È in corso la seconda giornata del congresso della Cgil a Bari. Il programma odierno prevede il proseguimento del dibattito congressuale, la presentazione del libro “Un morto ogni tanto” di Paolo Borrometi (partecipano: Rosy Bindi, Paolo Borrometi, Susanna Camusso, Michele Emiliano. Modera Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia) e la Lectio magistralis di Rosy Bindi: “40° anniversario della riforma sanitaria”. Sempre oggi si deciderà sulla lista dei delegati che faranno parte dell’Assemblea generale alla quale spetta il compito di eleggere il nuovo segretario generale.

In questa pagina, aggiornata costantemente, si possono seguire gli interventi del dibattito. Qui invece si possono rileggere gli interventi della prima giornata.

La diretta da Bari di RadioArticolo1

L’Europa e la battaglia contro i nazionalismi sono stati il punto di riferimento principale della relazione del segretario generale Susanna Camusso. Una critica molto netta alle politiche economiche del governo Lega-Cinque Stelle con la ribadita bocciatura del reddito di cittadinanza e di quota cento. Una manovra sbagliata e senza visione del futuro quella messa in campo da palazzo Chigi. Il Paese si indebita per 53 miliardi senza un vero piano di investimenti e senza politiche che creino nuovi posti di lavoro. Un invito a Cisl e Uil per avviare una nuova fase dell’unità sindacale a partire dalla grande manifestazione di Roma del 9 febbraio prossimo. Uno sguardo globale ai problemi del movimento dei lavoratori nel mondo in lotta contro l’aumento delle grandi diseguaglianze e la crescita dello sfruttamento del lavoro.

I segretari di Cisl e Uil, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno risposto in tempo reale all’appello di Camusso all’unità e alla preparazione di una grande iniziativa sul Mezzogiorno dopo la manifestazione del 9 febbraio. Apriamo i cantieri dell’unità a partire dal basso, dalle strutture di rappresentanza dei lavoratori, ha detto Furlan. Per la prima volta nella storia dei congressi Cgil nessun rappresentante del governo ha partecipato all’assise.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio di augurio sottolineando l’importanza del lavoro del sindacato nella società. Questo il messaggio che è stato letto alla Fiera del Levante dal presidente del congresso, Morena Piccinini: “Gentile segretario generale, desidero rivolgere a Lei, ai gruppi dirigenti e a tutti i delegati della Cgil il saluto più cordiale, nella convinzione che il vostro sforzo per contribuire al progresso dell’intera comunità nazionale sarà coronato dal successo. Il lavoro è priorità nelle attenzioni degli italiani, nell’ambito del veloce cambiamento che caratterizza questa fase, sospinto da trasformazioni nelle tecnologie e nei mercati globali. Nessuno può pensare di sottrarsi alla sfida dell’innovazione, ma questa non potrà sottrarsi alla piena tutela della libertà e dignità di ogni persona".

"Il carattere universale dei diritti - ha proseguito il capo dello Stato - resta la pietra angolare su cui poggia una democrazia compiuta: la necessaria crescita di competitività del nostro sistema produttivo deve avvenire rinnovando, e non rinnegando, i principi del modello sociale europeo. Nella storia repubblicana il sindacato è stato protagonista nel promuovere e accompagnare la crescita economica e dei diritti dei lavoratori, con piena responsabilità nazionale anche in momenti molto difficili, sapendo unire il mondo del lavoro al di là degli stessi interessi contingenti. Il mio auspicio è che nei tempi nuovi questi principi possano ancora alimentare l’azione riformatrice del sindacato, per allargare le opportunità di lavoro, rendendo effettivo il principio di uguaglianza e offrendo nuove, concrete possibilità anzitutto ai giovani. L’occasione mi è gradita per formulare i migliori auguri di buon lavoro”.