A 26 anni dalla nascita del sistema di emergenza sanitaria 118-112, è necessario un confronto sulle attuali criticità e sulle prospettive future. Su questo tema si confronteranno domani le istituzioni coinvolte, nel convegno organizzato dalla Fp Cgil, presso la Centrale pperativa Ares 118, di via Gianicolense 87, alle 9.

Oltre ai rappresentanti sindacali di sanità e Ares della Fp Cgil di Roma e Lazio e ad Andrea Filippi, segretario della dirigenza medica di Fp nazionale, interverranno l’assessore alla sanità regionale Alessio d’Amato, il direttore generale Ares 118 Maria Paola Corradi e il direttore regionale del NUE 112 Livio de Angelis. Concluderà Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil.

"Il sistema di emergenza - urgenza rappresenta la prima risposta alle persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria immediata. Ma è un sistema in sofferenza, a causa delle gravi carenze di personale, frutto del blocco del turn over, e la necessità di rivedere le modalità di raccordo tra sistema di emergenza, pronto soccorso e reti territoriali delle Asl". Così in una nota la Fp Cgil di Roma e Lazio.

"Il numero unico di emergenza 112, è un’evoluzione concettuale rispetto alla attuale modalità di accesso del cittadino al sistema di gestione delle situazioni di emergenza, ma vede l’Italia in enorme ritardo rispetto alle altre nazioni europee. La sua introduzione ha comportato difficoltà organizzative e spesso paure infondate sul suo funzionamento", continua il sindacato.

"Il convegno sarà occasione per analizzare come il Nue 112 ha impattato sul sistema 118 e sulle strade da percorrere per creare un’efficace interfaccia tra 112 e 118, a partire dal rafforzamento dell’azienda Ares 118, gli investimenti in personale e la gestione pubblica dell’intero sistema dell’emergenza sanitaria", aggiunge la sigla di categoria del pubblico impiego.

"Dalla voce dei lavoratori, direttamente impegnati nel sistema dell’emergenza sanitaria, il racconto delle difficoltà di tipo organizzativo e gestionale che incontrano ogni giorno, per richiamare le istituzioni e gli organi competenti a intervenire sulla loro risoluzione. Ne emergerà un contributo importante per l’evoluzione di un fondamentale servizio al cittadino, oltre che per la valorizzazione del lavoro dei tanti professionisti impegnati nell’emergenza sanitaria", conclude il comunicato sindacale.