"I sindacati italiani condividono e sostengono con convinzione la richiesta avanzata dalla Commissione mondiale sul futuro del lavoro per un importante cambio di direzione delle politiche sociali ed economiche, affinché siano incentrate sui diritti umani e del lavoro". A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervenendo oggi (venerdì 31 maggio) alle celebrazioni per il centenario dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, sollecitando anche "di rinnovare, nel contesto della globalizzazione, quel contratto sociale che è all'origine dell'Oil". Landini ha detto di apprezzare "prima tra tutte la proposta di stabilire una 'garanzia universale' per i lavoratori, per tutti i lavoratori, qualunque sia la natura del loro rapporto di lavoro e il loro status di persona, migrante o rifugiata, giovane o anziana".

Il segretario generale della Cgil, in particolare, sottolinea "che non ci sarà giustizia sociale nel mondo fino a quando le donne continueranno a essere discriminate e confinate in ruoli subordinati, secondari, meno pagati e meno protetti". Per Landini "la crescente frammentazione nel mondo del lavoro e la diffusa precarietà che investe la vita delle persone, spesso costrette in situazioni di sfruttamento e di abusi, che assumono in molti casi la forma di vero e proprio schiavismo, richiedono, senza ulteriori indugi, una gestione politica coordinata a livello globale, regionale e nazionale, che abbia come urgente priorità il rispetto delle libertà fondamentali, dei diritti umani e del lavoro".