Roma è stanca delle imposizioni governative di stampo squisitamente ideologico che ci trasmettono l’immagine di un paese piegato dalle questioni dei migranti e delle occupazioni. La realtà, per quanto non raccontata, è molto diversa e così anche nella nostra città. I problemi che vengono nascosti sono quelli delle povertà crescenti, di un welfare sottoposto a tagli continui, del lavoro povero, del diritto all’abitare reso inesigibile, della precarietà crescenti, di una scuola pubblica sempre più lontana dai bisogni della società, delle mafie che a Roma si stanno affermando in modo preoccupante, di un reddito che sempre meno è sufficiente a garantire la sopravvivenza.

Per questo lo sgombero del presidio di Baobab Experience risulta ancora più odioso. La Cgil di Roma e del Lazio sosterrà, come sempre, questa esperienza avanzata sul territorio romano, perché in un paese civile non è sopportabile che volontari che svolgono un’attività sostitutiva in assenza dello Stato, vengano messi all’indice, quando la loro unica colpa è quella di rendere meno drammatico il transito dei migranti verso altri paesi europei. Roma è stanca anche di un’amministrazione capitolina immobile da due anni, non in grado di dare risposte ai problemi reali della città.

Lo ripeteremo fino alla noia: noi vogliamo costruire un’alleanza fra gli strati sociali della popolazione che soffrono le disuguaglianze crescenti, solo così potremo modificare il senso comune che si va affermando e che sempre più propone spaccati valoriali di stampo razzista e autoritario. Per tutti questi motivi, insieme al mondo dell’associazionismo (movimenti studenteschi, della cooperazione sociale, per il diritto dell’abitare, Rete dei Numeri Pari e così via), manifesteremo a Roma il 1° dicembre per chiedere con forza all’intero Paese di contrastare il decreto Salvini e al Comune di Roma di dare chiari segnali di discontinuità con il recente passato.

Roberto Giordano fa parte della segreteria Cgil Roma e Lazio