Un accordo importante, che arriva al termine di un percorso lungo e complesso, e che risponde all’idea di un welfare come rete di servizi a garanzia dei diritti fondamentali, diritti che non sono monetizzabili. C’è soddisfazione tra i sindacati dei pensionati umbri, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil per la la firma del protocollo d’intesa sugli interventi del piano regionale integrato per la non autosufficienza (Prina), siglato oggi, 22 ottobre, in Regione con la presidente della giunta, Catiuscia Marini, e l’assessore alla sanità, Luca Barberini, e che avrà validità fino al 2020.

IL TESTO DELL'ACCORDO

“Il protocollo va nella giusta direzione della diversificazione delle risposte ai crescenti bisogni della non autosufficienza e dell’invecchiamento della popolazione – hanno osservato i segretari di Spi, Fnp e Uilp regionali, rispettivamente Maria Rita Paggio, Giorgio Menghini e Francesco Ciurnella –. Soprattutto perché mantiene, come obiettivo ultimo e ancora da raggiungere, la presa in carico di tutti i bisogni”.

I sindacati dei pensionati, sottolineano anche il momento politico particolare nel quale è arrivato l’accordo, con un impegno finanziario importante e non scontato da parte della Regione, a difesa di "un modello di sanità e di welfare che ha sempre contraddistinto in positivo l’Umbria e per il quale Cgil, Cisl e Uil si sono sempre battute".

Ora, l’attenzione sarà focalizzata sul piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa, per cui le parti firmatarie del protocollo torneranno ad incontrarsi a breve: “L’obiettivo, già contenuto nell’accordo che abbiamo siglato oggi – spiegano i tre dirigenti sindacali –, è quello di garantire prestazioni nel distretto di residenza per le persone non autosufficienti e per tutti gli anziani oltre una determinata fascia d’età, che sarà oggetto di confronto con la Regione”.