e violento sul quale la Flai non intende far calare il silenzio, anche con manifestazioni come questa: una pedalata per i diritti, contro la paura, contro il caporalato. La bicicletta, infatti, significa anche dire no all'intermediazione dei caporali che su pulmini fatiscenti portano a lavoro i migranti; la bicicletta per molti significa dire no al ricatto dei caporali, ai salari irregolari, alla paura.

La biciclettata si è conclusa davanti alla prefettura di Foggia, dove una delegazione, di cui hanno fatto parte anche alcuni dei lavoratori feriti nei giorni scorsi, è stata ricevuta. “Il critical mass - spiegano dalla Flai di Foggia -  è stata una massa critica di lavoratori immigrati e italiani che vogliono una città accogliente e contro lo sfruttamento. Una massa critica che chiede integrazione, lavoro, diritti”.