I sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, insieme a Confapi Aniem, hanno rinnovato la parte economica del contratto nazionale lapidei-escavazione. Un rinnovo importante, perché la scadenza del contratto è stata allineata a quella del ccnl laterizi e manufatti (30 giugno 2019), passo necessario per arrivare a un unico contratto nazionale per il comparto Pmi Confapi dei materiali da costruzione (cemento, lapidei, laterizi). “L'aumento a regime al livello 136 – dichiarano le segreterie nazionali dei tre sindacati – è di 98 euro in tre tranche, da settembre 2018 a fine vigenza”.

La sanità integrativa, già obbligatoria per tutti gli addetti, metterà a disposizione dei lavoratori il piano sanitario standard gestito dal fondo Altea, a partire da gennaio 2019 (il contributo a carico delle aziende passa, dal 1° ottobre 2018, a 10 euro, dagli 8 attuali). Migliorata anche la base di calcolo per la contribuzione a Fondapi (previdenza complementare), che sarà la retribuzione utile al calcolo del tfr, a partire da gennaio 2019.

La gestione del pregresso (il contratto era scaduto il 31 marzo 2016) è la vera innovazione per il comparto: dal mese di ottobre – spiegano le tre sigle  –, si avvierà un confronto tra i sindacati, Confapi e Fondapi, per introdurre l'adesione contrattuale alla previdenza complementare, tramite un contributo a carico solo delle aziende, per tutti i lavoratori del settore, in linea con quanto introdotto in edilizia. La misura riguarderà anche i comparti del cemento e dei laterizi/manufatti nella fase iniziale del rinnovo contrattuale. Il 18 ottobre è fissato l'incontro con la direzione di Fondapi: sarà l’occasione per sancire l'avvio di un unico tavolo contrattuale per il settore dei materiali da costruzione”.