Un giovane dipendente di un’agenzia marittima è stato colpito stamattina (10 giugno) da un cavo durante lo svolgimento del suo lavoro al porto di Ancona. Poco dopo è morto per le ferite riportate. L’ennesima tragedia sul lavoro di quest’anno ha spinto Cgil, Cisl e Uil, e Filt, Fit e Uiltrasporti a fermarsi domani per un’ora di sciopero con sit-in davanti alla sede dell’Autorità portuale dalle 11 alle 12. La somma che sarà raccolta da questa ora di sciopero verrà devoluta alla famiglia della vittima.

“Sarà comunque la magistratura a fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente – affermano i sindacati provinciali anconetani in una nota congiunta –. Da tempo il sindacato denuncia il problema delle interferenze sulle banchine, che sono causa costante di incidenti sul lavoro anche mortali. L'ultimo, in ordine di tempo, era stato quello accaduto sulla piattaforma, al largo del mare Adriatico”.

I sindacati hanno chiesto da tempo un coordinamento sulla sicurezza per il porto tra le aziende operanti all'interno dello scalo, per discutere “proprio di questo problema ma, ancora una volta, siamo rimasti inascoltati”. Ora, però, dicono “basta alle tragedie annunciate e alle morti bianche che lasciano nella disperazione le famiglie il cui padre, fratello o figlio, ancora nel terzo millennio, muore lavorando”.

Domani, 11 giugno, è anche previsto un incontro già programmato con l'Autorità portuale: nell’occasione, “chiederemo di cambiare l'ordine del giorno parlando di sicurezza e la convocazione del Prefetto”.