Quattro giorni di sciopero, da oggi (martedì 28 agosto) a venerdì 31 nelle sedi siciliane della Tmb Italia, l'impresa campana che si occupa di installazione e manutenzione di impianti elettrici. Lo stop è di quattro ore al giorno alla fine di ogni turno lavorativo, cui si aggiungono il blocco dello straordinario e delle ore di viaggio (astensione messa in atto già dal 7 maggio scorso). A motivare la protesta le mancate retribuzioni, la non applicazione del contratto di lavoro e i 21 esuberi “strumentali” comunicati dall'azienda.

La mobilitazione va avanti da tempo: il 23 luglio si è tenuto l'ultimo sciopero, dopo la rottura del tavolo tra l'azienda e la Fiom. “Le nostre richieste le poniamo ormai da parecchi mesi in Sicilia”, dicono i segretari di Fiom Cgil Palermo (Francesco Foti) e Catania (Nunzio Cinquemani): “Lo stato di agitazione continuerà fino a quando non saranno riconosciuti i diritti dei lavoratori. Abbiamo anche chiesto una data fissa mensile per l'erogazione degli stipendi”. Gli esuberi annunciati dalla Tmb sono 21 (su 43 dipendenti), che l'azienda motiva con cause di carattere economico. “Non accettiamo questi licenziamenti, ci opporremo in tutte le sedi”, aggiungono Foti e Cinquemani: “Non esistono problemi di commesse e necessità di ridimensionamento, è tutto strumentale nei confronti dei lavoratori, che hanno chiesto il riconoscimento del contratto”.