Si aggrava la crisi del gruppo Ferrarini, storico marchio di prosciutti e salumi di Reggio Emilia. Agli 800 dipendenti della società il tribunale ha concesso gli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà per Ferrarini e cassa integrazione straordinaria per Vismara), ma i lavoratori lamentano dal maggio scorso il mancato o parziale pagamento degli stipendi. Soprattutto sono preoccupati per il proprio futuro: ed è questo il tema dell’incontro di oggi (mercoledì 24 ottobre) a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, tra sindacati (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) e azienda.

Il gruppo Ferrarini vive da tempo una pesante crisi di liquidità. Nonostante i dati su ordini e fatturato siano buoni, la società soffre di un ingente indebitamento (nel bilancio 2016 ammontava a 280 milioni di euro) anche a causa di una pregressa esposizione nei confronti di diversi istituti di credito cui in passato si era affidata per sostenere la crescita. Ad aggravare ulteriormente la situazione è subentrata anche la crisi di Veneto Banca, di cui il gruppo possiede un cospicuo numero di azioni (intorno ai 15 milioni di euro), che erano stati posti a garanzia dei prestiti accordati.

La situazione del gruppo presenta diverse criticità. Nel 2016 si è scisso in due parti: da un lato le produzioni industriali di prosciutto e salumi, ossia le aziende Ferrarini spa e Vismara; dall’altro la Società Agricola Ferrarini, cui fa capo il resto delle attività (come la produzione di parmigiano, vino e aceto balsamico, per marchi come Le Corti di Filippo Re, Latterie di montagna Matilde di Canossa e Ferrarini Shop), e che possiede la maggior parte del patrimonio del gruppo. Da luglio Ferrarini spa e Vismara sono in regime di concordato preventivo, regime che due settimane fa è stato accordato dal tribunale anche per la Società Agricola Ferrarini. L'azienda ha ora 120 giorni di tempo per presentare un piano concordatario.

L’incontro odierno segue quello del 3 agosto scorso, che si svolse sempre al ministero dello Sviluppo economico. Allora furono tre i punti principali della vertenza: contratto di solidarietà per i 385 lavoratori Ferrarini di Rivaltella (Reggio Emilia) e Lesignano Bagni (Parma), cassa integrazione straordinaria per i 450 della Vismara di Lecco, oltre al termine di 150 giorni per l’elaborazione dei piani industriali delle due aziende derivanti dal concordato (affidati alla società di consulenza aziendale Roland Berger), quindi in accordo con i commissari giudiziali nominati. Adesso si aggiunge il nuovo concordato ottenuto dalla Società Agricola Ferrarini l’11 ottobre scorso, che potrebbe avere conseguenze anche sui 100 dipendenti dell’azienda.