“Questo nostro congresso si svolge in un contesto politico tra i più inediti, nel mezzo di mutamenti epocali che rischiano di stravolgere valori e destini nel mondo. Il quadro politico internazionale è mutato e sono cambiati gli equilibri geopolitici. Occorre quindi riaffermare il ruolo decisivo dell’Europa”. A dirlo dal palco dell’assise nazionale della Cgil in corso a Bari è Angelo Summa, segretario generale della Cgil Basilicata.

Però, ha continuato, “abbiamo bisogno di risposte nuove. L’Europa che volgiamo è diversa da quella che abbiamo avuto finora. Bisogna superare il liberismo sfrenato per costruire una comunità più inclusiva, popolare e sociale. Per dare finalmente una risposta alla crescita delle disuguaglianze”. Per Summa la Cgil deve essere consapevole che “in questo contesto sociale e politico, c’è il rischio che si producano errori e scempi. E solo la memoria può fare da argine”. Per costruire una società aperta e coesa, però,serve un’Europa forte e consapevole della sua missione sociale e politica. Su questo si giocherà al sfida delle prossime elezioni europee, che avranno un importanza straordinaria”.

In Italia, ha detto poi, per ridurre le disuguaglianze bisogna affrontare “il problema della ridistribuzione della ricchezza. Serve un nuovo equilibrio tra capitale e e lavoro, e tra capitale e welfare pubblico”. In queste storture si annidano le contraddizioni del governo attuale: “L’autonomia differenziata è un tema di grande portata – ha continuato -, che rischia di stravolgere le tenuta unitaria del Paese. Scuola, sanità e servizi dell’infanzia sono fondamentali e devono essere diritti esigibili sull’intero territorio nazionale. Il futuro dell’Italia dipenderà da come sarà realizzato il federalismo delle tre regioni più ricche”. Deve essere un “federalismo solidale, caratterizzato dalla “definizione dei livelli essenziali, per tutti gli italiani”.