“Nonostante le promesse elettorali, i diritti dei lavoratori restano fermi. Si varano condoni fiscali, si criminalizzano le persone che fuggono dalla morte e chi le salva, si liberalizza l’uso delle armi per legittima difesa, ma non si trova tempo per discutere e approvare una legge che consenta ai lavoratori di difendersi e di avere diritti e tutele di base. Noi non ci arrendiamo e continuiamo a batterci sempre dalla parte dei lavoratori”. Lo scrive la Cgil sul suo profilo facebook oggi, 20 maggio, nel 49esimo anniversario dell’approvazione dello Statuto dei lavoratori.

“Era il 1970, fu il frutto del grande lavoro di giuristi, sindacati e politici che stavano davvero dalla parte dei lavoratori”, sottolinea il sindacato ricordando che tre anni fa, nel 2016, “la Cgil insieme a un gruppo di giuristi ha stilato una proposta di legge per un nuovo Statuto in linea con i lavori di oggi, la Carta dei diritti universali del lavoro, che aggancia i diritti non più al tipo di contratto, ma ‘al lavoratore’, sia esso dipendente, partita Iva, rider, somministrato”. Una proposta ancora oggi ignorata, conclude il sindacato, nonostante fosse sostenuta da “oltre un milione di firme concrete, non sul web”.